-Comunque ci sono un ragazzo ed una ragazza che stanno squadrando sia Daisy che Nate- afferma Shawn, incastrando la cannuccia tra le labbra.
-Dove?- entrambi si girano. Il ragazzo ne approfitta per farmi un cenno col capo e, sfruttando la loro distrazione, ci allontaniamo.
-C'erano davvero...-
-Sì, però volevo anche stare un po' con te. So che ti ho promesso di non parlarne, però...-
-...però non puoi fare a meno di pensarci, lo immaginavo. Sono tre anni, è vero, ma non dobbiamo ogni volta che ricade questa ricorrenza-
-Mi dispiace Rose, non sono stato proprio un fidanzato modello per ora-
-Nessuno è perfetto, tutti noi commettiamo degli errori però sto cercando di evitare di preoccuparmi troppo, fino a quando posso rimediare in qualche modo e sistemare i cocci-
-Passano i giorni, e le tue metafore diventano sempre più belle, dovrei usarne di più nei miei album-
-Quindi vuol dire che hai ripreso a scrivere?- saltello appena e afferro la sua mano. Il ragazzo scoppia a ridere, scuotendo la testa.
-No Rose, purtroppo ancora no. Non riesco nemmeno a mettere insieme due note-
-Mi è venuta un'idea-
-Ho paura adesso-
-Dai Mendes- mi fa la linguaccia. La calma dopo la tempesta. –Quando torneremo in camera, ti aiuterò io a buttare giù qualcosa. Due teste sono meglio di una-
-Ti amo tantissimo Rose, non so davvero che cosa farei senza di te- mi attira verso di lui e fa combaciare le nostre labbra, finalmente un contatto, dopo così tanto tempo. –Promettimi che affronteremo tutto insieme-
-E' ovvio. Ne abbiamo passate tante in questi anni, penso che nemmeno un tornado sia in grado di sradicare il nostro rapporto-
-Siamo più forti di qualsiasi altra cosa- afferma, poggiando la sua fronte contro la mia. Le sue labbra si curvano, rivelando i perfetti denti bianchi e costituendo il sorriso meraviglioso che ha sempre avuto fin da quando lo conosco.
-Siamo più forti di qualsiasi altra cosa, hai proprio ragione. E tutti nella vita hanno i propri alti e bassi, ricordatelo sempre, va bene?-
-E' un modo carino per farmi capire che...-
-...che, se ti senti male, se hai qualche dubbio, io sono qui. Non c'è problema che non possiamo superare insieme, mettitelo in quella testa bacata che ti ritrovi- la musica diventa sempre più lontana, e i miei tacchi affondano nella sabbia.
-Hai ragione, sono davvero stato un idiota e se, per caso, ti avessi perso...-
-Ma non è successo, quindi respira. E' acqua passata e, per dirlo io, che ricordo ogni cosa-
-Ciò che ti ho urlato, sai che non lo pensavo sul serio?-
-Sì, però non ripeterlo mai più, va bene? Mi hai ferito moltissimo, anche perché hai sfruttato la maggior parte dei miei punti deboli, ed è stato davvero subdolo da parte tua. Sei stato perfido, e non soltanto perché si tratta di me, una delle persone che ti ama di più in questo mondo, non devi farlo con nessun altro-
-Mi hai appena dato una coltellata tesoro-
-Sono solo stata sincera Shawn, dovresti apprezzarlo. Non voglio nasconderti niente, il che implica, di tanto in tanto, doverci scontrare con delle verità un po' dolorose o dure da accettare, come in questo caso-
-Posso chiederti una cosa?-
-Sì, certo-
-Ti sei mai pentita di ciò che hai fatto? Del suicidio intendo-
-No, perché, in quel momento, mi sembrava la cosa giusta da fare. Sto iniziando a sviluppare questa teoria secondo qui non dovremmo mai pentirci delle nostre azioni passate se, quando le abbiamo compiute, eravamo sicuri di essere nel giusto. La nostra vita è composta di attimi, di momenti diversi tra di loro che non possiamo prevedere. Sarebbe davvero bello, se potessimo sapere già prima che cosa ci accadrà nell'immediato futuro, ma non possiamo sempre avere paura di quel che ci riserva e, per questo, allontanare tutti o pensare alle migliori congetture. Lo stesso discorso vale per le persone, alcune di loro sono destinate a rimanere nella nostra vita per sempre, altre, invece, sono passeggere, però non possiamo comunque saperlo perché, nel momento in cui si aggiungono come fattori alla nostra equazione, non possiamo prevedere che cambiamenti porteranno ad essa, che siano essi positivi o negativi, ma soltanto analizzarli giorno per giorno-
-Ricordi qual è stata una delle prime cose che ti ho detto quando eri alla Constance?- storco la bocca e ci penso un po' giù. Ho tutte le nostre conversazioni stampate in testa, ma sono talmente tante, che non capisco a quale si stia riferendo.
