Capitolo 10: I will never fall in love

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COLE

Cosa odiavo più di me stesso? Il fatto che non sapessi mantenere una promessa.

Avevo giurato a me stesso di stare lontano da Chantal per proteggerla, per impedire che sapesse la verità, eppure continuavo ad attirarla a me per poi mandarla via.

Il ricordo di come si fosse messa letteralmente a nudo di fronte a me mi provocò i brividi, Chantal era sempre stata imprevedibile, e se un tempo questa sua qualità mi faceva impazzire, in quel momento era fonte di preoccupazione.
Sapevo bene cosa sarebbe stata capace di fare pur di non sentire più le voci nella sua testa, anche se credeva il contrario non avevo mai smesso di preoccuparmi per lei.

Chantal non mi abbandonava nemmeno quando io le urlavo contro di andarsene, alla fine tornavamo sempre al punto di partenza perché vivere divisi era una tortura.

Rapunzel aveva l'innata capacità di farmi impazzire.

Ma era anche l'unica che avrei davvero voluto al mio fianco.

Non importava quante ragazze scopassi pur di no pensare a lei, Chantal sarebbe sempre stata quella a cui avevo donato il mio cuore senza rendermene conto.

<<Hai visite>> non serviva che Victoria mi dicesse chi fosse, ero così abituato ad averla nei paraggi che avevo imparato a distinguere i suoi passi rispetto a quelli di tutti gli altri.
Gracie entrò nel mio ufficio, indossava ancora i vestirsi che aveva alla Death Road e aveva l'aria di una che aveva dormito sotto un ponte, conoscendola era molto probabile che le sue occhiaie fossero dovute ad una mancanza di sonno.

Diedi una veloce occhiata al telefono per controllare se ci fossero chiamate o messaggi da parte dei suoi zii ma nulla, o erano abituati al fatto che gli avrei riportato Gracie a casa o si erano arresi e non gli interessava più nulla di lei.

<<Hai intenzione di dirmi perché sei nel mio ufficio vestita da stripper e non a casa dei tuoi zii o a scuola?>> il mio tono di voce alto la fece sussultare, dissi a me stesso di non urlare contro perché sapevo bene come si prendesse dal panico quando le persone urlavano <<Gracie>> la chiamai dolcemente, i suoi occhi chiari incontrarono i miei e dentro di essi vidi tutto il dolore che si portava dentro da anni <<dimmi cos'è successo>>.

<<Non posso tornare dai miei zii Cole, non mi sento a casa lì e mia zia si comporta come se la morte dei miei genitori fosse colpa mia>>
<<Tua zia sa quello che Valtor James ti ha fatto?>> domanda inutile da fare, Gracie aveva deciso di non confidarsi con nessuno e portarsi quel segreto nella tomba, io mi ero confidato con Hayden per non sentirmi più solo, ma Gracie riteneva che nessuno avrebbe retto la portata di quel segreto e che avrebbe ricevuto solo pietà e non comprensione, per i primi tempi la pensavo proprio come lei, mi ero chiuso in me e avevo allontanato tutti quelli che mi volevano bene, solo dopo avevo capito che non potevo permettere a Valtor James di togliermi i miei amici come aveva fatto con la mia dignità.

<<No>> Gracie rimase in silenzio per qualche istante, sapevo cosa mi avrebbe chiesto nonostante sapesse la mia risposta <<posso venire a vivere da te?>>.

Gracie scappava sempre da casa dei suoi zii e io le permettevo di rimanere qualche giorno da me, giusto il tempo di farle capire che altri due anni e avrebbe potuto farne quello che voleva della sua vita.

<<Non mi vuoi perché ti ricordo ciò che ci hanno fatto?>> a primo impatto Gracie sembrava una ragazza spavalda, di quelle che non hanno paura di nulla ma in quel momento mi sembrò una bambina <<sai che non è questo Gracie>>.
Non la volevo a casa mia perché vederla mi ricordava ciò che io le avevo fatto, come non mi fossi opposto più di tanto dopo che Valtor aveva detto che sarebbe stata la mia "compagna d'avventure" per paura delle conseguenze, volevo che Gracie andasse avanti con la sua vita e lasciasse alle spalle tutta quella merda.

Guardami come la prima voltaWhere stories live. Discover now