New Girl

By alessiaeyre

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Niente amore. Niente sentimenti. Niente coinvolgimenti. Dovevamo essere indipendenti e concentrati sul nos... More

Prologue
Strange Date
Choice On Fire
It Was So Good To Have Power
I Wanna Trust You
Dream About You
Ready To Philly
Take Me To Your Bed
Wake Up
Don't You Agree Tris?
Nightmare
I Was There With You
Thank You
Wanna Play?
Be Careful
She Saved My Life
Missing Jenna
Together Again
They Won't Be Safe
You Call That A Kiss?
I Remember That Girl
Room 232
Kiss Her
I Don't Wanna Do This
Truth Or Dare
Santa Monica
Choices
What The Hell Is Wrong With You?
Who's Jennifer?
Beatrice
New York
Don't waste your time
He's dead
Fireproof
Changing
Nobody knows, uh?
Los Angeles
Answers
Deal?
Surprises
Nobody really knows her
Baby Girl
Back to the Start
Pregnancy
Come back to me
No longer by your side
Life and death
Last Goodbye
Out of Here
The End
The Actual End
Epilogue

Don't Worry Tris

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By alessiaeyre

TRIS' POV

Verso sera, finalmente, arrivammo a casa. I ragazzi ci accompagnarono nella nostra villetta e poi raggiunsero la loro. Qualche ora più tardi riportarono anche la nostra Porsche. Inutile dire che il servizio fu pagato da Justin, e che Katherine ce l'aveva ancora a morte con lui.

Nonostante ciò decidemmo di rimanere insieme anche quella sera, così che potevamo vedere cosa fare con il nostro capo.

Mi allungai sul divano, non che fosse una novità ultimamente, e Justin venì a rompermi le scatole. Quando capì che non era aria, si sedette accanto a me, e mi fece appoggiare le gambe sulle sue. In fondo si, era comodo.

Mentre eravamo ancora tutti a casa nostra, Jason chiamò Logan. Mise in vivavoce e poggiò il telefono sul tavolino, in modo che tutti potessimo sentire.

-Logan, dove siete ora?

-Siamo tornati poco fa e siamo da Katherine, Aimee e Tris.

-Perfetto. Avete ciò che è mio, giusto?

-Si.

-Bene, tra un'ora circa vi aspetto nel mio ufficio.

-Okay. A dopo.

Agganciò il telefono e lo ripose nella tasca dei suoi jeans chiari.

-Io vado a sciacquarmi! - annunciai prima di lasciare il divano e dirigermi verso la mia stanza, e poi il bagno.

Sentii altri passi dietro di me, e capii che anche Aimee e Katherine stavano facendo lo stesso. Poco dopo sentii anche la TV accendersi, si adattavano bene i ragazzi.

Mi feci una doccia veloce, senza lavare anche i capelli. Li raccolsi però in una treccia disordinata laterale.

Lasciai il bagno e, tornata in camera, aprii le ante del mio armadio. Presi un vestitino corto nero con le bretelline, che però aveva un buco sulla schiena, lasciandola in parte scoperta.

Abbinai ed esso dei tacchi alti rossi e mi truccai leggermente, mettendo solo del mascara e un rossetto dello stesso colore delle scarpe.

Circa mezz'ora più tardi, uscii fuori dalla stanza, quasi in contemporanea con Katherine. Anche lei si era cambiata, non indossava più una minigonna, ma un paio di pantaloncini a vita alta.

-Inutile che mi guardi così - disse avvicinandosi a me - se non parli tu, non parlo neanche io tesoro.

Sorrise divertita e mi fece l'occhiolino.

Innervosita, la seguii di sotto, dove i ragazzi, vedendoci, fecero un sospiro di sollievo. Si stavano annoiando, ma non era colpa mia.

-Se avete bisogno del bagno, è da quella parte. - indicai una porta in fondo al corridoio.

-Grazie Tris.

Quando tutti e tre i ragazzi si erano dati una rinfrescata e anche Aimee era scesa di sotto, decidemmo di avviarci, per andare da Jason.

Era una bella serata ed eravamo anche in anticipo, quindi decidemmo di andare a piedi.