-Che Will era un idiota? Abbiamo parlato di tutto, mi viene difficile da associare a qualcosa in particolare-
-Che avevi una bellissima testa, e continuo a pensarlo ogni giorno sempre di più. Dici che devo smetterla di ripeterlo, ma non posso proprio Rose. Il modo in cui riesci a cambiare idea nello spazio di un giorno perché ci ragioni su fino a trovare una soluzione mi lascia senza parole. Ammetto che, di tanto in tanto, mi fai impazzire, con questa tua mania di dover trovare costantemente un senso a ciò che fai, di dover mettere a posto ogni cosa, eppure non potrei mai immaginare diversamente la mia vita da quella che, adesso, ho qui con te- lo guardo, sentendo gli occhi inumidirsi. Non mi ha detto che mi ama, o qualche altra cosa super sdolcinata che mi fa sempre sorridere, eppure sento il cuore esplodere lo stesso, rendendomi conto di quanto sia forte l'amore che provo per lui. –Ecco perché, la crisi di cui parla Daisy, proprio non la vedo- lo abbraccio, stringendomi forte al suo petto, e lasciando che le lacrime righino il mio volto pallido. Mi sono trattenuta per tutto questo tempo, cercando di sotterrare ciò che stavo provando, ed ora viene fuori di colpo, senza io che riesca più a controllarlo. E mi va benissimo così.
-Promettimi che cercherai di rimanere una di quelle persone fisse nella mia vita, anche se non possiamo né sapere né prevedere cosa ci riservi il futuro-
-Certo Rose, non ho alcuna intenzione di allontanarmi da te, su questo puoi metterci la mano sul fuoco. Non posso dirti con certezza se la nostra relazione durerà in eterno, però posso assicurarti che, ad ora, non riesco comunque ad immaginare cosa possano essere le mie giornate senza la tua presenza-
-Vuote, senza senso, tristi...cioè, è da quando avevi sedici anni che sono il centro dei tuoi pensieri, ora ne hai quasi diciannove, penso che ti sembrerebbe abbastanza...strano-
-Lo stesso vale per te, almeno credo-
-Assolutamente. E' dal duemilaquattordici che sei al mio fianco, qualsiasi passo decida di compiere, la sola idea della tua mancanza mi spaventa-
💕💕💕💕
-I 5 Seconds of Summer sono qui, ripeto i 5 Seconds of Summer sono qui- Shawn apre appena un occhio, salvo tirare il cuscino immediatamente sulla sua faccia. –Andiamo! Che ci fai ancora qui a poltrire?!-
-Non rompere Rose, sono ancora le nove del mattino, abbiamo visto l'alba solo un paio di ore fa, non capisco tutta questa tua frenesia-
-Perché devo andare a vedere Ashton Irwin, è nella mia lista di cose da fare prima di morire. E poi lui è Ashton Irwin, praticamente la perfezione fatta persona- a quel punto brontola, e si gira dall'alto lato, coprendosi anche con il lenzuolo. –Ti prego Shaaaaawn-
-Va' a cercare il tuo futuro marito da sola, io ho sonno. E poi dovresti seriamente smetterla di stalkerizzare le persone, sei davvero inquietante-
-Passo le mie giornate così, uno deve pur trovare qualcosa da fare- mi stringo nelle spalle. Lui, però non mi dà più conto, ed io sbuffo. –Shaaaaawn-
-Rosebelle, per favore, sto morendo dal sonno. Sei sempre pigra e, invece, da quando siamo qui, sei iperattiva, non me lo spiego-
-Perché sono contentissima, ho realizzato uno dei sogni e, se ti alzi, c'è la possibilità che se ne concretizzi anche un altro. E' dal duemilatredici che fantastico su un momento del genere- non risponde. Sospiro, mi sdraio e avvolgo le braccia intorno al suo bacino. –E tutto questo soltanto grazie a te, sono la ragazza più fortunata del mondo-
-Ruffiana- mormora. A quel punto chiudo gli occhi convinta che, di lì a poco, smetterà di tenermi il muso. –Come mai sei ancora qui?-
