Capitolo 4 : South Side

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                        CHANTAL

Joffrey finalmente ci diede il permesso di andarcene e mi chiese di non farmi vedere per una settimana come minimo.

Il professore sapeva che io vivevo di guai e che mi avrebbe rivista presto, non capivo perché si lamentasse così tanto, insomma ero così simpatica.

<<Ti serve un passaggio per tornare a casa?>> mi chiese il mio nuovo compagno di punizione.

Di norma tornavo con Dylan a casa , ma lui era tornato senza di me dato che gli avevo detto di non aspettarmi.
Avrei potuto accettare e infatti lo feci.

Era meglio tornare con Axel che camminare fino al South Village.

Salì nella sua auto senza emettere un suono, non volevo parlare con Axel di quanto fosse successo quel giorno perché avrebbe significato mettersi a nudo ed era tutto quello che volevo evitare.

Quando arrivammo nel mio quartiere guardai le case che scorrevano dal finestrino, erano tutti palazzi che cadevano a pezzi con dei ragazzi che spacciavano davanti ai portoni e pure alcune puttane, sembrava di essere all'inferno, un ciclo continuo che non finiva mai. Axel guardava la strada impassibile, non gli importava niente di tutto ciò che lui e i suoi occhietti da nobile stessero vedendo.

<<L'Angels fa feste incredibili>> disse ad un certo punto, non capivo come mai avesse nominato la discoteca più famosa di San Francisco che tra l'altro era gestita da Cole, e dopo il modo in cui Cole si era comportato con lui solo qualche attimo prima.

Axel non aveva nemmeno accennato a quello che era successo a scuola solo qualche attimo prima, dopo che Hayden e Cole andarono via io e Axel tornammo in aula per scontare la nostra punizione, non mi aveva chiesto spiegazione riguardo al comportamento strano di Cole e io gliene fui grata anche perchè non avrei saputo cosa dirgli.

Cole era sempre stato imprevedibile come il mare, era capace di ucciderti come una tempesta con un solo gesto ma anche di farti sentire bene e al sicuro, nel corso degli anni mi ero abituata alla sua imprevedibilità e avevo imparato a conoscere le parti di lui che nessuno vedeva, ma quello che era successo mi aveva lasciata di stucco.

Per la prima volta dopo anni mi stavo domandando se davvero conoscessi Cole, ricordavo bene il bambino poi diventato ragazzo che mi aveva promesso che sarebbe rimasto sempre al mio fianco, che sarebbe bruciato volentieri tra le fiamme dell'inferno purché non mi succedesse nulla, diventare l'uomo che a malapena sopportava la mia presenza.

Avessi avuto almeno una spiegazione!

Mi aveva buttata fuori dalla sua vita dopo tutto quel tempo dicendomi solo che era la cosa migliore che lui potesse fare per me, come se si fosse mai degnato di chiedermi cosa pensassi io di tutta quella situazione.

Quella fu l'unica cosa che disse per il resto del viaggio, o almeno speravo, all'improvviso fece qualcosa di stupido, poggiò la mano sulla mia coscia e mi accarezzò lentamente , trattenni il respiro e finsi essere interessata ai bambini che giocavano al parco giochi dove ero solita andare da piccola insieme agli altri Serpents. Non fermai i movimenti di Axel, il quale non si stava limitando alla coscia ma saliva sempre più su e infilava le mani sotto la mia maglietta.

Mi vedeva come un corpo e basta? Facevo schifo ad interpretare le emozioni umane quindi lasciai perdere.

<<Grazie per il passaggio>> scappai dalla sua macchina prima che lui fosse in grado di dire qualcosa.

Mi aveva dato fastidio il modo in cui mi aveva toccata? Si, visto quello che era successo avrei preferito un tocco di conforto piuttosto che le sue mani infilate sotto la mia maglietta, ma avevo detto qualcosa o mi ero lamentata? No, perchè desideravo solo che qualcuno mi togliesse dalla testa e dal cuore Cole.

Guardami come la prima voltaWhere stories live. Discover now