-Tesoro, tesoro dai svegliati- passo una mano tra i capelli di Shawn. Il ragazzo mugola qualche parola incomprensibile, e si gira dalla parte opposta. –Piccolo dai, oggi ti diplomi- mi chino e lo bacio sulla guancia. E' così bello e perfetto mentre dorme, che mi dispiace destarlo dal suo sonno. –Non costringermi ad usare metodi poco ortodossi- anche questa volta non ottengo risposta. Se non si alza entro cinque minuti, arriverà in ritardo. –E va bene, lo hai voluto tu- mi abbasso e, senza preavviso, gli do un morso sul collo. A quel punto, finalmente, gli occhi di Shawn si sbarrano, e il suo busto si solleva di botto, lasciando ricadere me. –Oh, quindi ha funzionato-
-Sei il male Rosebelle Greyson, dico sul serio- si massaggia il punto in questione che, nel frattempo, è diventato rosso. –Adesso dovrai aiutarmi a coprirlo-
-Hai il colletto alto, sta' tranquillo. Io prendo sempre le misure, non come te, che non ti preoccupi del fatto che io debba indossare un costume da bagno- sorride, mentre si stropiccia le palpebre.
Nel frattempo, apro il suo armadio, e prendo i vestiti che indosserà oggi. –Ti ho portato la colazione, comunque. Non hai tempo di scendere sotto, visto che non ti sei voluto svegliare, quindi mangia e poi va' a farti la doccia-
-L'ho fatta ieri sera, subito dopo il tuo bagno-
-Allora sbrigati a mangiare e basta. Tra venti minuti dobbiamo essere già in macchina-
-Sembri mia madre in questo momento- guardo l'orologio, mentre lui attenta voracemente il suo muffin ai mirtilli. –Rose?-
-Dimmi Shawn-
-Sei davvero bellissima- alzo lo sguardo, vedendolo sorridere come un bambino. Sento il sangue confluire verso le guance, colorandole di quella solita e consueta sfumatura rossa che hanno ogni volta che sono in imbarazzo. –Finirai, prima o poi, di diventare il colore dei tuoi capelli?-
-Questo non lo so, a dir la verità-
-Sai di avere gli occhi più chiari? Sono verdi adesso-
-Mi succede sempre d'estate. Ma tu muoviti, o faremo tardi-
-Me lo dai un bacio?-
-Ti sei appena svegliato, è come se avessi un topo morto in bocca-
-Sei davvero pessima- continua a mangiare, mettendo su il broncio come un bambino piccolo.
-Te ne ho dato uno sulla guancia nel vano tentativo di svegliarti, ma tu niente, eri nel mondo dei sogni-
-In realtà stavo pianificando quale sorpresa orchestrarti per il nostro primo anniversario- posa il piatto sul comodino, e beve il suo bicchiere di latto. -Deve essere qualcosa di straordinario- si alza di scatto, stiracchiandosi. E' ancora in mutande, e va subito in bagno.
-E' anche il tuo diciottesimo compleanno, non dovremmo concentrarsi su questo?- fa capolino dalla porta, facendomi segno di porgergli lo skinny jeans nero.
-E' un compleanno come tutti gli altri-
-Cosa? No, diventi maggiorenne-
-Peccato che io non posso bere né in America né in Canada, quindi conta davvero poco-
-Che idiota che sei- esce dal bagno a torso nudo, ed io gli do anche la camicia. –E' come se tu non volessi festeggiarlo-
-Da quando ci conosciamo, siamo sempre stati lontani, il giorno del mio compleanno. Poi tu tornavi, e tutto si sistemava-
-Quando hai fatto sedici anni ci siamo baciati per la prima volta-
-Lo so- mi avvicino a lui e lo aiuto a sistemare il colletto della camicia, in modo che i succhiotti non si vedano. –Sei stata il miglior regalo per due anni di fila-
-Oh quanto ti amo- prendo il viso tra le mie mani e mi alzo sulle punte, facendo combaciare le nostre labbra. –Ma questo non cambia, comunque, il discoro. Avrai una festa di compleanno, costi quel che costi, me ne occuperò io-
-Hai dimenticato che, fino al giorno prima, sarò in tour? E per di più mi hai appena rovinato la sorpresa-
-Sta' tranquillo, penserò a tutto io. E poi, ti ho detto che avrai una festa, ma non che tipo, o quale sarà il tuo regalo-
-Mi accontento di poco- avvolge le braccia intorno al mio bacino e mi trascina verso di lui. Così facendo, i miei piedi non toccano quasi più il terreno, ritrovandosi a sfiorarlo con le punte. –Tipo te in un completino di Victoria's Secret-
-Shawn!- lo spingo via, rossa in viso. Lui, invece, scoppia a ridere. –Come ti viene in mente una cosa del genere?-
-Sembra che io abbia appena detto un'eresia-
-Ti risulta che io abbia mai avuto anche solo una mutanda di Victoria's Secret?-
-Dalla conoscenza che ho di te degli ultimi tre mesi...-
-Lascia stare- taglio il discorso, anche perché si è fatto tardi, e dobbiamo davvero andare. –Sembrerei una salsiccia, non sono abbastanza carina per uno di quei cosi-
-Non essere ridicola Rose, non c'è niente che non vada in te-
-Indossa la toga e il tocco dai, dobbiamo andare- sospira, e afferra il tutto che, ieri sera, aveva appeso sull'armadio.