Durante il tragitto accesi una sigaretta, così come fecero gli altri. Quella specie di gioco che c'era tra me e Justin era divertente quanto stancante.

Ovviamente in quel momento stavo cercando di pensare a qualcosa per poter ''prendere'' un altro punto, ma non mi venne in mente niente. E avrei scommesso ciò che volevate che anche lui pensava lo stesso.

Purtroppo, o per fortuna, nessuno dei due giunse ad una conclusione, perchè arrivammo subito da Jason. Guardai l'orologio che segnava la mezzanotte in punto. Credo che quella fu la prima e unica volta in cui arrivammo in orario da lui.

Aprimmo il portone dell'edificio, ed andammo diretti nel suo ufficio.

Il primo ad entrare nella stanza in cui si trovava Jason fu Logan, poichè portava con lui la sua famosa e preziosa valigetta.

-Ciao ragazzi! felice di vedervi tutti vivi e illesi. - sorrise e fece cenno a Logan di avvicinarsi.

-Questa è la valigetta, Jason.

-L'aveta per caso aperta?

-No. Abbiamo semplicemente fatto lo scambio.

-Mh, e come è andata?

-Bene. All'inizio hanno tenuto un po' testa, ma poi è filato tutto liscio.

-Hanno cacciato le pistole, - intervenne Justin - ma alla fine, anche se con le brutte, loro hanno avuto ciò che volevano e noi anche, no?

Jason aprì la valigetta e cacciò dei fogli. Li controllò uno ad uno e poi li rimise dentro, soddisfatto.

-Si. Decisamente.

-Meglio così, allora. - disse Katherine.

-Per il resto tutto ok? Il viaggio è stato di vostro gradimento?

-Si, Jason.

Lui sorrise e poi ci congedò.

Ero grata con i ragazzi per non aver fatto una parola riguardo a quello che mi disse quell'uomo, ma la curiosità mi stava mangiando viva e in fin dei conti la verità sarebbe venuta a galla.

-Jason posso parlarti un momento?

-Certo, Tris.

Gli altri ragazzi uscirono e mi rivolsero uno sguardo interrogativo, ma io annuii, in segno di fidarsi di me.

-Tu sei sicuro che tutte le nostre spedizioni siano anonime?

-Certo Tris, perchè? - mi guardò confuso.

-Perchè l'altro giorno, quando ce ne stavamo andando, quell'uomo ha fatto il mio nome.

-Quale nome?

-Tris.

Quasi sembrò fare una sospiro di sollievo; lui era l'unico oltre a Katherine ed Aimee a sapere qual era il mio nome. E ovviamente questa situazione doveva rimanere così.

Rimase in silenzio per alcuni secondi, poi tornò a guardarmi, sorridendo calmo.

-Puoi stare tranquilla, Tris. Ora puoi andare.

-Ciao Jason.

Mi congedò così. Senza una risposta o una spiegazione.

'Si Jason, col cazzo che sto tranquilla!' pensai.

Uscii fuori sbattendo la porta, e corsi di sotto, sorpassando gli altri, nonostante continuavano a chiamarmi. Ero furiosa.

-Tris, calmati che succede? - Aimee mi prese per un braccio, costringendomi a fermarmi, una volta fuori di li.

-Succede che quel coglione non vuole dirmi come fanno quei bastardi a sapere il mio nome.

-Cioè? - era stupita, di solito Jason non nascondeva segreti di questo genere con noi - Non ti ha detto nulla?

-Oh si, una cosa me l'ha detta! - sorrisi sarcastica.

-E cosa? - intervenne Justin.

-Puoi stare tranquilla, Tris. - risi nervosa -Certo, ora sto tranquilla. Grazie mille Jason.

Nessuno dei ragazzi proferì parola finchè non arrivammo a casa. Ovvio, loro non avevano problemi, erano ancora degli sconosciuti.

Quando tornammo a casa nostra, salutammo i ragazzi, e quando stavo per rientrare, Ryan mi fermò.

-Tris, vieni un attimo qui.

-Si?

-So che la situazione è delicata al momento, ma se Jason dice che puoi stare tranquilla, puoi fidarti. - mi sorrise.

