- 팔십 칠 -

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Il folletto Renjun venne accolto con gran calore e ospitalità quella stessa sera a cena

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Il folletto Renjun venne accolto con gran calore e ospitalità quella stessa sera a cena. I vampiri gli lasciarono il posto a fondo tavola, parallelo a quello di Taeyong, dove ai lati accanto si sedettero Donghyuck e Yerim, i quali non si fecero troppi problemi a conversare con lui.

Con il giovane vampiro Renjun trovò una certa affinità, tanto che a fine serata i due erano già in un'accesa competizione riguardante le abilità magiche delle due specie. Joowon anche lo prese sotto la sua ala, tanto che gli aveva preparato un vassoio pieno di dolci zuccherini e colorati, prelibatezze agli occhi dei folletti.
Di contrario, evitò Yeonghee come la peste. Appena la ragazza fece la sua comparsa in cucina l'ometto urlò con disperazione e sparì nel vuoto; Taeyong lo ritrovò dieci minuti dopo, nascosto in un angolo del corridoio a piangere istericamente.

Gli ci volle tanto coraggio e varie minacce da parte di Yuta, piuttosto irritato dai suoi singhiozzi, e alla fine riuscì ad entrare in cucina senza andare in panico. Non mancarono però le occhiatacce, sia spaventate che piene di odio, alle quali Doyoung, di fronte a Yeonghee, contrattaccò varie volte allo stesso modo. Renjun smise solamente dopo che il vampiro gli ebbe mostrato i suoi canini lucenti e affilati, e preferì non mettersi nei guai.
Ma, ciononostante, non si evitò di divorare tutti i dolci presenti, nonostante una parte fosse stata lasciata per Yeonghee e Doyoung, gli unici a poter assimilare cibo umano.

Yeonghee si sentì sotto tensione per tutta la serata, confusa e turbata dal comportamento del folletto. Però, scoprì le sue ragioni una volta che si fu chiusa nella sua camera con Doyoung.

"Taeyong gli ha detto che hai sangue di valchiria."

La ragazza si esprimette con tanta veemenza che nessun opera letterale potrebbe mai riportare fedelmente le sue esclamazioni. "Così impertinente da parte sua!"

"Lo riconosco. Lui credeva fosse giusto nei confronti del folletto."

"Me l'avrebbe dovuto dire!"

Yeonghee sospirò e si sedette pesantemente sul proprio letto, dove il coniglietto Dodo stava riposando. Doyoung la seguì con più lentezza e le circondò le spalle con un braccio. "Cerca di comprendere... Da una parte è giusto che lo sappia. Ci ha detto il suo nome, è una cosa molto privata per i folletti."

"Hai ragione. Ma a volte vorrei solo dimenticarmene e tornare ad essere una semplice umana."

"Non lo sei mai stata."

"Umana?" Yeonghee alzò un sopracciglio, sorpresa dalla replica. Ma Doyoung sorrise leggermente e scosse il capo. "Semplice. Sei la persona più complessa e interessante che io abbia mai incontrato."

La ragazza spalancò gli occhi e arrossì vistosamente; ciò fu abbastanza per invitare Doyoung ad avvicinarsi e baciarla. Amore e passione unirono le due anime in un flusso di brividi. Erano ormai abituati a baciarsi, ma ogni volta sembrava come la prima; il fuoco nei loro petti, i cuori movimentati, le mani inesperte e le labbra avide di sapore. Presto, però, Yeonghee si sarebbe resa conto di quanto veramente debole e sensibile potesse essere un corpo umano.

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