-E' tardi è tardi è tardi è tardiiiii- Stella sta per avere una crisi di panico, mentre continua a correre avanti e indietro per il salone di casa sua. –Non ce la farò mai, e questo sarà il peggior matrimonio della storia-
-Giuro che, se non la smetti, ti tiro uno schiaffo in faccia- mi guarda con la bocca aperta, mentre si tira su il vestito. Sta filando tutto liscio come l'olio, quindi non ha motivo di andare in panico.
-E se Mike non dovesse arrivare in tempo?- la ragazza si siede davanti allo specchio, ma continua ad agitarsi, e la truccatrice non riesce a sfiorarla nemmeno con un dito.
-Mike ha dormito sul divano di casa mia, ho persino rischiato di svegliarlo-
-Auh. E se ci ha ripensato?-
-No- Daisy mi aiuta ad infilare il pomposo abito da damigella d'onore. Stella, dal canto suo, cerca di mangiarsi le unghie, nonostante Riley cerchi, prontamente, di impedirglielo. –Shawn è scattato sull'attenti non appena ho varcato la soglia di camera e, nonostante fosse, per metà, ancora nel mondo dei sogni, ha ripetuto una cinquantina di volte che Mike non vedeva l'ora di sposarti, non ha detto altro per tutto il tempo che erano fuori-
-Shawn può essersi sbagliato, ero preso dal sonno, o forse si riferiva a te-
-Okay- mi volto verso la mia migliore amica, che mi guarda con un sopracciglio alzato. –Sai ancora come falsificare le firme?-
-Ho imparato quando ero ancora alle medie-
-Bene- poggio una mano sul suo braccio e la faccio indietreggiare abbastanza per permetterci di poter parlare senza che Stella senta. –Credi di poter, tipo, imitare una calligrafia e scrivere un'intera lettera-
-Che hai in mente?-
-Ho appena ordinato un mazzo di rose dal fioraio da cui si fornisce sempre Shawn e tu imiterai la calligrafia di Mike, così lei si calmerà-
-Rosebelle Beatrice Greyson, sei davvero un geniaccio del male-
-Faccio del mio meglio, adesso siediti e scrivi, su- dopo aver sfruttato le doti mistiche di Daisy, acquisite grazie a numerose giustificazioni di compiti non svolte falsificate nel corso degli anni, prendo le rose appena arrivate, vi poggio dentro la lettera e, schiarendomi la voce, rientro nuovamente in salone. –Sono arrivati questi per te, presumo che siano da parte di Mike-
-Cosa?- la diretta interessata sbatte un paio di volte le palpebre. Con una delicatezza degna di una ballerina di danza classica, e che io non ho mai avuto, prende la busta, la apre, ed inizia a divorare ogni singola parola che vi è scritta sopra. Quando scoprirà l'inganno, saranno già sposati e, al massimo, mi lancerà qualcosa addosso. –Lo amo, lo amo tantissimo-
-No no non piangere- Riley la scuote per le spalle. Ventotto anni e gli errori di quando ero ancora liceali. –O tutto il prezioso lavoro della truccatrice andrà perduto, pensaci. Nessun ragazzo ne vale la pena, soprattutto se è più brutto di Toby-
-Ehi, adesso stai esagerando-
-Oh mio dio, sei sempre la solita noiosona. Sbottonati un pochino bambolina, pensavo che, stare con una pop star, ti avesse fatto sciogliere un pochino. E' davvero un bel bocconcino-
-Riley, leggimi il labiale: non ci pensare nemmeno, Shawn è off limits per te. Credi che mi sia dimenticata che sei andata a letto con tutti i ragazzi delle tue amiche?-
-Prima che iniziassero ad uscirci. Dovevo testarli, l'ho fatto per loro-
-Il concetto non cambia. Sta' lontana dal mio ragazzo, e non scherzo. E ricordati che ha nove anni meno di te, per l'amor di dio-
-Oh quante storie- rotea gli occhi al cielo. Questo è solo uno dei tanti motivi per cui non l'ho mai sopportata. –Ho fatto lo stesso con Will, se ti può consolare, dopo che vi siete lasciati la prima volta-
-Tu hai fatto cosa?- alzo il tono della voce. Daisy afferra lo strascico del mio vestito e mi tira leggermente indietro.
