New Girl

By alessiaeyre

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Niente amore. Niente sentimenti. Niente coinvolgimenti. Dovevamo essere indipendenti e concentrati sul nos... More

Prologue
Strange Date
Choice On Fire
It Was So Good To Have Power
I Wanna Trust You
Dream About You
Ready To Philly
Take Me To Your Bed
Wake Up
Don't You Agree Tris?
Nightmare
I Was There With You
Thank You
Wanna Play?
Don't Worry Tris
Be Careful
She Saved My Life
Missing Jenna
Together Again
They Won't Be Safe
You Call That A Kiss?
I Remember That Girl
Room 232
Kiss Her
Truth Or Dare
Santa Monica
Choices
What The Hell Is Wrong With You?
Who's Jennifer?
Beatrice
New York
Don't waste your time
He's dead
Fireproof
Changing
Nobody knows, uh?
Los Angeles
Answers
Deal?
Surprises
Nobody really knows her
Baby Girl
Back to the Start
Pregnancy
Come back to me
No longer by your side
Life and death
Last Goodbye
Out of Here
The End
The Actual End
Epilogue

I Don't Wanna Do This

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By alessiaeyre

AIMEE

Entrata nella nostra stanza d'albergo, poggiai a terra la valigia, accanto a quella di Ryan, e andai ad allungarmi sul letto. Quel viaggio era stato il più stancante della mia vita, ed eravamo solamente a metà, e in più avremmo dovuto rifarlo al ritorno.

-Ehy, Aimee. Io sto fuori, a farmi una sigaretta.

Andò verso il balcone, per poi chiudersi dietro la finestra.

Mi alzai dal letto e presi dalla borsetta il mio pacchetto di Marlboro Rosse, prima di seguirlo fuori.

-Non mi aspettare mi raccomando! - dissi ironica, mentre mi appoggiavo sulla ringhiera con i gomiti.

-Oh, okay. Lo dici tu però!

Sbuffai - Dammi l'accendino piuttosto, non ho voglia di tornare dentro.

Me lo diede e accesi la sigaretta per poi restituirglielo. Mi calmai subito.

Restammo in silenzio per un po' di minuti, finchè entrambe non finimmo la nostra fumata e buttammo la cicca consumata a terra.

-Io vado a farmi una doccia. - dissi mentre tornavo dentro.

-Okay, ma fa veloce! Non vedo l'ora di andare a letto.

Annuii ed andai in bagno.

Mi spogliai, aprii l'acqua della doccia e mi misi subito dentro, senza neanche aspettare che diventasse calda. E, come succede sempre cominciai a pensare.

Perchè diavolo volevo passare il mio tempo con Ryan? Non mi stavo innamorando, voglio dire, non sono come Katherine ma neanche come Tris. Voglio dire, ho dei sentimenti, non lo nascondo, ma di certo non mi innamoro.

O mi sbaglio?

Quando decisi che era ora di uscire dalla doccia, mi avvolsi un asciugamano attorno al corpo e con un altro mi strizzai i capelli, quel tanto che bastava per non farli gocciolare.

Mi resi conto di non aver preso nè il pigiama nè l'intimo, così dovetti per forza uscire dal bagno con solo l'asciugamano addosso, ed era davvero corto. Diciamo che riusciva a malapena a coprire le mie parti intime.

Quando fui in camera non mi girai neanche a guardarlo, ma mi piegai direttamente sulla mia valigia. Si, era abbastanza imbarazzante stare lì con una mano che reggeva l'asciugamano e l'altra che cercava, inutilmente, di aprire la valigia.

-Una mano? - mi chiese lui, divertito.

-Si, ma sulla valigia.

Rise e si avvicinò a me. Aprì poi la mia valigia, con difficoltà.

-Dovresti ricomprarla, io non ci sarò sempre per aprirla!

-Oh, grazie mio eroe allora.

Risi e alzai il mio sguardo su di lui, rendendomi conto di quanto eravamo vicini l'un l'altro. Il suo fiato sfiorava il mio, e precisamente non so quanto tempo rimanemmo lì, inginocchiati per terra, a guardarci.

-Sarà meglio che vada in bagno. Tu puoi cambiarti qui, no?

-Si, si. Vai pure.

Mi alzai di colpo e appena chiuse la porta del bagno io lasciai cadere l'asciugamano a terra.

-Aspetta, ho dimenticato... wow.