-Perché, tra qualche settimana, partirai per il tour, e ci rivedremo a giugno, quando finirò gli esami, se escludi quei due giorni per il mio compleanno, e voglio trascorrere ogni piccolo attimo fino al ventisei aprile attaccata a te, come una cozza sullo scoglio-
-Che visione romantica-
-Anche se, un paio di settimane fa, hai detto che sarebbe meglio se venisse anche Daisy, cosicché da non stare sempre insieme-
-Non ero capace di intendere a di volere- si sbriga a ribattere. –E mi sento davvero in colpa Rose, dico sul serio. Mi sono dato del coglione subito dopo averle udite articolate dalla mia voce, non ci ho dormito per tipo tre giorni-
-Ah ecco perché ti muovevi in continuazione, tenevi sveglia anche me-
-Beh tu scalci periodicamente-
-Ti ho mai raccontato di quella volta in cui mi sono tirata un pugno nell'occhio mentre stavo sognando?-
-Sì, ogni singola volta che ti faccio notare questo piccolo dettaglio. Sai come essere un disco rotto a volte-
-E' per questo che ti amo-
-E' la verità piccoletta-
-Sono seria. Ti amo perché sai come prendermi in giro e punzecchiarmi, sai che noia se abbassassi sempre la testa ad ogni cosa che dico-
-Quindi è okay anche quando litighiamo-
-Certo, confrontiamo le nostre opinioni- con un rapido scatto si gira, si poggia sulla schiena e fa finire me sopra il suo petto. –Come diamine hai fatto? Sei Edward Cullen per caso?-
-Sono un paio di anni che ripeto di essere un vampiro ma nessuno mi crede, eccone la prova-
-Quanto sei idiota Mendes, te lo giuro- avvolge le braccia intorno alla mia vita e mi stringe forte, fingendo di digrignare. –Daiiii, non respiroooo-
-Sto soltanto facendo il pieno per quando dovrò partire. Un mese e mezzo è davvero tanto tempo, specialmente per due come noi che sono abituati a passare tuuuuutte le loro giornate appiccicati-
-...come due cozze ad uno scoglio, non te lo dimenticare-
-Già- ridacchia. Mi dà un bacio sulla testa, mentre mi accarezza il braccio.
-Cheeee succede? Ti sei intristito di colpo- allora è questo ciò che prova quando passo da mille a zero in un secondo solo. Se è vero che non tutti i mali vengono per nuocere, questo mi insegnerà a comportarmi meglio, e ad essere meno umorale.
-Niente, stavo solo...pensando. Ho un po' paura, questo tour è importante, si aspettano tutti molto da me, ed io ho paura di non essere in grado di affrontarlo-
-Andrà tutto bene, non preoccuparti. Hai i ragazzi al tuo fianco, senza contare che hai la grande fortuna di avere due tuoi grandi amici che apriranno i tuoi concerti. James è dolcissimo e Charlie è uno spasso, vedrai che sarà una festa continua-
-Sì, probabilmente hai ragione. E poi ci sarai tu, quand'è che hai l'ultimo esame?-
-Giugno, devo dare diritto penale, non chiedermi cosa c'entri con la mia facoltà-
-In realtà non capisco metà delle cose che riguardano il college-
-Non è assolutamente vero. Ti metti sempre accanto a me quando ripeto, e non hai l'aria di qualcuno che sta cercando di venire a capo di ciò che esce dalla mia bocca. Hai un cervello funzionante, un bel cervello, smettila di fingerti stupido-
-Credi che dovrei essere più coinvolto?-
-Credo che dovresti semplicemente dire ciò che pensa, senza avere paura. Nessuno ti reputa uno stupido Shawn, te lo posso assicurare- le sue labbra si curvano appena, rivelando il solito sorriso da bambino che, ormai, potrei disegnare anche ad occhi chiusi.
-Sono davvero fortunato ad averti accanto ogni singolo momento della mia vita. Grazie di tutto Rose-
-Smettila di ripeterlo, te l'ho spiegato mille volte: siamo una squadra, ci aiutiamo a vicenda-
-Hai ragione piccolina mia, hai perfettamente ragione- mi lascia un ennesimo bacio sulla testa, stringendomi forte al suo petto.
