My Favorite - [NCT 127]

- 오십 구 -

"È difficile per tutti noi... Ma siamo veramente vicini. I vampiri mi stanno aiutando, presto scopriremo il vero colpevole e io sarò di nuovo libera."

Kim Yerim non aveva smesso di pensare a quella frase per tutta la notte. Purtroppo per lei e per il suo cuore empatico, aveva udito gran parte della conversazione tra Yeonghee e Jihye, in quanto era rimasta dietro alla loro porta una buona manciata di minuti per cercare il coraggio di invitarle fuori.
All'inizio le era sembrato anche divertente e interessante sentire le informazioni interessanti su Donghyuck e la loro relazione, ma si pentì non appena si rese conto di quanto la situazione fosse veramente dolorosa per Yeonghee.

Non aveva mai avuto un ruolo importante nel suo branco, dal momento che non era la persona più socievole di quel mondo. Di fatti, Yerim era casualmente capitata nella stessa scuola della loro vittima. Però, anche dopo averlo scoperto, non ebbe mai l'intento di ingannarla e manipolarla per il bene del piano di suo fratello; Bi Yeonghee, in quattro anni di liceo, era stata l'unica studentessa a provare un minimo di simpatia nei suoi confronti. Le aveva reso la sua adolescenza meno solitaria, sebbene non fossero mai state veramente amiche, ma avrebbe comunque voluto ripagarla con qualcosa di altrettanto liberatorio.

"Jaehyun..."

"Sì, Yerim?" Chiese il vampiro donandole uno dei sorrisi più belli e raggianti che avesse mai visto; Yerim ci teneva a Jaehyun, forse anche troppo, ma quella giornata l'avrebbe dovuto far intristire un poco, per il bene di tutti.

"Possiamo parlare?" Chiese debolmente, facendogli cenno con lo sguardo di non volere occhi e orecchie indesiderate. Jaehyun afferrò la serietà della loro conversazione, e pochi istanti dopo si ritrovarono nella sua camera.

Se solo avesse capito anche la grandezza dei temi, allora si sarebbe risparmiato quel bel sorriso per un altro giorno.

Il soggiorno era silenzioso, molto silenzioso. La maggior parte dei vampiri era impegnata tra mestieri umani e faccende di casa, perciò a riposo vi erano solo i licantropi, le giovani ragazze e Sooyoung. Ella, in particolar modo, era tranquillamente adagiata su un divano del loro immenso salotto, mentre ammirava la figura addormentata di Wendy che sedeva sulla poltrona davanti alla finestra. Il sole illuminava il suo viso di oro, il leggero vento passava fra le sue morbide ciocche di capelli, e le sue rosse labbra erano inconsciamente arricciate in un sorriso. Sooyoung non aveva mai visto la lupa in una tale pace, e sperava di potergliela donare anche quando era sveglia.