Si arrestò davanti alla porta del bagno, mentre io ero completamente nuda davanti a lui. Ryan non levava lo sguardo dal mio corpo, e a me non dispiaceva.

Ogni suo sguardo su di me, mi faceva stare bene.

Tornai alla realtà, e raccolsi l'asciugamano da terra, senza sforzarmi troppo di coprire altro, tanto ormai mi aveva già vista.

-Ehm, Aimee...

-Tranquillo. - lo interruppi io.

-Si, beh... io torno in bagno. Poi busso se vuoi.

-Non ce n'è più bisogno, ormai mi hai vista.

-Già. - rise, non più imbarazzato come prima e si chiuse la porta alle spalle.

Indossai velocemente l'intimo e il mio pigiama, per poi andare davanti allo specchio a pettinarmi i capelli. Ero arrossita, e non me ne ero accorta.

Aimee, datti una regolata, per favore.

I capelli erano ancora bagnati, e stavano cominciando a diventare mossi, come piacevano a me.

-Aimee sto uscendo. - disse Ryan dal bagno.

Risi - Quanto sei scemo!

-Non sono io che me ne sto nudo in una stanza d'albergo.

-Si da il caso che sei tu che non la smettevi di guardarmi.

-Tesoro, sono sempre un uomo.

Mi allungai a letto, e Ryan prese posto accanto a me sotto le coperte.

-Quindi se la metti così, allora io dovrei vederti nudo. Sono sempre una donna.

-Ah, ma allora se tutto ciò che vuoi è vedermi nudo è un altro conto, Aimee.

-Ryan, piantala.

-Come vuoi tu, Aimee. Non sai cosa ti perdi.

Risi, e mi misi a sedere. Con tutto quello che successe poco prima mi era passato il sonno. Certo ero ancora stanca, ma comunque i miei occhi non ne volevano sapere di chiudersi.

-Ora che hai fatto?

-Non ho più sonno Ryan.

-Onestamente neanche io.

Rimanemmo seduti, uno affianco all'altro, senza un minimo di contatto, in silenzio. Come se quasi avessimo paura di romperlo, di far rumore.

Ad attirare la mia attenzione fu il piccolo frigorifero che era posto sotto la scrivania, così mi alzai, sotto lo sguardo confuso di Ryan, ed andai ad aprirlo.

Dentro c'erano varie bottigliette d'acqua, di coca-cola, aranciata, limonata... Ma non era questo ciò che cercavo, piuttosto ciò che era nel fondo. Presi le due bottigliette e le sventolai in aria.

-E quelle? - chiese lui divertito.

-Tesoro, non ho intenzione di stare qui seduta a non fare nulla, almeno ci si diverte se proprio non dormiamo.

-Per quanto ami questa idea, c'è un altro modo per divertirsi senza dormire.

Si avvicinò al mio viso, nel momento in cui tornai a letto, e onestamente ci stavo pensando alla sua proposta. Quel che sapevo era che quella bottiglietta di vodka non mi avrebbe aiutato a resistergli.

-Mmh, potrei anche pensarci, sai?

-Allora fammi sapere.

Sbattè la sua bottiglietta alla mia, e dopo un sonoro 'salute' mandammo giù quel liquido.

-Molto meglio, Aimee.

-Devi fidarti di me. - gli feci l'occhiolino.

-Allora?

-Allora cosa?

-Ci hai pensato? - chiese, alludendo a ciò che avevo detto poco prima.

-E se ti dicessi di si?

Detto ciò, non lo lasciai rispondere e mi fiondai sulle sue labbra, che ricambiarono subito il mio bacio, prendendomi il viso tra le sue mani.

Lasciai cadere la bottiglia di alcol a terra, provocando un rumore sordo grazie alla moquette, che evitò anche di romperla. Lo stesso fece Ryan.

In un attimo eravamo allungati sul letto, io sopra di lui, e continuavamo a baciarci, mentre le nostre lingue avevano iniziato una lotta, che non avevo alcuna intenzione di perdere.

Le cose cominciarono a scaldarsi, così come il calore dei nostri corpi, quindi ci staccammo un attimo, giusto il tempo di levarmi la canotta per buttarla vicino alle bottiglie vuote, per terra.

Riprendemmo a baciarci, finchè non fu il suo turno di levarsi la maglietta. Quando si avvicinò di nuovo a me, ribaltò le posizioni, coprendomi così con tutto il suo corpo.