-Non volevo farti rattristare, te lo giuro- si china e mi bacia. Mi fa una carezza, guardandomi con quei grandi occhi castani. –E poi, mi andrà bene qualsiasi cosa mi regalerai-
-Sei davvero fortunato che il giorno del nostro anniversario corrisponda anche a quello del tuo compleanno, avrai un doppio regalo-
-Adesso sono davvero curioso di sapere cosa ti inventerai-
-Mendes, vuoi diplomarti oppure no?-
-Okay andiamo- sbuffa e, finalmente scendiamo le scale. La sua famiglia ci aspetta già in macchina, con Aaliyah seduta dietro che dondola le gambe avanti e indietro.
-Sono riuscita a svegliarlo, è stata dura, ma ce l'ho fatta-
-Sei un idiota Shawn- sua sorella si sposta più a sinistra, ed io costringo il ragazzo a mettersi in mezzo.
-Sei nervoso figliolo?- Manny lo guarda dallo specchietto retrovisore, mentre mette in moto.
-Nah, ho più paura di salire sul palco ogni sera e dimenticarmi qualche parola-
-Non è mai successo da quando ti conosco- sposto la frangia del tocco, che gli era ricaduta sul volto, e lui mi sorride. –Ed è assolutamente normale che tu sia emozionato. Io ho vomitato due volte, prima del mio discorso del diploma, non riuscivo proprio a smettere-
-Me lo ricordo, Nate è venuto a chiamarmi, ma tu non volevi vedermi
-Dovevo farcela da sola, non posso contare su di te per qualsiasi cosa-
-Anche perché avresti potuto peggiorare la situazione, conoscendoti- Aaliyah sghignazza alle sue stesse parole. Shawn la guarda, e vorrebbe che prendesse fuoco all'istante. –Andiamo fratellone, fatti una risata, sei teso- prende un respiro profondo, e appoggia la testa al sedile. In realtà è preoccupato, anche se non vuole dirlo a voce alta, per paura di mostrarsi debole. Non siamo poi così tanto diversi.
Ma non dico comunque niente, perché lo rispetto, per questo mi limito a sfiorare le sue dita le con le mie, lasciando che si intreccino tra di loro.
Guardo il paesaggio scorrere davanti ai miei occhi, accorgendomi di non aver visto quasi niente, nonostante questa sia la terza volta che vengo qui. La prossima volta, voglio che Shawn mi porti a vedere la città, che mi parli della Toronto che ha talmente a cuore da tatuarsela sul braccio. Voglio che mi mostri i posti in cui è nato, in cui è cresciuti, in cui è caduto, in cui si è rialzato, in cui ha imparato ad amare e a suonare. Voglio che mi mostri dove è nato il suo sogno.
Nel giro di pochi minuti arriviamo alla sua vecchia scuola. E' strano pensare che anche lui abbia frequentato un liceo, visto che, anche quando ci siamo incontrati per la prima volta, andava in giro per l'America col Magcon.
-Che faccino pallido- Matt e Brian ci raggiungono e, quest'ultimo, dà uno schiaffetto sul volto di Shawn, mentre il primo mi riserva un'occhiata di puro odio. Non gli piaccio per niente, anzi, credo che mi detesti. –Sembra che tu stia per andare alla gogna-
-Ansia da prestazione, è normale- non muove un muscolo, quasi non batte le palpebre. –Ehi, rilassati, passerà tutto in un attimo-
-Dobbiamo andare adesso, dai- Karen ci fa strada tra i vari ragazzi e i loro genitori, conducendoci fino al grande e maestoso auditorium della scuola.