-Adesso, possiamo andare a cercare i 5 Seconds of Summer? Ti pregooooo-
-O mio dio Greyson, sei davvero una croce- si alza di colpo, dirigendosi verso il bagno.
-Che stai facendo?- domando.
-Mi sto preparando, non vuoi trovare i tuoi idoli?- mi ritrovo a sorridere da un orecchio all'alto e, saltellando, lo raggiungo, abbracciandolo e avvolgendo le gambe intorno al suo bacino. –Tu non sei sempre felice però, quando lo sei, è impossibile starti dietro, sei la rappresentazione esatta di 'dynamite with laser beam'-
-She's a killer queeeeeeen, gunpowder, gelatine...-
-Rose- mi tappa di colpo la bocca. –Io ti amo tantissimo, ma mi hai svegliato urlando, sono le dieci e mezzo del mattino, e siamo andati a letto alle sei, e ora ti metti persino a cantare a squarciagola. Sei intonata, però questo è troppo persino per me-
-Comunque hai ragione, sono davvero felice, felicissima-
-Questo mi riempie il cuore ma ti prego, puoi stare zitta per cinque minuti?-
-Questo non è per niente gentile-
-Rosebelle, cinque minuti, ti supplico, mi sta esplodendo i cervello-
-Va bene Brontolo- mi incenerisce con lo sguardo e, per tutta risposta, si chiude nel bagno. Non sono proprio la sua persona preferita al momento. –Posso, almeno, canticchiare mentre rimango qui fuori?- apre l'acqua della doccia e lo prendo per un no. Cavolo, si è davvero svegliato dalla parte sbagliata del letto.
Dopo mezz'ora finalmente riemerge, con un'espressione un po' più rilassata sul volto, ma sempre con uno sguardo che, se potesse mi incenerirebbe.
-Posso?-
-Sì Rose, sì- saltello verso di lui, poggio le dita ai lati della sua bocca e li tiro su.
-Su questo viso torni il sorriso-
-Rose!-
-Ho capito ho capito, ci rinuncio- alzo le mani verso il cielo, sventolando bandiera bianca. Non pensavo che si arrabbiasse o che potesse infastidirlo, volevo soltanto andare a trovare i 5 Seconds of Summer, avevo sedici anni quando ho iniziato ad ascoltarli, anche loro sono una parte della mia adolescenza, e mi ricordo del loro primo CD che è uscito a qualche mese dal mio suicidio.
Mi lavo i denti, indosso il costume ed usciamo. Adesso fischietta, quindi il suo umore deve essere migliorato, fortunatamente per me. Ho avuto paura che si trattasse di uno di quei soliti momenti che precede gli attacchi di panico e che, ancora, non capisco come gestire. Se non riesco nemmeno a fermare i miei quando arrivano, come posso fare ad aiutare lui?
-Rose, sento...-
-Le rotelline del mio cervello in funzione, lo so, lo so. Lo dici sempre quando sto zitta per troppo tempo. Ma è tutto okay, non sto pensando a niente, te lo posso assicurare, mi è venuto soltanto un po' di sonno-
-Mi stupirei del contrario, stai consumando così tanta energia che mi stupisce che tu riesca a stare ancora in piedi, sono seriamente preoccupato per te-
-Ma io sono così, lo sai, passo da mille a zero in un nano secondo, molte volte senza un apparente motivo, e scoccia pure me. Posso essere la persona più felice del pianete e, l'attimo dopo, fare concorrenza a Schopenhauer e a Leopardi, e mi danno, perché vorrei soltanto essere coerenti. Se mi chiedessero di rappresentarmi, sarei una linea che non riesce ad andare dritta-
-Rose, Rose, Rose- Shawn mi supera e mi blocca per le spalle. –So benissimo cosa precedono questi discorsi, va tutto bene-
-Oddio, stavo andando in tilt anche io- sbatto un paio di volte le palpebre. E' una fortuna che stia imparando come gestire questi momenti, o non ne uscirei viva. –I 5 Seconds of Summer, andiamo a cercare i 5 Seconds of Summer, decisamente-
-Vuoi...?-
-Nah è tutto a posto, sai che tendo a sragionare- adesso sono io quella che si sta nascondendo dietro una scusa, forse per il semplice fatto che non posso mostrarmi debole in questo momento, non con lui in queste condizioni.