-Sei davvero pessima Riley! Era il fidanzato di mia sorella, lei era distrutta!-
-Andiamo Stella, non stavano nemmeno insieme. E poi, dopo essere stato con me, mi ha confidato che era ancora lei che voleva quindi, in teoria, le ho fatto un favore-
-Non so se voglio uccidere più te o lui in questo momento-
-No no ti prego, nessuno uccida nessuno- Stella sventola le mani davanti ai miei occhi. Prendo un respiro profondo, andiamo Rose, è qualcosa che è successo quattro anni fa, puoi anche farlo cadere in prescrizione, almeno per una volta.
-Okay, non farò niente, ma tu- indico la ragazza, che mi guarda con un sopracciglio alzato. –non pensare di avvicinarti nemmeno a Shawn, è chiaro?-
-Ha tirato fuori le unghie-
-Riley, sta' lontano da lui, sono io la prima a dirtelo-
-Ti preferivo quando la odiavamo- sbuffa. Questi matrimoni sono davvero stancanti.
Dopo due ore a truccarsi, pettinarsi e piangere, Stella è finalmente pronta. Le sue mani tremano proprio come le mie quando sono arrabbiata invece, nel suo caso, per il più bello dei motivi.
-Ti prego, non inciampare mentre mi accompagni all'altare-
-Questa è davvero l'unica cosa di cui dovresti avere paura- ridacchio. Lei, però, continua a mordersi il labbro. –Andrà tutto bene, te lo prometto. Ho provato mille volte a casa-
-Lo so, ma mi ricordo che sei caduta al tuo diciottesimo compleanno-
-Credo che quello se lo ricordino un po' tutti, ma non ti preoccupare, non ti farò fare cattiva figura, ho tutto sotto controllo- in realtà no, le probabilità che io faccia un volo sono parecchie, e sono sicura che Shawn e Brian abbiano già dato il via ad un giro di scommesse, ma è il grande giorno di mia sorella, ed è mio compito, in qualità di damigella d'onore e di sostituta di mia madre, di fare in modo che tutto vada per il meglio, il che implica anche saper gestire me stessa.
Entriamo in macchina, Stella prende dei grandi respiri profondi, quasi fosse sul punto di partorire adesso. Le stringo la mano, sperando che non scoppia a piangere da un momento all'altro.
-Hai tu le fedi Rose?-
-Sì-
-E i voti? Dio, perché ho lasciato che li scrivessi tu, non capisco neanche una parola-
-Sì e non ti preoccupare, ho scritto in stampatello-
-Ma l'autista sta andando nella direzione giusta? Credo che la Chiesa sia dall'altro lato-
-Ecco da chi ho preso l'ansia- mi guarda malissimo. Eppure sono sicura che, se fossi al suo posto, reagirei allo stesso modo. –I'm thinking how people fall in love in mysterious way, maybe with just a touch of an hand. Me I fall in love with you every single day, I just wanna tell you but I...-
-Che stai facendo baby psycho?-
-La calmo, sai, quella cosa che si fa quando qualcuno accanto a te è agitato prima di un evento importante-
-E la tua ugola d'ora dovrebbe funzionare?-
-Smettetela tutte e due, cercate di fare le persone mature per una volta- nonna Betsy ci rimprovera, ed io incrocio le braccia al petto. L'unica persona che si sta comportando come una bambina è Riley.
Nessuno fiata fino al nostro arrivo in chiesa. Stella batte i denti, quasi avesse freddo, ma so per certo che, fuori, ci sono quasi ventiquattro gradi.
Giunte a destinazione, aiuto mia sorella a scendere, rischiando io stessa di cadere rovinosamente per terra come al mio solito.
-Mi manca- dice solamente, con gli occhi lucidi. Ingoio il rospo, cercando di rimanere forte per lei. –Vorrei che fosse qui-
-E chi ti dice che non lo sia? Pensi davvero che ci lascerebbe da sole? Sai benissimo che ne combiniamo una più del diavolo-
-Ti chiamava sempre 'killer queen'-
-Come la canzone dei Queen, lo so-
-Te li faceva ascoltare quando eri ancora nella sua pancia, diceva che ti avrebbe fatto diventare più intelligente. Oltre a Beethoven, Mozart e tutta quella roba classica che mi fa addormentare- sventola una mano in aria. Di solito le contesterei un'affermazione del genere, spiegandole la bellezza, per esempio, dei Notturni di Chopin, ma oggi è il suo gran giorno, ed è la protagonista.
-Che ne dici, adesso, di entrare? Credo che Mike abbia aspettato abbastanza-
-Da quando è arrivato?-
-Venti minuti, Shawn mi ha mandato un messaggio ancor prima di mettere piede in chiesa-
-Sta diventando ansiogeno come te-
-Lo so- le porgo il braccio. La mano tremante di mia sorella si avvolge ad esso. Prende un respiro profondo, è la prima volta che la vedo tanto nervosa. –Andrà tutto bene Stella, non ti preoccupare-
-Ti voglio bene Rose- mi sorride. Solo in quel momento realizzo che è la prima volta che glielo sento dire, ed una strana sensazione mi attanaglia lo stomaco.
Non ci faccio caso e, raddrizzando la schiena, facciamo il nostro ingresso.
Cerco di concentrarmi sulla fine della navata, mentre lei si guarda intorno e saluta tutti con la mano. Se dovessi distrarmi un attimo o peggio, incrociare lo sguardo di Shawn, finirei sicuramente con l'inciampare nel vestito.
-Puoi anche respirare adesso- consegno Stella a Mike, indietreggio, e vengo affiancata da Daisy. –E non ti stacca gli occhi di dosso- solo in quel momento mi concedo di voltare lo sguardo, e di incontrare quello sempre sorridente del mio ragazzo preferito. –Giuro che, spesso e volentieri, mi fate venire da vomitare-
-Lo so che hai sofferto Daisy, e che ti sembrerà una frase scontata, ma lì fuori c'è davvero qualcuno che aspetta te. E se io non avessi Shawn, non pensare che sarei stata con qualche altro ragazzo, perché dopo Will non ne volevo proprio sapere, ma lui mi è successo-
-Ti sto per tirare una sberla, dov'è la mia bella migliore amica acida?-
-Non sono mai stata realmente così, e tu mi conosci abbastanza bene da esserne a conoscenza-
-Odio quando hai ragione, soprattutto perché succede molto spesso-
-Ti voglio bene- la stringo a me, e le do un bacio sulla guancia. Mia sorella, a quel punto, si schiarisce la voce, ed io le porgo il foglietto con i voti.
-Okay, spero di riuscire a decifrare la scrittura di Rose, anche perché credo che abbia sbagliato nome qualche volta-
-Stella!- sento di essere diventata rossa come un pomodoro, questa è l'ultima volta che faccio qualcosa per lei, giuro.
La cerimonia scorre tranquilla, con i due sposini che si lasciano andare alla commozione. Sono così carini.
-Credo di avere una cotta per una delle damigelle, pensi che potrei avere il suo numero?- a funzione ultimata, mentre tutti si preparano a lanciare il riso, io esco, trovando Shawn con le mani cacciate nel completo nero dei Juno, bello come sempre, e sempre indescrivibile.
-Mmh non lo so, credo che abbia un fidanzato- con un balzo, gli salto addosso, avvolgendo le braccia intorno al suo collo. –Mi sei mancato tantissimo-
-Sono stato via appena un mese Rose-
-Vuoi dire che io non ti sono mancata?-
-Certo che sì- mi stampa un bacio sulla fronte, sorridendo. -Mi chiedo solo come faremo quando...-
-Non ti preoccupare, da metà giugno sarò tutta tua-
-Non aspettavo altro- mi stringe a lui, riempendo il mio volto di baci. –E a proposito, visto che ti avrò in ostaggio per questa settimana in Giappone, prima di andare al Coachella, ho una cosa da farti sentire-
-Una nuova canzone?- annuisce, ed io lo stringo di più a me. –Mi hai appena migliorato la settimana-
-Mi offendi se dici così. Dovresti essere felice soltanto di venire con me in giro per il mondo-
-Mi sa che ti sei sopravvalutato un po' troppo Mendes- scrolla le spalle, per poi poggiare le labbra sulla punta del mio naso.
-State rubando la scena ai due sposini- Andrew ci rimprovera, lanciando una manciata di riso sui diretti interessati. –Smettetela di essere tanto perfetti ed innamorati-
-Scusa- mormoriamo. Eppure non ho alcuna volta di lasciarlo andare, tanto bene sto tra le sue braccia e attaccata a lui.
-Sai tesoro, puoi vivere anche non in simbiosi con Shawn-
-Ciao papà- roteo gli occhi al cielo e, controvoglia, mi allontano dal ragazzo accanto a me. –Ciao Kirsten, Will-
-Signor Blake, signora Kirsten, coso-
-Justin Bieber dei poveri- i due si guardano in cagnesco, e non mi stupirei se si saltassero alla gola da un momento all'altro.
-E' da un mese che non ti vedo. Possibile che viviamo nella stessa città e l'unica occasione che ho per vedere mia figlia è il matrimonio dell'altra?-
-Sei riuscito a vivere tredici anni senza sapere nemmeno che faccia avessi, sono convinta che potrai resistere qualche giorno senza avere mie notizie- gli batto una mano sul braccio e, non dandogli occasione per aggiungere altro, lo supero.
-Siamo una famiglia Rosebelle, che ti piaccia oppure no-
-Bla bla bla- passo le mani sulle braccia nude. Non ci vuole molto, prima che Shawn mi raggiunga.
-Sai che non sono incline a dargli ragione, ma tuo padre ha ragione. Dovresti non ti dico dargli una chance, ma almeno provarci. Tua mamma non c'è più, e lui è tutto ciò che ti rimane-
-Ma io ho te- corrugo la fronte. Sorride, mi attira a sé e mi stampa un bacio sulla fronte. –E Daisy, e Alex, e Nate, e mia sorella, e nonna Betsy. Sto benissimo così. A meno che tu non abbia qualcosa da dirmi, la canzone che vuoi farmi sentire, per caso, è una scusa per lasciarmi?-
-No, tutt'altro. E sì, hai me, ed io ho te. Siamo una famiglia, fine della storia-
-Non ho bisogno di lui-
-Per niente piccoletta-
-Questi tacchi mi stanno uccidendo- Alex cammina a fatica verso di noi reggendosi, di tanto in tanto, a Brian che sta al suo fianco. –Possiamo tornare a casa?-
-Principianti, io sono nata con le Louboutin ai piedi- Daisy ci raggiunge soddisfatta. Lei è sempre stata la più aggraziata di tutte, mentre io ancora cerco di non cadere ogni volta che metto un piede dopo l'altro. –Rose tu sembra che stai pestando le uova-
-Beh, come hai detto prima, tu sei nata con le Louboutin ai piedi, io con le Converse, o con le Vans, dipende dalle occasioni- Shawn nasconde una risatina, serrando le labbra e assottigliandole.
-Dovrai imparare prima o poi, vedo molti red carpet nel tuo futuro-
-Se non cado io ci pensa lui a farlo-
-Molto probabile- ridacchia il ragazzo. Fa un po' freddo adesso, o forse mi sono semplicemente arrabbiata per le parole di mio padre, ha sempre il potere di farmi saltare i nervi, ed io devo smettere di dargli questa possibilità. –Che avete fatto per l'addio al nubilato?-
-Niente di cui tu debba preoccuparti, Stella non può nemmeno bere-
-E gli strip club non sono per niente come nei film- Daisy si chiude nelle spalle. E' davvero un genio.
-Eeee dopo questa torniamo a casa-
-Ehi raggio di sole!- mi volto, sentendo la voce di Nate che mi chiama. –E' una settimana che non ti vedo, mi ero preoccupato-
-I preparativi del matrimonio hanno coinvolto anche me- lui e Shawn si guardano per un attimo, salutandosi con un cenno del capo. Da quando è morta mia madre hanno evitato di litigare, creando una sorta di pace provvisoria, o di quiete prima della tempesta, dipende dalle interpretazioni che vi si vogliono dare. –Vuoi tornare a casa con noi? Se non hai niente da fare dico-
-Sì certo, tra l'altro il mio compagno di stanza, per ora, si diverte con una ragazza, quindi passo la maggior parte del mio tempo a cercare un posto dove stare-
-Ma perché non vieni a vivere con noi scusa? C'è spazio per tutti!- mi guarda con un sopracciglio alzato, senza fiatare. –Andiamo, pensavo che la situazione tra voi due si fosse sistemata finalmente-
-Sì ma non proverei a tenerli troppo tempo in uno spazio ristretto, non tentare la fortuna Rosebelle- nello stesso momento in cui finisce di parlare Brian, poiché camminava di spalle, inciampa e finisce rovinosamente per terra. –Okay, questo è decisamente il karma-
-Vieni, ti do una mano- Shawn lo aiuta a rialzarsi. Immediatamente, però, notiamo come il pantalone del completo si sia strappato di dietro, lasciando in bella mostra le mutande del ragazzo. –Sono un cattivo migliore amico se...-
-Sì, tantissimo, e non è che tu sia stato presente per ora, ti sei praticamente dimenticato di me, colui con cui hai condiviso tutte le tue giornate e che ti ha sopportato quando non sapevi strimpellare più di due note consecutive-
-Mi ripeti le stesse cose che dice lei, assurdo- mi indica. Gli do un colpo sul braccio, ma lui rimane imperterrito. –Ammettilo Rose, ci sono momenti in cui anche tu ti lamenti perché sono lontano e non so niente della tua vita-
-Ma quanto sei stronzo- mi strizza la guancia. Ha dimenticato di quando vorrei ucciderlo con le mie mani.
-Possiamo spostare la discussione in macchina? Non so se ve ne siete accorti, ma sto praticamente mostrando le mie mutande ad una cosa come duecento persone, e non è per niente piacevole-
-Ma sono stelline quelle che ci sono disegnate?- copro la bocca con la mano, cercando di trattenere le risate il più possibile.
-Sì, e allora? Me le ha comprate mia madre-
-Niente niente- ci dirigiamo verso l'auto. I ragazzi si stringono dietro più che possono, vista la presenza di Nate.
-Volendo tua sorella è stata abbastanza clemente con i vestiti delle damigelle. Di solito si tende ad imbruttirle più che si può, specialmente se si ha una consanguinea carina come te-
-Ma dai, la rivalità tra me e Stella è finita già da un po'-
-Ho visto il secondo abito, sicura che ti permetterà di rubarle la scena?-
-Perché, quando si parla di noi ragazze, si devono sempre fare questi stupidi paragoni? Non possiamo, semplicemente, essere belle tutte allo stesso modo, senza che qualcuna oscuri l'altra?-
-Ed ecco che Roselle Greyson riesce a darci una lezione di vita anche dall'essere la damigella e la sorella della sposa, questa è arte ragazzi-
-Chiudi il becco tu- do un colpo sulla nuca di Shawn, che scoppia a ridere. –Sei davvero un idiota, stavo facendo un discorso serio-
-Per te tutti i discorsi sono seri. Quando ho detto che non mi piacevano i pomodori, hai intavolato una filippica che è andata avanti per ore. Il fatto che tu abbia una tua opinione su tutto è davvero fantastico, ma non devi sempre dimostrare di essere la più intelligente, o la gente si stancherà di starti accanto. Pensa che, alle volte, ti do ragione per evitare di sentirti blaterare per ore-
-Wow grazie Shawn, ti amo anche io-
-Ora litigano, di nuovo-
-Zitto Brian- diciamo contemporaneamente.
-Ed ecco uno dei tanti motivi per cui non vivo a casa con voi-
-Non era perché sei ancora innamorato della mia ragazza?-
-Ehi, questa era brutta. E poi non è più così- Shawn mette su un'espressione acida, una di quelle che non gli vedo fare spesso ma che, di solito, preludono una sfuriata bella e buona.
-Ho avuto una ragazza per un paio di mesi, non so se te lo ricordi-
-Oh, adesso sono loro due che battibeccano-
-Brian!-
-Sei davvero isterico Mendes, dovresti farti una...-
-Non terminare la frase, anche perché io sono quella che ti difende sempre- lo guardo dallo specchietto retrovisore. Il ragazzo, a quel punto, cerca di scivolare lentamente lungo il sedile, cosa che gli viene difficile, visto che è bloccato tra Nate ed Alex.