Quello che stavo provando in quel momento era qualcosa di speciale, sicuramente non era qualcosa che provavo nelle sere in cui riportavo a casa qualche sconosciuto. Cercai comunque di convincere me stessa che era dovuto all'alcol, anche se sapevo la verità.

Con le sue mani, iniziò ad accarezzarmi la pancia, i fianchi fino ad arrivare al bordo dei miei pantaloncini, che velocemente tirò giù. Poi mi aiutò a togliere il resto del suo pigiama.

Ora eravamo divisi solamente dal nostro intimo, ma nessuno dei due riusciva più a gestire la situazione e a rimanere così calmi, e lo potevo sentire dai miei slip bagnati e dai suoi boxer che sembravano sempre più stretti per lui.

Così velocemente ci sbarazzammo di quegli ultimi indumenti, lasciando da parte la delicatezza di prima.

-Dove vai? - chiesi mentre si allontanava da me.

-A prendere il preservativo, è nel portafogli.

-Non ce n'è bisogno, - lo attirai di nuovo a me - prendo la pillola.

-Molto meglio, allora.

E tornò a baciarmi con tutta la passione che tenevamo dentro da parecchi mesi ormai, mentre con un gesto veloce entrò in me, facendomi gridare.

Dopo parecchie spinte e gemiti, raggiungemmo entrambe l'apice del piacere. Non era mai stato così pazzesco, e dopo ciò, ne ero sicura, dato che urlai come mai prima d'ora.

-E' stato... - sospirò.

-Fantastico. - continuai io per lui.

-Ma è stato l'alcol a farci fare questo, giusto? - mi guardò.

-Certo. - annuii - Solo alcol.

-E se ci fosse qualcosa di più?

-Allora dovremmo dirlo.

Ci guardammo entrambe, intensamente, mentre nessuno osava proferire parola.

-Credo che abbiamo appena chiarito che non si trattasse solo di alcol. - risi.

-Esatto.

-Qualcos'altro che hai bisogno di dire, ora che abbiamo la posibilità di dimenticarlo domani mattina? - lo guardai.

-Prima tu.

-Mi piaci. Mi sei sempre piaciuto, e dopo quello che è successo pochi minuti fa, sono assolutamente sicura. Tu?

-Anche tu mi piaci.

-Quindi...

-Ma non possiamo stare insieme. - continuò, come se non avessi detto nulla.

-Cosa? Perchè? Non siamo gli unici. - mi alzai in più a sedere.

-Spero davvero che te ne dimenticherai domani mattina, ma... - sospirò.

-Ma...? - lo incitai ad andare avanti.

-Io non voglio farlo. E non sto parlando di te e di me, ma di tutto. Mi sono rotto di essere quello che sono. E sto solamente cercando una via di uscita. Mi è piaciuto da matti, uccidere, avere potere e tutta quella merda, ma ora non lo posso più sopportare. E so anche che non dovrei dirlo, perchè probabilmente tu lo andrai a dire a Jason, ma... - lo interrupi.

-Io non dirò nulla a Jason. Te l'ho detto, probabilmente domani mattina ricorderò a malapena che a dormire accanto a me c'eri tu. Senza offesa.

-Nessun offesa. - ridacchiò - Capisci perchè non possiamo farlo? Non posso portarti via da qui. E' questo ciò che vuoi fare e ciò che ti piace, non è vero?

Annuii. Dovevamo essere onesti, giusto?

Senza dire più nulla, mi baciò di nuovo le labbra, con una nuova passione, e poi mi attirò a sè in un abbraccio, facendo aderire la mia schiena al suo petto bollente e muscoloso.

-Buonanotte Ryan.

-Notte Aimee.

Ciò che mi aveva confessato poco fa mi aveva lasciato senza parole, ma io davvero non avrei detto nulla a Jason. E se domani mattina l'alcol non avesse pensato a rimuovere queste informazioni dalla mia testa, avrei dovuto farlo da sola.

Anche se questo avrebbe dovuto significare che se mai avesse trovato una via di fuga, io non sarei potuta fuggire con lui.

Ma com'è che si dice?

''Se ami davvero una persona, lasciala andare. Se torna da te è tua per sempre, se non lo fa non è mai stata tua.''

Già, ma lui sarebbe tornato? Sarebbe stato mio per sempre? O non lo era mai stato?

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