-Sono qui da qualche parte, dobbiamo solo trovarli- Daisy non mi lascia arrivare, pronta anche lei alla grande caccia. Spero di non ricordarmi questa giornata. –Non è che tu li conosci per caso, vero?- è la prima volta da un paio di settimane che la vedo rivolgersi a Shawn con un tono quasi neutro, privo di tutta quella rabbia che l'ha caratterizzata ultimamente. O forse la sta semplicemente canalizzando in qualche altra cosa, chi lo sa.
-No mi dispiace, non li ho mai incontrati-
-Lo vedi che sei inutile? Dovevi trovartene uno che contava qualcosa Rose-
-Daisy dai, ti prego- intervengo ancor prima che possa essere il ragazzo a difendersi. Scoppierà la Terza Guerra Mondiale, me lo sento, visto che nessuno dei due risparmierà colpi. Che bello trovarsi in mezzo, sarà davvero fantastico.
-Dico sul serio, le uniche persone con cui ha agganci non vorrei vederle nemmeno in foto, e le altre sono semi sconosciute-
-Ricordati, però, che questo viaggio te l'ho regalato io- la ragazza, a quel punto, si zittisce di colpo. –Ecco, adesso sì che mi piaci di nuovo-
-Ci rinuncio- borbotto. Riuscire a trovare un punto d'incontro di quei due è davvero impossibile. Meglio lasciare che le cose vadano come devono andare, e che la situazione si risolva da sola, o finirei per perdere entrambi, perché non sarei capace di prendere le parti né di uno né dell'altro. –Va bene, noi andiamo a cercarli, ci vediamo più tardi-
-Sì, come vuoi- mi alzo sulle punte e congiungo le sue labbra con le mie. –Mi darò al surf nel frattempo-
-Brian mi raccomando, sta' attento che non si faccia male, niente danni alle mani, alle corde vocali e al suo bel visino-
-Ricevuto capo- mi fa l'occhiolino. Spero davvero che lo faccia, ho davvero paura che possa rompersi qualcosa.
-Ha bisogno di qualcuno che gli faccia da babysitter adesso?-
-Daisy ti prego, non mettermi in brutte situazioni. Quando e se mi ferirà, allora sarai libera di odiarlo però, fino a quel momento...-
-Troviamo Luke Hemmings e poi ne parliamo, anche io mi merito la mia storia d'amore con una popstar che mi faccia sentire una principessa- roteo gli occhi al cielo. Perché ha ancora questo senso di invidia nei miei confronti? Quando stava con Adam ed io e Will c'eravamo lasciati, in quel lontano dicembre di quasi quattro anni fa, ero contenta che lei fosse ancora felice, mica la incolpavo di non struggersi con me nel mio dolore. –E sorridi, non hai l'aria di una che sta per andare ad incontrare Ashton Irwin, non era il tuo grande amore?-
-Certo, sin da quando avevo quindici anni e ho sentito per la prima volta Heartbreak Girl-
-Ecco, magari fare la groupie non è così male-
-Daisy, aspetta un attimo- la afferro per un braccio. Alex mi lancia un'occhiata, e continua a camminare. –Anche per me è un sogno che si realizza, ma non ti dimenticare che io sto con Shawn, quindi non farò niente che possa mettere a rischio la mia relazione con lui-
-Sei diventata noiosa, dicevi che non ti avrebbe mai condizionato-
-Infatti non mi condiziona, visto che faccio praticamente quello che voglio, ma è in un periodo particolare ora come ora, quindi sto cercando di muovermi a piccoli passi-
-Ti stai preoccupando per lui che sta male, ma non ti sei mai accorta che io sono in questa situazione da un paio di anni- corrugo la fronte, anche se sono consapevole che, tra pochi minuti, Daisy esploderà, colpendo chiunque le stia intorno. –Sei così tanto impegnata a focalizzarti su di te, sul tuo ragazzo e...-
-Ti prego, non dire 'la tua vita perfetta', perché non è affatto così-
-Andiamo Rose, l'unico pallino negativo è stata la morte di tua madre, per il resto per te è tutto in discesa. Hai il massimo dei voti, i vestiti più costosi e, per quanto Shawn sia stato stronzo, basta che tu schiocchi le dica e bam, ogni tuo desiderio si avvera-
-Daisy, perché dobbiamo fare sempre gli stessi identici discorsi?-
-Perché io non ce la faccio più a vivere nella tua ombra, sono anni che vado avanti così, e adesso mi sono davvero scocciata, soprattutto perché sei diventata la marionetta di Shawn-
-Le vostre urla si sentono fino a qua sotto comunque- Alex alza una mano nella nostra direzione. Perfetto, stiamo dando spettacolo.