-La mia cerimonia è stata all'aperto- osservo, notando le strutture in legno così diverse da quelle del mio liceo.
-Tu vivevi a Los Angeles, eri un crimine contro natura farlo al chiuso-
-Vero, me lo sono dimenticata- a volte, se penso ai miei anni in California, mi sembra che si tratti di un'altra vita, di un'altra Rose. Perché, anche se vivo solo da un anno a New York, è come se non avessi fatto altro per i duecentoventotto mesi che hanno scandito la mia esistenza.
-Ehi- Shawn poggia una mano sulla mia schiena. Scuoto la testa, e ritorno alla realtà che mi circonda. –Va tutto bene?-
-Sì, stavo solo pensando che, qualche volta, mi sembra di non aver mai vissuto a Los Angeles-
-Posso assicurarti che, invece, ci sei stata. E' in California che ci siamo conosciuti, a San Diego, l'otto ottobre del duemilatredici-
-Siamo partite il pomeriggio, per poter essere le prime. Abbiamo preso una tripla, abbiamo fatto la doccia e, la mattina dopo, all'alba, ci siamo messe in fila. Ricordo che il cuore mi batteva come un tamburo, non riuscivo a stare ferma. Abbiamo fatto le foto con tutti voi, un miracolo praticamente, e poi sono arrivata a te- alzo lo sguardo verso il suo volto. Un discorso del genere, probabilmente, avrei dovuto farlo per il nostro primo anno insieme, ma i sentimenti non si comandano e, per allora, troverò qualche altra notizia strappalacrime da dire. –Avevi una maglietta nera e la camicia a scacchi verde-
-Che, a proposito, non trovo più. Sai, per caso, dove sia finita?- mi guardo intorno e gonfio le guance. Gli altri ragazzi stanno prendendo posto, mentre lui rimane davanti a me, dritto come un manico di scopa. –L'hai presa tu, vero?-
-Dormiamo nella stessa camera, non capisco come tu non te ne accorga-
-Riuscirò mai ad avere tutti i miei vestiti indietro?-
-Ed io riavrò la mia verginità indietro?- il ragazzo sgrana gli occhi e diventa rosso come un pomodoro.
-Cos...da dove ti è uscita una sparata del genere?-
-Mi è venuta spontanea- scuote la testa e socchiude le palpebre. Fa un respiro profondo e si sistema il tocco. –Credo che tu debba andare. Sono tutti pronti tranne te-
-Sì, hai ragione- guarda oltre le mie spalle, ed una parte di me, quella più debole ed insicura, si chiede se stia cercando Lauren. Erano in classe insieme e, forse, si aspettava di vederla. –Vado, ci vediamo più tardi- si china verso di me e poggia le labbra sulla mia guancia. Mi supera però, una manciata di secondi dopo, si volta di nuovo. –E comunque, riguardo alla tua affermazione precedente, ci tengo a sottolineare che non mi sembravi tanto affranta, mentre te la portavo via- questa volta, quella stupita, con tanto di bocca spalancata, sono io, mentre lui si dirige, trionfante, verso il posto che gli hanno assegnato.
-Si è calmato?- mi domanda Karen, mentre io prendo opposto accanto a lei. C'è davvero un mucchio di gente, tanto da farmi chiedere quanti, effettivamente, si siano diplomati a maggio.
-Abbastanza-
-Posso dirti che sei uno splendore o rischio di prendere un colpo di chitarra dal mio migliore amico?- Brian, incurante di qualsiasi cosa, trascina una delle sedie poste nella fila di fronte accanto a me, accomodandosi con molta grazia.
-Non credo che ti farà del male-
-In realtà mi ha mandati un messaggio dopo che ci siamo conosciuti, bofonchiando che ero stato troppo amichevole-
-Dici sul serio?- cerco di trattenere una risata. Pel di carota fa un cenno di sì con la testa. –Sarebbe la prima volta-
-E' super geloso di te, solo che non te lo dice perché vuole mantenere l'aria da figo- rido. Matt accanto a lui, invece, non proferisce parole, ma si limita a fissare davanti a sé, o a giocare col cellulare. Però, sarà davvero facile averlo in tour con noi, non c'è che dire.
