Capitolo 35: Ricomincia A Guardarmi

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                            LUKE

Doveva essere tutto perfetto.

Avevo lavorato più di due settimane per avere i soldi necessari per organizzare la festa d compleanno di Dylan e per fargli un regalo.

La casa era quasi pronta, c'era solo una nota dolente.

Mia madre.
Ubriaca.
Sul divano.

Dylan non poteva vederla ridotta in quella maniera.

<<Mamma>> la chiamai sperando che si svegliasse il prima possibile, dopo un po' risponde e mi lanciò un'occhiataccia, evidentemente non le piaceva il fatto che l'avessi svegliata <<cosa vuoi Luke? Ho sonno>> si girò dall'altra parte e si coprì il viso con la coperta <<oggi è il compleanno di Dylan>> dissi in tono severo, non voleva più essere una madre per noi? Fantastico, ma non le avrei permesso di rovinare quel giorno.

<<Vatti a dare una ripulita e... >> con uno scatto improvviso mia madre si alzò e mi spinse facendomi sbattere contro il tavolo <<credi di essere l'uomo di famiglia ora che tuo padre se n'è andato?>> mi prese il mento tra le dita stringendolo forte <<non trattarmi come se fossi una pessima madre Luke o giuro su Dio che ti farò pentire>> mi alzai pure io spaventando con l mia altezza <<non dovrei comportarmi come se fossi l'adulto di casa? Sarebbe bellissimo trovare conforto in mia madre dato che papà ci ha abbandonati ma mia madre è troppo occupata ad ubriacarsi in discoteca e a scopare sconosciuti per fare il genitore, io mi sono arreso alla triste verità ma proteggerò Dylan affinché potrò e dato che lo sto facendo pure per te ti consiglio di andartene>>.

Mia madre andò via, più che altro perché non voleva più sentire il suono della mia voce.

Presi un bel respiro.

Calmati.

Era per mio fratello.

L'unica famiglia che avevo.

Improvvisamente la porta si aprì rivelando Antoinette e tutti i miei amici.
<<Che cosa ci fate qui?>> chiesi confuso, avevo detto a tutti loro di venire massimo per le cinque del pomeriggio <<credevi di addobbare la casa da solo?>> Antoinette mi guardò come se fossi pazzo ad avere anche solo considerato di non chiedere aiuto <<forza mettiamoci a lavoro, Dylan sarà qui a momenti>>.

<<Chantal>> la chiamai <<sali sulla scala e appendi lo striscione>> Chantal fissò la scala con terrore e indugió a salirci, prima che potesse dire qualcosa Cole era già salito sulla scala per appendere lo striscione che avevo preparato <<tranquilla Rapunzel>> Cole scese dalla scala e le accarezzó i capelli biondi <<vai ad aiutare tua nonna ad apparecchiare>> Chantal annuì completamente rapita da tutto ciò che Cole le diceva.
<<Ti piace Chantal?>> gli chiese Hayden dopo aver assistito alla scena, Cole si voltò verso di lui guardandolo come se fosse pazzo <<è come una sorellina per me! Non potrebbe mai piacermi Chantal Jensen>> qualcosa mi diceva che sarebbero state le ultime parole famose.

.....

<<Sorpresa!>>

Il sorriso di mio fratello quando ci vide tutti là ripagó tutta la fatica spesa per organizzare la sua festa a sorpresa.

<<Dov'è la mamma? Voglio ringraziarla per aver organizzato tutto>> prima che nostro padre ci abbandonasse nostra madre era diversa, a mezzanotte faceva trovare a Dylan un cupcake sul suo comodino e lo svegliava con un bacio, gli organizzava una bellissima festa e sorpresa e gli regalava un modello di macchina o moto da aggiungere alla sua collezione, tutto quello che lei aveva fatto per anni l'avevo dovuto fare io.
<<Mamma è a lavoro, ha dovuto fare dei turni in più per comprarti questo>> diedi il regalo a Dylan mentre la bugia usciva amara dalla mia bocca, avrei dovuto dirgli che la mamma stava dormendo dopo essere tornata a casa alle otto del mattino, avrei dovuto dirgli che ero stato io a fargli trovare il cupcake dopo mille fallimenti, avrei dovuto dirgli che la mamma non si ricordava nemmeno che giorno fosse.

Guardami come la prima voltaWhere stories live. Discover now