-Daisy ti prego, non possiamo parlarne in un altro momento?-
-Torna indietro, va bene? Non mi va di averti intorno per ora-
-Cerchiamo di comportarci da persone mature...- faccio un passo verso di lei, ma tutto ciò che ottengo è una spinta che mi fa finire col sedere sulla sabbia, ed io odio quando mi entra nei vestiti. -...e invece no, ritorniamo all'asilo, è più facile-
-Stammi lontano- mi rialzo, cerco di scrollarmi di dosso il resto dei granelli.
Sto per tornare indietro quando, a pochi metri di distanza, trovo Shawn.
-Hai visto tutto vero?-
-Più che altro ho sentito, come il resto della spiaggia-
-Perfetto- mi mordo il labbro, per poi sospirare.
-Vuoi parlarne?-
-No, ho semplicemente bisogno di un abbraccio- sospira e si avvicina a me, stringendomi e sollevandomi da terra. Avvolgo le gambe intorno ai suoi fianchi, e poggio la testa nell'incavo del suo collo. –Adesso va meglio-
-Ricordati che io ci sono sempre, va bene? Qualsiasi cosa accada-
-Pensi che abbia trascurato Daisy negli ultimi anni in tuo favore? E sii sincero ti prego, sai che preferisco una brutta verità ad una dolce bugia-
-Ti rispondo con una semplice constatazione, che ho fatto già parecchie volte negli ultimi giorni: è qui con noi al Coachella perché hai sempre ripetuto che avreste fatto questa cosa insieme, senza contare che abita con noi a New York, che ci ha raggiunto in tour lo scorso anno...secondo me la sua gelosia non è data soltanto dalla storia con Jack e tutto il resto, ma dal semplice fatto che ci sente inferiore a te su molti punti di vista. Al liceo lei era popolare, no?-
-Era il capo delle cheerleader-
-Eri l'ombra dei tuoi amici, se non sbaglio. Loro erano gli atleti della scuola, quelli che erano visti come degli eroi. Tu eri timida, bravissima a scuola, e tendevi sempre a nasconderti-
-Ero anche più cicciottella, se è per questo-
-Non c'entra niente Rose. Io non credo che tu sia diventata più bella dimagrendo, truccandoti meglio, cambiando colore di capelli o smettendo di portare ossessivamente quegli enormi occhiali neri: tutti si sono accorti di quanto tu sia meravigliosa perché hai imparato ad emergere, a far sentire la tua voce. Probabilmente ancora non hai capito che non hai niente meno degli altri, però, allo stesso tempo, non ti fai più condizionare da questa idea. Dopo il tuo tentativo di suicidio, evidentemente, è scattato un non so che nella tua testa che ti ha fatto capire che non potevi più stare con le mani in mano, e non si tratta del brutto anatroccolo che diventa cigno, ma di Cenerentola che, tolti i vestiti fatti con gli stracci, indossa l'abito pomposo e luccicante e fa al ballo, conquistando il cuore del principe- sposto il capo, avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo guardo dritto negli occhi. –Lo so che stai pensando che è proprio un paragone stupido quello che ho appena fatto-
-No no no, per niente. Rifletto sul fatto che ti amo tantissimo, e che sono davvero fortunata ad averti nella mia vita. Mi sono sempre considerata una sfigata, eppure credo che, con tutti i casini che mi sono capitati, il karma mi ha voluto ripagare con te, e ammettiamolo, quante persone possono dire di avere avuto in regalo uno Shawn Mendes, quando la loro vita era arrivata sull'orlo del baratro?
Sbaaaam!
ma quanto è stata bella l'esibizione di shawn di ieri sera? doveva ricevere un grammy solo per questo, sono parecchio seccata che non abbia vinto.
anyway, sono ancora oberata di lavoro, mi hanno rimandato di un giorno l'esame e, per quanto riguardo la mia vita privata, ho deciso che mi faccio suora.
questi capitolo fanno cagare lo so, mi dispiace, non riesco a scrivere niente di buono per ora, ho una serie di problemi di salute che...vabbè.
scusate davvero per questo schifo
un bacio
rose xx