-Cosa? Dici sul serio?-
-Beh, considerando che non fa altro che parlare di te da due anni ormai- finalmente conosco il suono della sua voce, anche se le poche espressioni che mi rivolge non sono proprio gentili, ma non credo di poter pretendere altro. Ha messo in chiaro che mi detesta per avergli portato via Shawn, e non penso che cambierà idea molto facilmente.
-Ascolta, mi dispiace se...-
-Taci, per l'amor di dio- si massaggia le tempie. Mi mordo il labbro, sto cercando in tutti i modi di piacergli, ma non è per niente facile. Con Brian, invece, è stato amore a prima vista. –Ho ancora i postumi della sbronza di ieri sera-
-Oh, aspetta- afferro la borsa ed inizio a frugarvici dentro.
Una volta trovato quel che cercavo, allungo un braccio verso di lui, sventolandogli un'aspirina sotto il naso. –Prendila, dovrebbe calmarti il mal di testa-
-Non ho acqua con cui...- prima che lui possa terminare da fare, gli porgo una bottiglietta, ed accenna appena ad un sorriso. –Prenderla-
-Finiscila pure. Se comincio a bere, andrò in bagno ogni cinque minuti, rischiando di perdere il momento in cui chiamano il nome di Shawn-
-Perché mi stai aiutando? Non sono stato molto gentile con te-
-Diciamo che non riesco proprio ad esser quel tipo di persona che tratta male gli altri, solo perché, a sua volta, loro l'hanno ferita. E' uno dei miei tanti difetti-
-Adoro tutto questo discorso, ma Rose mi sta bloccando con le braccia, quindi prendi quello che ti offre e basta- Matt afferra sia l'aspirina che l'acqua, e la butta giù.
-Grazie mille, cercherò di essere un po' più simpatico mentre saremo in tour. Dopotutto, state insieme da quasi un anno, quindi presumo che tu sia importante per lui, e anche tanto-
-Anche Shawn è molto importante per me, tantissimo- potrei spiegarli quanto lo amo, ma mi vergogno di dirlo così platealmente, davanti a lui e ai suoi genitori. E poi, dopo quello che ha combinato Nate, faccio bene ad avere paura. –E' il mio personale raggio di sole- abbasso lo sguardo, sentendo di essere arrossita pericolosamente.
Fortunatamente, però, il preside dà inizio alla cerimonia e, almeno per un po', non devo interagire con nessuno, riuscendo a non rilasciare altri sentimenti liberi nell'aria.
Shawn si volta un attimo verso di noi, sembra un pesce fuor d'acqua. Gli faccio l'occhiolino, e lui mi sorride. E' strano inserirlo in un contesto scolastico visto che, quella con la divisa, ero sempre io.
La Venice ed i suoi colori, il bianco e l'azzurro, il beach volley quasi più importante della pallacanestro ed i costumi da bagno sempre pronti nell'armadietto.
Passa un'ora prima che arrivi il turno di Shawn. Quando sale sul palco per ritirare il premio, viene accolto da applausi e fischi. Doveva essere molto popolare, o comunque, qualcuno che si faceva volere bene molto facilmente e, conoscendolo, non è affatto difficile da immaginare.
Tiro un sospiro di sollievo quando realizzo che non è caduto o inciampato nel prendere il suo diploma, visto che è una cosa che capita molto frequentemente.
Attendiamo un'altra mezzoretta prima che la cerimonia sia completamente finita, e attendiamo fuori Shawn che, nel frattempo, si è fermato per fare alcune foto con i suoi vecchi compagni di scuola.
-Lo avevo detto che avremmo dovuto formare una band, le ragazze sarebbero cadute ai nostri piedi-
-Beh, è una cosa che capita molto spesso. Una volta io e la mia migliore amica abbiamo lanciato i reggiseni al concerto dei 5 Seconds of Summer- sgrano gli occhi, realizzando di avere appena ammesso qualcosa che, forse, era meglio tenere per me. –Ti prego, non lo dire a Shawn-
-Io non ho sentito niente- alza le mani, guardandosi intorno.
Proprio in quel momento arriva il ragazzo, che cerca di lottare contro il tocco che non ne vuole proprio sapere di stare dritto e composto.
