Capitolo 7: lovely place

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                         DYLAN

Non avere aspettative o piani per il futuro è la cosa più intelligente che qualcuno possa fare.

Perchè quando le cose andranno inevitabilmente male non ci sarà né delusione né tristezza, rientrerà tutto nello schema, certo ci sono persone a cui le cose andavano bene ma quando si partiva già svantaggiati non si poteva sperare in un cambio di rotta.

Lo avevo imparato fin da piccolo.

Era solo un criminale dei bassi fondi e tale sarei rimasto, che i Jensen lo avessero preso sotto le loro ali non cambiava proprio nulla, lui era un fallito senza speranza, non sarebbe mai cambiato e se avesse pensato di farlo non ci sarebbe riuscito.

<<Vai vestito così bene a scuola?>> mi chiese Antoinette, la nonna di Chantal, quel giorno avevo la mia prima lezione di recupero con Selina e mi ero dato una vera e propria ripulita prendendo dei vestiti di Philippe, <<devo vedermi con la mia tutor, non mi va di fare brutta figura>> non avevo chiuso occhi tutta la notte, in parte perchè ero preoccupato per Chantal a causa di ciò che era successo con Cole poi perchè le parole di Hayden e l'aiuto che Roxy mi aveva dato con Selina mi confondeva.

Sapevo che per Roxy era impossibile farsi gli affari propri, ma tutto questo interesse per la mia vita privata non lo capivo.

E non volevo pensarci perchè il mio pensiero era Selina, avevo immaginato quanto sarebbe stato divertente avere Selina a mia disposizione per un'ora.

<<Ho capito tutto, sei un attraper des femelles>> Antoinette forse pensava che mi stessi mettendo in riga, mi conosceva da quando ero un bambino e teneva così tanto a me da sperare che io potessi avere un futuro migliore <<non ho capito molto, ma penso che tu mi abbia dato del puttaniere>> sorrisi in imbarazzo a causa di quell'affetto al quale non ero abituato, faticavo a ricordare l'ultima volta che mia madre mi aveva rivolto un vero sorriso, prima del divorzio era una madre perfetta, ma dopo era diventata l'ombra di sé stessa e con il tempo del passare del tempo non era rimasto più nulla di lei.

<<Chanty muoviti! Non posso fare tardi>> scese velocemente le scale di casa, aveva delle profonde occhiaie, segno della sua notte in bianco <<tutto bene Princesse? >>  chiese Antoinette preoccupata , anche se non lo avrebbe mai ammesso a Cecile e Philippe era Chantal la sua nipote preferita. Aveva dato solo a lei un nomignolo, si faceva accompagnare solo da lei per fare la spesa e cucinava solo i piatti che piacevano a lei.

Però non aveva nipoti preferiti.

<<Si mamie, io e Dylan dobbiamo andare ci vediamo dopo, bonne journèe>>  uscimmo in tempo per evitare altre domande da parte di Antoinette e per non incrociare Francine, dopo quello che aveva detto a Chantal il giorno prima sapevo che la mia amica era incazzata.

Ancora non aveva accennato a ciò che Cole le aveva detto il giorno prima ma sapevo che sarebbe stata solo questione di tempo.

<<Dobbiamo parlare>> appunto.

<<Non mi va bene che spacci, Calvin è stato un vero coglione ad offrirti lo stesso accordo che aveva con Luke. Non mi interessa se lo fai per aiutarci o perchè ti senti in dovere di farlo, preferisco non mangiare per mesi piuttosto che vederti in carcere e perderti>>.

Non sapevo cosa avevo fatto per meritare Chantal nella mia vita, sapevo di non meritarla però-

<<Ti prometto che andrò da Calvin e gli dirò che mi tiro fuori, non mi dirà di no visto che voleva bene a Luke>> Chantal mi credette senza battere ciglio, le avevo appena mentito ma lei non aveva osato dubitare della mia parola. Era come quando avevo portato Chantal a rubare per la prima volta, le avevo promesso che non sarebbe successo nulla pur sapendo che c'era la possibilità che ci beccassero ma lei mi seguì senza fare domande. Da quel giorno capì che Chantal sarebbe venuta pure all'inferno con me senza pensarci due volte perchè si fidava.

Guardami come la prima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora