My Favorite - [NCT 127]

- 구십 일 -

TW: capitolo per maggiori d'età e i più coraggiosi.

"Voglio solo starti vicino."

Doyoung non comprese mai cosa lo scatenò, se il contatto con lei o la sua dolce voce all'orecchio, ma si irrigidì quando percepì i pensieri trasmettersi dalla mente al corpo. Strinse una delle mani di Yeonghee con leggera forza, attirando la sua attenzione sul suo stato attuale.

"Stai bene?" Chiese staccandosi dall'abbraccio e sfiorando con le dita la vita del vampiro. "Ti vedo un po' teso..."

"Non è nulla." Rispose egli secco, tenendo la testa e il corpo opposto a lei, per ignorare il bel viso della ragazza. Ma Yeonghee lo fece girare, tenendo una mano sulla sua guancia così che i loro occhi potessero incontrarsi. "Ne sei sicuro?"

Da allora fu impossibile per Doyoung trattenersi. Si fiondò improvvisamente sulle labbra di Yeonghee, cominciando a baciarla con foga e passione, cosa che ella accettò di buon grado nonostante l'iniziale sorpresa. I corpi si pressarono fra loro, lasciando assaporare al tatto le forme nascoste dagli indumenti. Le mani presero a vagare dalle spalle, ai capelli, alle schiene e sotto.

Poi, con la stessa imprevedibilità di prima, Doyoung prese Yeonghee da sotto le cosce e la appoggiò sopra al suo comò. Ma non si fermò lì, poiché afferrò i lembi della propria felpa, che levò in un gesto secco, tornando poi ad assaporare le labbra della sua amata. E Yeonghee continuò a pensare che fosse dovuto ad un semplice momento di foga, finché le mani di Doyoung non cominciarono a vagare sotto alla sua maglietta.
Il vampiro stesso si bloccò una volta resosi conto di come stava agendo, in particolar modo per non aver richiesto il consenso di Yeonghee, e si staccò rapidamente con affanno.

"Yeonghee, scusa-"

"Doyoung, sei frustrato?"

La domanda lo lasciò di stucco, tanto da prima farlo sbiancare e poi arrossare alle guance. Provò a risponderle e a giustificarsi con qualche balbettio, ma alla fine sospirò rumorosamente e si sedette sul letto con un gran tonfo. Yeonghee lo osservò con comprensione, e poco dopo lo raggiunse sedendosi accanto.

"Non ti devi preoccupare." Disse in poco più di un bisbiglio, osservandolo mentre si reggeva con i gomiti appoggiati alle cosce. "È una cosa abbastanza normale, penso. Possiamo parlarne tranquillamente."

"Non mi sono mai sentito in questo modo." Rispose Doyoung con evidente turbamento. "Presumo che adesso, senza le rose, io non abbia più vincoli per tutto. Ogni singolo sentimento che provo per te va ai limiti dell'immaginabile. E per quanto sia liberatorio e straordinario, mi provoca sconforto."

"Come mai?"

Il vampiro si girò leggermente per incontrare il suo sguardo confortevole, e poi fece un respiro profondo scuotendo il volto. "Tu mi stai dando in dono qualcosa che non ho mai provato in tutti i miei secoli di esistenza, e te ne sono eternamente grato. Però, ultimamente c'è altro a cui penso, e immagino, e mi sento in colpa."