-Amore mio! Sono così fiera di te- Karen gli va incontro e lo bacia, seguita a ruota da Manny. Sono davvero una bella famiglia, quella che io non ho mai avuto grazie a mio padre.
-Rose- Shawn mi richiama. Il suo sorriso radioso è la cosa più bella che io abbia mai visto. –Non mi merito un abbraccio?-
-Quanto sei idiota- borbotto ma, nonostante questo, non me lo faccio ripetere due volte, e mi fiondo sul suo petto. E' strano come, sin dal momento in cui è venuto a trovarmi per la prima volta, mi sono sentita al sicuro tra le sue braccia. O tra i suoi vestiti.
Ricordo quando mi ha dato la sua felpa, senza chiedere niente, non appena era venuto a sapere che Will odiava avere il mio profumo sui suoi vestiti. –Bravo, ce l'hai fatta-
-Vi scatto una foto- Brian prende il cellulare dalla sua tasca ma, proprio come il suo migliore amico, lo fa cadere per terra. –Magari me ne dovreste prestare uno dei vostri-
-Ti do il mio, però vedi che ho appena cambiato lo schermo, quindi sta' attento- Shawn gli porge il suo iPhone e il ragazzo fa una smorfia. Giuro che lo adoro.
-Tranquillo popstar, in caso te lo ripago-
-Idiota-
-Oddio, avete le stesse espressioni verbali voi due- ridacchio, e Brian armeggia un po' col cellulare, prima di girarlo in orizzontale, divaricare le gambe e alzare i gomiti, non so bene per quale motivo. Ma è molto buffo, e mi fa ridere. –Oh Rose, verrai benissimo, sei molto spontanea-
-Brian, sto per tirarti una scarpa in testa-
-Va bene popstar gelosa, mettetevi in posa- Shawn mi passa un braccio intorno alle spalle, mentre sua madre mi avvolge i fianchi. Mi sento in colpa, forse avrebbe voluto esserci lei al mio posto, accanto a me. –Dite 'l'asino è riuscito a diplomarsi'-
-Ehi!- scoppiamo tutti a ridere, tranne il mio ragazzo, che sembra intenzionato ad uccidere il suo migliore amico più di qualsiasi altra cosa al mondo. –Credo che dovrai rifarla-
-Lo credo anch'io, ti si vedono le rughe. Stai invecchiando precocemente Peter Raul-
-Dovevo ucciderti quando ne ho avuto l'occasione-si massaggia il ponte del naso, esasperato. Se questi sono i sentori, il tour sarà fantastico.
-Tra quanto uscirà il video di Treat You Better?- domando a Shawn, mentre abbottono la sua camicia.
-Finirai mai di rivestirti dopo che...?-
-Mi vergogno, quindi rispondi alla mia domanda- ritorno a letto e poggio la testa sul suo petto. Shawn sospira, e si passa una mano tra i capelli.
-Ancora qualche giorno e il tuo bel faccino sarà visto e rivisto in tutto il mondo- afferra il mio mento e mi stampa un bacio sulle labbra.
-Ancora qualche giorno e tu che ti togli la maglietta mostrando un fisico da modello dell'Abercrombie sarà visto e rivisto in tutto il mondo- scoppia a ridere, ed io ho quasi paura che i suoi genitori possano sentirlo. Morirei dalla vergogna. –E anche la mia relazione disfunzionale-
-Will sarà sputtanato per quel che ti ha fatto, dovresti esserne contenta-
-Nessuno conosce Will, Shawn-
-Andranno sul tuo profilo di Instagram, e tu hai ancora le foto con lui- aggrotto la fronte. E' una cosa a cui non avevo fatto caso.