-Però vi siete comunque lasciati-
-Perché non mi permetteva di stare vicino a Rose quando Lucinda è venuta a mancare-
-Vi fermo io ora- mi intrometto nella discussione. Mi domando perché si senta il bisogno di litigare continuamente, anche in un momento bello come questo. –Non iniziate a fare la lotta su chi dei due si sia comportato meglio con me in quella circostanza perché uno, non sono un premio da vincere e due, diamine, mia sorella si è appena sposata, vi pare il caso?-
-Sto morendo di fame. Poteva organizzare la festa per pranzo, invece che per cena- Brian porta, con fare teatrale, una mano sullo stomaco, fingendo uno svenimento per un presunto calo di zuccheri.
-Vabbè stiamo comunque andando a casa, lì è sicuro che troverai del cibo-
-Come si vede che sei stato in tour nelle ultime settimane. Queste tre bestie di Satana hanno riempito l'intera cucina di frutta, verdura e cose salutari. Biscotti e merendine sono stati praticamente bandite, o vengono nascoste fino alla domenica, quando è concesso poterle mangiare-
-Tra diciannove giorni saremo al Coachella, ho intenzione di essere al massimo. E poi diciamoci la verità, avevate riempito casa nostra di schifezze, e non era affatto salutare. Secondo te perché tu e Brian vi siete riempiti di brufoli-
-Hai solo parole dolci oggi-
-Finiscila, sai benissimo che sto dicendo la verità- per tutta risposta accende la radio, lasciando che le discussioni fluiscano via dall'auto. E non ci vuole molto perché tutti noi iniziamo a cantare a squarciagola, dimenticano ogni singolo problema che, poco prima, si era presentato davanti ai nostri occhi.
-Casa dolce casa- Shawn fa scattare le chiavi nella serratura e, dopo mezz'ora nel traffico di New York, giungiamo finalmente a casa. –Sono davvero distrutto, avrei bisogno di dormire per giorni- si sfila la giacca e si lascia cadere a peso morto sul divano.
-Che fatica la vita da popstar, vorrei essere al tuo posto- Nate apre il frigorifero, rimanendo attonito da ciò che si trova davanti. Questi ragazzi sono davvero esagerati. –Allora non scherzavi, hanno trasformato la cucina in un angolo del benessere-
-Ne riparleremo quando vi troverete tra un paio di anni con le pance fino ai piedi mentre vi chiedete per quale motivo le vostre mogli vi abbiano lasciato- rido per la battuta di Alex, mentre salgo le scale diretta in camera mia.
Tengo il vestito con entrambe nelle mani, trovandolo parecchio ingombrante.
-Il corsetto mi sta uccidendo- tasto la schiena alla ricerca della zip, faticando a trovarla. –Maledizione-
-Aspetta aspetta, ci penso io- sento i pasi di Shawn dietro di me, e le porta richiudersi. –Sono diventato esperto nell'aprire vestiti-
-Sei davvero un idiota- ridacchio, mentre osservo l'abito scivolare lungo il mio corpo. –Ma sono ritornata a respirare, quindi grazie-
-Quando vuoi- prendo il suo volto tra le mani e gli stampo un bacio sulle labbra.
-Da piccola ho sempre sognato un vestito da principessa, ma non credevo che fossero tanto scomodi- apro uno dei cassetti e prendo una delle magliette del ragazzo. –E che cosa ho nei capelli?-
-Riso, una spropositata quantità di riso- si avvicina a me e, con delicatezza, toglie qualche chicco dalle mie ciocche. –Ti hanno caricato di trucco-
-Sì, la make-up artist insisteva sul fatto che fossi troppo pallida. Ho provato a spiegarle, inutilmente, che è la mia carnagione, ma niente-
-Ha davvero esagerato- va in bagno, prende una delle mie salviettine struccanti e me la passa sul volto. –Sei bellissima anche senza, anche quando ti svegli la mattina e hai ancora il segno del cuscino sul viso-
Sbaaam!
scusate l'ora ma, in questo periodo, ho trentamila cose da fare, tra tirocinio, regali eccetera. Si prospetta un bel natale.
e niente, questo capitolo è super zuccheroso, devo diminuire la dose oppure rischio di cariarvi i denti.
anyway, vorrei ringraziare tutti coloro che, la scorsa settimana, mi hanno mostrato il loro supporto, siete davvero fantastici.
per qualsiasi cosa, se volete parlare o sfogarvi, mi trovate su
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un bacio e a presto
rose xx