- 오십 육 -

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Il mattino seguente, sebbene la sua memoria fosse fervida della presenza di Doyoung, Yeonghee decise di recarsi in camera di Donghyuck

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Il mattino seguente, sebbene la sua memoria fosse fervida della presenza di Doyoung, Yeonghee decise di recarsi in camera di Donghyuck. Non era preoccupata per l'amico, anzi, egli era proprio l'ultimo dei suoi pensieri; ma quella notte nel suo letto ci aveva dormito la sua povera migliore amica.

Una volta bussato alla porta e non aver ricevuto alcuna risposta, alquanto sospettabile vista la natura dormigliona del vampiro, Yeonghee emtrò spontaneamente nella stanza. Jihye era ancora addormentata, con le coperte poste perfettamente sopra il suo debole corpo, ma sembrava che perlomeno quella notte fosse riuscita a riposare. Di Donghyuck, però, non vide nemmeno le orme; la stanza era anormalmente pulita e ordinata, i giochi erano riposti nei loro scaffali e i vestiti nell'armadio. A terra vi era un piccolo futon arrotolato in un angolo, che Donghyuck aveva probabilmente usato per dormire.

Non diede troppo pensiero alla mancanza del vampiro e si intrufolò nella sua camera per constatare le condizioni di Jihye; la fronte era leggermente calda, probabilmente le era salita un po' di febbre durante la notte, ma per il resto sembrava stabile e riposata.
Si sedette perciò sul pavimento, per aspettare circa mezzoretta prima che si svegliasse. Aveva utilizzato quel lasso di tempo per curiosare tra gli scaffali di Donghyuck, trovando fumetti più vecchi di lei e molti giochi in legno tradizionali. C'era poi una piccola foto, rovinata e un po' sbiadita, che raffigurava una coppia con due bimbi in fasce, una bambina di circa due anni e un ragazzino di forse sei. Yeonghee intuì poco dopo che quella fosse la famiglia Lee, nei primi anni quaranta, prima di essere rovinata dalle Valchirie.

Proprio in quel momento riflessivo le coperte del letto sfrusciarono e si mossero, così Yeonghee intuì che Jihye si stesse ridestando dal suo sonno.

"Jihye." La richiamò dolcemente accucciandosi all'altezza del suo letto, e poco dopo la ragazza aprì gli occhi confusa. "Yeonghee, sei qui?"
La osservò bene da capo a fondo, constatando che fosse effettivamente lei, in carne ed ossa. Allora le lacrime cominciarono a scenderle copiosamente dagli occhi, e si sporse dal letto per abbracciarla. "Oddio! Era tutto un sogno, un bruttissimo sogno! Tu non sei ricercata, ti vedo in classe tutti i giorni e non mi piace Lee Donghyuck!"

"Jihye..." Mormorò Yeonghee con voce mossa dall'affetto e dalla malinconia. Non avrebbe voluto destarla da quel momento, ma prima o poi si sarebbe resa conto di non stare nella sua stanza. "Yeonghee, ti giuro che ho dimenticato Jinho del tutto! Ora sono libera e spensierata."

"Non avevi detto che ti piaceva Donghyuck?"

"Yeonghee!" Esclamò l'altra stupita staccandosi dall'abbraccio per guardarla negli occhi e rimproverarla, solo per venir distratta da qualcosa sul suo viso. "Dove sono finiti i tuoi capelli? Proprio adesso che me li sto facendo crescere tu ti fai il caschetto e la frangia!"

Di fatto, a differenza dell'ultima volta che l'aveva vista mesi prima, Jihye aveva i capelli che le arrivavano sotto le spalle in un taglio mosso e scalato. Le stavano piuttosto bene, e Yeonghee sapeva che facevano impazzire Donghyuck.

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