-Uno, mi risulta che anche tu abbia ancora le foto con Lauren, due, sei andato a spulciare il mio profilo?-
-In realtà, ma giuro che non so come sia successo, l'altra volta ho caricato il mio cellulare col tuo computer, e mi ha automaticamente passato tutti i tuoi dati, compresi quelli dei social-
-Cosa?- porta un dito sulle labbra, facendomi segno di far silenzio. –Shawn Peter Raul Mendes, hai anche i miei messaggi per caso?-
-Sì, ma giuro che li ho cancellati, senza leggerli. O almeno quasi, a qualcuno di quelli con Nate ho dato una spulciata-
-Sei incredibile- mi metto seduta di fronte a lui, con le braccia conserte. –E quindi tu controlli giornalmente il mio profilo di Facebook, di Twitter e di Instagram per vedere se ho cancellato tutte le foto con Will-
-In realtà lo faccio per quantificare quanto odio ricevi ogniqualvolta posti una foto, specie se è con me- la luce della luna lo illumina alla perfezione, ed io mi pento di averlo accusato ingiustamente. –Quando mi sono accorto che era successo questo piccolo incidente, ero andato un attimo su Facebook, ma non per controllarti, semplicemente perché ero curioso di vedere come fosse cambiato, visto che io ho dovuto chiudere il mio account a fine duemilatredici. Sono andato sul tuo profilo poi, questo lo ammetto, volevo vedere se avessi mai pubblicato la prima foto che ci siamo fatti insieme, quella al Meet&Great del Magcon, ma mentre scorrevo giù...-
-Hai trovato i post in cui mi insultavano durante il terzo anno. Mia madre mi ha mentito, si è presentata con quelli dal preside, quando ho tentato il suicidio, e dopo che Will ha confessato, sono stati tutti sospesi-
-Quando ho letto tutto quell'odio che ti hanno mandato, ho avuto paura. Ho letto i commenti sotto le tue foto, sotto i tuoi tweet, e ho temuto che potessero avere lo stesso effetto degli altri- Shawn prende le mie mani tra le sue, e pianta i suoi occhi nei miei. –So che le parole possono ferire più di qualsiasi altra cosa, e so che tu non ci metti niente a mettere in discussione te stessa, perché non hai fiducia in te stessa. Quindi ho sempre il cuore in gola, sto con un'ansia perenne, perché l'ultima cosa che voglio è che tu ti faccia del male per causa mia-
-Vieni qui, dai- mi avvicino a lui e apro le braccia. Shawn si appoggia sul mio petto e socchiude, per un attimo, le palpebre. -Non posso negare che, a volte, gli insulti sono davvero pesanti, e mi sono chiesta per quale motivo riceva tanto odio. Io non mi sono mai sognata di scrivere certe cose sotto le foto di una delle ragazze degli One Direction, nonostante alcune fossero molto discutibili, ma ti assicuro che non potrei mai farmi del male a causa tua, perché tu hai portato solo cose positive-
-Non me lo avevi mai detto- gioco con i suoi capelli. Se se li lasciasse crescere, avrebbe dei meravigliosi riccioli.
-La principessa di ghiaccio si sta sciogliendo piano piano. Dalle ancora un po' di tempo, è quasi guarita-
-Sono davvero contento di sentirtelo dire- sorride. Il mio bambino. –Ti amo tanto amore mio-
-Ti amo tanto anch'io- si rialza e mi dà un bacio. –Amore-
-Cosa? Lo hai detto sul serio?-
-Non ci marciare su, ti prego- allunga una mano e accende l'abat-jour che ha sul comodino. –E questo a cosa lo devo?-
-Volevo vedere se avevi le guance rosse, e infatti è così- mi sbeffeggia, mentre io mi mordo il labbro, già pentita per quel che ho detto. –E anche perché lo sai che io voglio amarti sempre con le luci accese-
-Ancora Mendes? Il secondo round? Ma non sei stanco? La sveglia presto di questa mattina, il diploma, la festa...-
-Nah- mi afferra per i fianchi e, in un attimo, la mia schiena aderisce di nuovo sul materasso. –Non mi stufo mai di te-
Sbaaam!
tutto questo studio mi sta uccidendo, non riesco nemmeno a dormire più la notte. il mio livello di stress ha raggiunto livelli abbastanza alti.
anyway, avete ascoltato il cd di shawn? a me è arrivato un'ora prima grazie ad apple music e adoro tutte le canzoni, anche se ho un debole per perfectly wrong e falling all in you, mi sono messa a piangere la prima volta che le ho sentite.
detto questo, ringrazio tutti voi che, dopo trentasette lunghi capitoli, siete ancora qui a leggere, vi adoro.
per qualsiasi cosa, se volete parlare, se avete bisogno di qualcuno con cui sfogarvi, o anche solo per dire cavolate, mi trovate su
twitter _moonljght
instagram _hurricavne_ o _queenofdjsaster
inoltre, se vi piacciono le storie d'amore, vi invito a passare dalla nuova storia che ho pubblicato sul mio profilo, si chiama shadows e ha bisogno di crescere un pochino.
adesso mi dileguo, un bacio e a presto
rose xx