Capitolo 31: I Never Meant To Start A War

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ROXY

<<Legati i capelli, mi finiscono in bocca e non riesco a dormire>> borbottò Hayden, spostò i miei capelli sulla spalla e poi si voltò dal lato apposto al mio.
Trattenni una risata, mi girai su un fianco e lo abbracciai da dietro, baciò le mie mani prima di portarsele al petto e stringerle.

<<Devi dire a tua madre che stai bene>>.

Mi appoggiai alla tastiera del letto, ormai ero persa nei miei pensieri.

Non parlavo con mia madre da quando ero andata a stare da Ian, nemmeno quand'ero in ospedale avevamo parlato, nonostante i suoi tentativi.

Era come se avessi un blocco.

Non volevo ritrovarmela davanti agli occhi e avere la consapevolezza che avevamo vissuto la stessa esperienza, era come deludere quella bambina che si trovava ancora in me, quella bambina alla quale avevo promesso che nessun uomo ci avrebbe mai alzato le mani.

La mia infanzia era stata costituita da urla, cattiveria e mani sulla faccia, mai per una carezza.

Dicevo a me stessa, anzi promettevo, che nessun uomo mi avrebbe mai tratta in quel modo, che avrei ricevuto solo carezze e mai schiaffi.

Ero troppo orgogliosa per ammettere di non aver riconosciuto i campanelli d'allarme, per non essere scappata quando avrei potuto.

<<Di cosa dovremmo parlare? Non tornerò a vivere con lei e Norah, e non mi serve che lei mi guardi come se fossi un cucciolo bastonato>>.

<<Ti serve tua madre>>.

Mi era mancata, ma non sapevo se sarei riuscita ad affrontarla.

Sarebbe stato peggio che guardarsi ad uno specchio.

<<Rox>> fece combaciare la mia schiena con il suo petto, mi sentivo protetta tra le sue braccia che mi tenevano stretta per la vita, la sua testa di posò sulla mia spalla, dove iniziò a lasciare dei piccoli baci <<non so come aiutarti, hai vissuto un'esperienza orribile, sei in una stanza buia e io non so come accendere la luce, ma tua madre ha percorso il tuo stesso sentiero, può aiutarti.
Rox, io darei la vita per poter parlare con mia madre, farei di tutto per avere una vera conversazione con lei, non lasciarti scappare l'opportunità>>.

Lo abbracciai per trasmettergli il mio affetto, tutti chiamavano sua madre Dakota la Pazza, era facile immaginare il perché del soprannome.

<<Vuoi che venga con te?>>.

No. Hayden mi era stato accanto fin da quando eravamo bambini, quando mi trovavo nei guai sapevo che ci sarebbe sempre stato lui ad aiutarmi.

Aveva fatto un viaggio di 12 ore in moto per venirmi a prendere.

Aveva ucciso per me.

Ma questa faccenda dovevo risolverla da sola, si trattava di mia madre e della mia sorellastra.

<<Vado sola>> Hayden mi strinse più forte a lui, <<chiamami se senti il bisogno di mandare tutto a quel paese e scappare>>.

Avrei chiamato solo lui

<<Mi vuoi dire cosa succede a Cole?>> Hayden si alzò subito dal letto, manco se gli avessero staccato il cazzo, si vestì velocemente e si allontanò il più possibile dal letto <<e tu vuoi dirmi cosa succede a Chantal?>> mi chiese a sua volta con un sorrisetto stampato in faccia.
Mi alzai dal letto e mi rivestì con la sua stessa velocità.

<<Codice delle migliori amiche>>

<<Vale pure con il tuo ragazzo?>>

Mi immobilizzai, Hayden non mi aveva mai definita la sua ragazza, la bambina che era in me stava facendo capriole e salti a non finire, il problema era la me adulta.
Ero appena uscita da una relazione tossica, e anche se sapevo che Hayden non era come Ian, non ero pronta a legarmi di nuovo a qualcuno .

Guardami come la prima voltaWhere stories live. Discover now