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Fortunatamente per lei, quel pomeriggio il suo turno a lavoro finì prima e, nonostante si sentisse lievemente in colpa a lasciare il suo collega Sehun da solo, non poteva che essere entusiasta di camminare verso casa alla luce del sole

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Fortunatamente per lei, quel pomeriggio il suo turno a lavoro finì prima e, nonostante si sentisse lievemente in colpa a lasciare il suo collega Sehun da solo, non poteva che essere entusiasta di camminare verso casa alla luce del sole.
E quando aprì la porta del suo appartamento, una piccola figura le corse incontro a tutta velocità.

"Noona!" esclamò il bambino scontrandosi violentemente contro le sue gambe, e Yeonghee subito si abbassò per prenderlo in braccio.

"Jaemin!" La ragazza diede un dolce bacio sulla guancia del fratellino per poi entrare finalmente in casa. Venne subito accolta dalla madre che le prese lo zaino dalle spalle e intimò ai figli di sedersi a tavola poiché la cena era ormai pronta.
Yeonghee riportò il fratello a terra e lui subito cominciò a correre verso il soggiorno. Lei lo seguì, con fare certamente più calmo, e arrivata al tavolo salutò il padre con un bacio sulla guancia per poi sedersi al suo posto.

La signora Bi non impiegò troppo tempo a portare a tavola varie piatti con zuppe, riso e verdure. Yeonghee, sentendo il languore del suo stomaco, si fiondò a prendere una porzione di ramen e cominciò a mangiare velocemente.
La madre la rimproverò per la sua mancanza di maniere, ma sorrise leggermente nel vedere quanto stesse piacendo il cibo da lei cucinato.

"Mamma, quando mangiamo la carne?" chiese ad un certo punto Jaemin, guardando la madre con occhi speranzosi. La signora Bi sospirò e cercò di mascherare la tristezza con un sorriso. "Jae, la carne al supermercato era finita... Ma ti prometto che domani sera ti cucinerò un bel piatto di bulgogi*!"
Il piccolo Jaemin esultò entusiasmato prima di continuare a mangiare con gran foga, ma Yeonghee non fallì nel notare le espressioni affrante dei suoi genitori.

Il signor Na e la signora Bi avevano sempre cercato di soddisfare le esigenze dei propri figli, nonostante i problemi economici. Avrebbero voluto dare tutto ciò che servisse loro per avere una vita simile ai loro coetanei. Yeonghee, essendo sempre stata un tipo alla mano e non troppo esigente, non chiese mai niente di eccessivo ai due genitori. Ma per Jaemin, essendo esattamente l'opposto, avevano finito con il mettere da parte più soldi ed evitare di usarli per loro stessi. Ecco perché spesso i capelli del padre erano lunghi e disordinati e i vestiti della madre rovinati e macchiati. Perfino Yeonghee aveva deciso di non spendere più soldi del necessario per fare regali al suo fratellino. Dopo tutto, non le importava di indossare una divisa di seconda mano e di usare lo zaino delle medie. Voleva solo che Jaemin fosse felice.

"Mamma, mamma! Mi racconti una storia?" Chiese il bambino appena la cena fu finita. La signora Bi sospirò amaramente, sul punto di rifiutare la richiesta del figlioletto. Ma lo sguardo di Yeonghee la convinse a darle la responsabilità. "Jae, mamma adesso deve lavare i piatti. Vai in camera con Yeonghee, che di storie ne conosce tante."
Il piccolo Jaemin annuì compulsivamente con il capo, prima di correre velocemente verso la sua cameretta seguito dalla sorella.

"Allora, che storia vuoi ascoltare?" Chiese Yeonghee sorridendo al piccolo mentre si sedeva sul letto accanto a lui. "Una di nonnina!" Esclamò lui avvicinandosi al busto della ragazza per venire poi abbracciato.
La maggiore sorrise dolcemente al ricordo della nonna, prima di cominciare a narrare la sua storia preferita.

My Favorite - [NCT 127]Where stories live. Discover now