- 이십 육 -

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Quella mattina Yeonghee si svegliò nella penombra

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Quella mattina Yeonghee si svegliò nella penombra. Aprì gli occhi, gonfi e appiccicosi, rendendosi conto di trovarsi in un posto buio che non fosse la sua stanza.
Si mise in pancia in giù e aspirò profondamente l'odore del cuscino; sapeva di buono e di lacrime.

Le ci volle qualche minuto perché i ricordi della notte scorsa tornassero in mente. Dopo che Sehun scappò, Johnny apparve al suo fianco e riuscì a calmarla con un lungo e caloroso abbraccio. Ma la tristezza e il dolore non si placarono.
Perciò, appena tornati a casa scappò dai vampiri con la scusa di esser stanca. Si ritrovò sola nel corridoio e finalmente liberò le lacrime.

Non seppe quanto tempo passò o quanto camminò finché non andò a scontrarsi contro l'ultima delle persone che avrebbe voluto vedere. Ma, nonostante il suo orgoglio e la testardaggine, si fece avvicinare dal vampiro. E lui la abbracciò.

Non fu come il caldo abbraccio di Johnny, o quello amichevole di Donghyuck; quello per lei era un gesto pieno di sentimento e sostegno. Le sue braccia la teneva stretta al petto, non con senso possessivo, ma con l'intenzione di proteggerla da tutti i mali di quel mondo.
Kim Doyoung quella notte fu al suo fianco per sostenerla e difenderla come scudo da tutto ciò di cui aveva paura. E fu la loro conciliazione, seppur silenziosa.

Assimilando a fondo il suo odore piacevole, decise di alzarsi, ormai più che sveglia. Si rese conto che le tende erano tirate e da esse passava solo un flebile spiraglio di luce. Il resto della stanza era rimasto come lo ricordava; semplice e pulito, forse anche un po' spoglio.

Però, un vaso trasparente attirò i suoi occhi. C'era una rosa, molto simile alla sua, che era di color grigio. Capì immediatamente che anche quella provenisse dalla coltivazione di Taeyong, proprio come la sua. Ma perché aveva quel colore così spento e inespressivo? Era questo ciò che provava Doyoung?

La porta si aprì all'improvviso e Yeonghee saltò per la paura. Allo stipite si mostrò la figura del vampiro in questione, come se fosse stato attirato dai suoi pensieri. La ispezionò da capo a fondo per qualche secondo, per poi guardarla negli occhi. "Stai bene?" Lei deglutì a fatica, ma annuì. Però a Doyoung non sfuggì la sua palpabile indecisione.

"Puoi rimanere quanto vuoi. Taeyong sa che per te è difficile"

Yeonghee rimase in silenzio a riflettere sulle sue parole. L'aveva appena invitata a restare nella sua camera? Non poteva abusarne, dopo tutto aveva un letto tutto suo. E non voleva certamente metterlo a disagio con la sua presenza.
Poi però, lanciò un breve sguardo alla rosa e notò che quel grigio aveva assunto una sfumatura arancio. Forse si sarebbe potuta trattenere qualche minuto in più.

Rimasero così immobili, in silenzio, Doyoung ancora allo stipite della porta e Yeonghee sotto le sue coperte. Il vampiro sembrò estremamente indeciso e confuso sul da farsi, ma alla fine entrò e si chiuse la porta alle spalle. Si diresse silenziosamente verso il letto e si sedette sullo spigolo, con una postura tanto rigida da far venire ansia a Yeonghee. Forse non doveva rimanere, se quella era la situazione della loro relazione.

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