One shots; immagina » Footbal...

By aennetio

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[richieste chiuse] - Raccolta di One Shots sotto forma di Immagina sui Calciatori che desiderate voi oppure c... More

Introduzione
Francisco Román Alarcón Suárez;
Mattia De Sciglio;
Roberto Gagliardini;
Marc-André ter Stegen;
Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro;
Fernando José Torres Sanz;
Radja Nainggolan;
Alessandro Plizzari;
Antonio Candreva;
Karim Mostafa Benzema;
Stephan Kareem El Shaarawy;
Lorenzo Insigne;
Neymar da Silva Santos Júnior;
Maximilian Philipp;
Gabriel Fernando de Jesus;
Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro {2};
Marco Verratti;
Álvaro Borja Morata Martín;
Lionel Andrés Messi Cuccittini;
Daniele Rugani;
Marcos Llorente Moreno;
Marco Asensio Willemsen;
Alexandra Patricia Morgan Carrasco;
Federico Bernardeschi;
Leon Goretzka;
Sergio Ramos García;
Marco Asensio Willemsen {2};
Stephan Kareem El Shaarawy {2};
Paulo Exequiel Dybala;
Marco Reus;
Mauro Emanuel Icardi Rivero;
André Miguel Valente Silva;
Avviso;
Alessio Romagnoli;
Federico Bernardeschi {2};
Marco Asensio Willemsen {3};
Leonardo Bonucci;
Leandro Daniel Paredes;
José Ignacio Fernández Iglesias;
Saúl Ñíguez Esclápez;
hey hey hey;
Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro {3};
Juraj Kucka;
é giunto il momento...
Federico Berardeschi {3};
Mauro Emanuel Icardi Rivero {2};
Francisco Román Alarcón Suárez {2};
Federico Chiesa;
Paulo Exequiel Dybala {2};
Alessandro Florenzi;
Stephan Kareem El Shaarawy {3};
Dries Mertens;
Rolando Mandragora;
Saúl Ñíguez Esclápez {2};
Marco Asensio Willemsen {4};
Matías Vecino Falero;
Mateo Pablo Musacchio;
Marco Parolo;
Mattia De Sciglio {2};
Paulo Exequiel Dybala {3};
Arkadiusz Milik;
Manuel Neuer;
Danilo D'Ambrosio;
Federico Bernardeschi {5};
Ne restano quattordici;
Sergio Ramos García {2};
Hugo Lloris;
Alessandro Plizzari {2};
Federico Chiesa {2};
Marc-André ter Stegen {2};
Paulo Exequiel Dybala {4};
Marco Frigerio;
Marco Asensio Willemsen {5};
Sergio Leonel Agüero Del Castillo;
Stephan Kareem El Shaarawy {4};
Alessio Romagnoli {2};
Luis Alberto Romero Alconchel;
Robert Lewandoski;
Patrick Cutrone;
Marco Asensio Willemsen {6};
Gianluca Gaetano;
Jorge Luiz Frello Filho;
Marco Asensio Willemsen {7};
Neymar da Silva Santos Júnior {2};
André Miguel Valente Silva {2};
Paulo Exequiel Dybala {5};
Federico Bernardeschi {6};
Alessio Romagnoli {3};
Federico Chiesa {3};
Manuel Locatelli;
Paulo Exequiel Dybala {6};
Patrick Cutrone {2};
Marc Bartra Aregall {2};
José María Callejón Bueno;
Stephan Kareem El Shaarawy {5};
Alessandro Plizzari {3};
Dries Mertens {2};
Marco Asensio Willemsen {8};
Ringraziamenti;
No, non continuo la raccolta, ma...
Lettrici...