In effetti aveva ragione. Per lui non aveva senso metterci in pericolo, e poi Ryan era li dentro da molto tempo, e chi meglio di lui poteva dirmi com'era Jason.

Ricambiai il sorriso e poi andai in casa, dritto verso camera mia.

Mi tolsi le scarpe e poi il vestito. Slegai i capelli e scossi la testa per ravvivarli, anche con l'aiuto delle mani.

Mi stesi poi a letto e mi girai di lato. Sentii l'odore di Justin invadermi le narici. Mi girai di scatto, ma accanto a me, toccai il vuoto.

'Ovvio, era lo shampoo!' pensai come una stupida 'Però... profuma davvero tanto'.

Mi allungai di nuovo e mi concessi, per quella notte, di pensare che Justin fosse lì al mio fianco.

JUSTIN'S POV

Il mattino seguente all'incontro di Jason, mi svegliai a causa del sole che entrava dalle finestre. Come uno stupido mi ero scordato di chiuderle, come sempre.

Portai il braccio al mio lato destro, pronto di prima mattina a stuzzicare Tris. Solo che quando non toccai altro che il cotone delle mie lenzuola, mi resi conto che ero di nuovo a casa mia.

Mi sentii uno stupido, per la seconda volta. Perchè continuavo a pensare a quella Tris anche appena sveglio? Che cosa mi stava facendo?

Qualche ora più tardi, verso mezzogiorno, decisi di andare a prendere qualcosa da mangiare per pranzo. Andai da Burger King e presi tre hamburger maxi e poi tre bottiglie di birra.

Tornato a casa, con le mani occupate a reggere le buste, decisi di suonare il campanello. Alzai il gomito e premetti il pulsante.

Sentii dei passi venire alla porta e poi vidi essa aprirsi. Chi c'era dietro? Tris.

Si appoggiò alla porta, e rise, vedendomi così impegnato a reggere buste.

-Una mano, piccolo? - chiese lei in tono malizioso.

-Si, grazie! - fece per prendere le buste, quando io continuai a parlare - Posso dirti, però, dove le voglio le tue mani o no?

Lei si girò infuriata e tornò dentro, mentre io entrai scoppiando a ridere.

Poggiai le buste sul tavolo della cucina dove erano sedute le sue amiche.

-Ciao Katherine, ciao Aimee.

-Ehy Bieber!

Ricambiarono il saluto e poi tornarono a parlare con Logan e Ryan. Si intromise a loro anche Tris, mentre io presi le birre e uno stappabottiglie.

-Allora, come mai da queste parti? - presi un sorso della mia bevanda.

-A Tris mancavi tremendamente e così siamo venute da voi. - disse Aimee.

-Non potevamo più sentirla, ci aveva fatto una testa così! - la appoggiò Katherine.

Tutti scoppiammo a ridere, e ovviamente, Tris no, ma roteò gli occhi.

Mi avvicinai a lei e l'abbracciai da dietro.

-Se ti dicessi che sei mancata anche a me?

-Direi che puoi andartene benissimo a fanculo, insieme a questi quattro qui. - mi diede una gomitata allo stomaco, che mi fece allontanare da lei.

-Oh, non prendertela sempre! - Katherine ridacchiò.

-Vogliamo cacciare fuori l'argomento, Katherine? - i suoi occhi ora erano divertiti.

-Cioè?

-Ok, cosa c'è tra voi due? - chiese indicando Logan e la sua socia.

Potei quasi vedere Logan sbiancare, ma credetti che fosse solo un'illusione.

-Come?

-Si, vabbè... - Tris lasciò perdere il discorso, e prese la sua birra.

Non ci potevo credere. Quella ragazza aveva ragione. Tra quei due c'era sicuramente qualcosa, ma nessuno se n'era accorto. Ovviamente non avrei detto nulla a Jason, ma almeno avevo trovato un nuovo passatempo per quando Tris non era con me.

Oh, ma chi volevo prendere in giro; con la scusa di Logan e Katherine, probabilmente avrei visto Tris tutti i giorni.

Cavolo, non avrei mai detto nulla riguardo a loro due, sicuramente!

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