- 육십 일 -

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Jihye e i licantropi dovevano andarsene

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Jihye e i licantropi dovevano andarsene. La fanciulla era stata ben tre giorni con loro, e con una permanenza prolungata avrebbe attirato l'attenzione delle persone attorno a lei. I lupi, invece, proprio come da accordo, erano stati ufficialmente rilasciati e con l'insistenza di Do Kyungsoo sarebbero partiti quella stessa mattina; in un gesto di gratitudine proposto da Yerim, avrebbero anche accompagnato Jihye fino a casa sua.

Yeonghee era certamente amareggiata e affranta, dal momento che non aveva la minima di idea di quando avrebbe rivisto la sua migliore amica. Probabilmente non avrebbe nemmeno rivisto Yerim per molto tempo, data l'avversione dei gruppi che sarebbe cresciuta con il continuo della sua causa. Inoltre, il loro rapimento non era stato visto con troppa simpatia.

Allora, con l'umore a terra e il passo strascicante, Yeonghee uscì dalla sua stanza e si decise a percorrere il lungo corridoio per arrivare in cucina, dove avrebbe ufficialmente detto addio alle sue due amiche. Passò davanti alla camera di Donghyuck, e bussò per vedere se si stava ancora preparando e, nel caso, fare la strada assieme.
Però, non trovò nulla nella sua camera se non una rosa accesa di rosso. Invece, udì una sua esclamazione poco carina provenire dalla camera di Taeyong, poco lontana da lì.

Si avvicinò alla porta dell'altra camera e fece per appoggiare l'orecchio sulla parete, ma un altro urlo si udì molto chiaramente.

"Ma cos'hai in mente!?" Esclamò Donghyuck in un udibile tono frustrato e iracondo, assai inaspettato da parte sua. "Smettila una volta con questi giochi di destino!"

"Hyuck, è una rosa"

"Non una semplica rosa!"

Yeonghee assottigliò gli occhi per la confusione, dato che, effettivamente, una semplice rosa di Taeyong era inoffensiva. Il massimo che avrebbe potuto fare sarebbe stato palesare le emozioni degli individui.

"Non so cosa tu avessi in mente dando quella rosa a Jihye, ma non osare fare nulla. Lascia gli umani fuori da questi passatempi."

"Anche Yeonghee possiede una rosa, ed è umana. Non vi sono problemi in questo."

"Ma non penso sappia che nascano in coppia, e che ricercano la loro metà fino alla morte."

Di fatto, la ragazza non aveva idea di quel particolare. Se stavano parlando della sua rosa, allora intendevano che fosse legata ad un'altra? E se fosse la stessa cosa per i loro padroni?

"Nessuno dei due ha bisogno di saperlo, non adesso che stanno accettando i loro sentimenti"

"Ma sono veri? O solo frutto del tuo giochetto?"

"Lee Donghyuck, non osare criticare le mie nobili azioni spinte da forze maggiori."

"Smettila di divertirti a fare dio!"

Un improvviso trambusto spaventò Yeonghee, che balzò lontana dalla porta della camera; dai rumori udibili, si poteva intuire che Taeyong si fosse irato seriamente, e avesse azzittito Donghyuck con la forza. Altrimenti, lei sapeva bene che il suo amico non avrebbe mai smesso fino ad averla vinta.

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