Marc Bartra Aregall;

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By aennetio




Marc Bartra Aregall, Borussia Dortmund

Era passato circa un anno dall'ultima volta. Non eri in ansia perché avresti dovuto rivederlo, ma non eri nemmeno completamente tranquilla. Avevi superato la vostra rottura, anche se i primi mesi era stato difficile accettare che il ragazzo che amavi si era trasferito in Germania. Lui ti aveva detto che non aveva intenzione di continuare la vostra relazione poichè a parer suo le storie a distanza non funzionavano. Tu invece non volevi abbandonare gli studi. Frequentavi la facoltà di giornalismo all'università di Barcellona e sognavi di diventare una giornalista sportiva. Il tuo sport preferito era indubbiamente il calcio, passione trasmessa da tuo fratello fin da piccoli.

Avevi conosciuto Marc grazie a lui, quando ti aveva portato alla cena di Natale del Barcellona. Gerard aveva insistito moltissimo, nonostante il fatto che tu avessi già un impegno con delle compagne di università. Shakira, sua moglie e la cognata del tuo cuore, riuscì a convincerti, dicendo che ti saresti dovuta trovare un ragazzo, bella com'eri.


Quella sera rimanesti incantata dalla bellezza del difensore e lui altrettanto. La tua lunga chioma castano scuro era per metà raccolta in delle trecce che poi formavano uno chinion. Il resto dei capelli erano stati resi mossi con l'aiuto della piastra. Il tuo fisico di permetteva di indossare un tubino bianco, ma sopra di esso aggiungesti una giacchetta di pelle per mostrare la tua giovane età. All'epoca avevi solamente diciotto anni. Durante la serata incontrasti Marc, anche lui single. Era bello quanto antipatico, inizialmente, ma poi per una scommessa ti dovette dedicare un gol. Lì iniziò tutto. Era bastato un mese di frequentazione per farti innamorare, ma non avevi il coraggio di dirglielo. La vostra conoscenza oscillava da piccole ma importati dichiarazioni a bassa voce, a insulti dopo le partite a Fifa. Il vostro primo bacio era avvenuto proprio per questo motivo. Ti stava ormai battendo cinque a zero, così quando segnò il sesto gol, ti arrabbiasti.

"Ora basta!" Urlasti staccandogli dalle mani il joystick. Lui rideva, ti aveva già detto che quando scleravi lo facevi morire dal ridere.

"Tu hai sabotato questo gioco di merda." Constatasti iniziando a tirargli degli pugno sul braccio, consapevole che il male che gli procuravi era nullo.

"Non sai perdere, non sai perdere e basta." Rispose lui cercando di abbracciarti, ma tu ti staccavi, anche se un suo abbraccio era meglio di qualunque cosa. Lo spingesti e lui cadde apposta, così ti ritrovasti praticamente a cavalcioni su di lui. La situazione non ti dispiaceva, per questo appoggiasti i gomiti sul suo petto e sostenesti la testa con le mani. Lo fissavi negli occhi impassibile. Ogni volta che li guardavi, ne scovavi un particolare diverso.

"Non sei più incazzata, gallina?" Ti sfottè come il suo solito. Ti piacevano le vostre giornate a casa perché sembravate una coppia che trascorreva i momenti insieme. Tu struccata, vestita male e magari con la sua maglia, mentre lui aveva sempre i capelli scompigliati che lo rendevano ancor più bello.

"Faccio finta di non aver sentito." Borbottasti alzando gli occhi al cielo.

"Sei bellissima." Amavi i suoi complimenti, anche se ti facevano diventare rossa. Anche quella volta, lui se ne accorse. Ti accarezzò la guancia, allora tu appoggiasti le mani sul suo petto e la testa su di esse. Gli desti due baci sul mento e poi allungasti le gambe, attorcigliandole con le sue.

"Non mi capita spesso di stare sotto." Ecco, a quel pomeriggio mancava una delle sue pessime battute da dodicenne in calore.

"Tu ancora non l'hai ricevuta una sberla come si deve da me." Dicesti incazzata, alzandoti in piedi infastidita.

"Ti sei forse scordata quella di settimana scorsa?" Sbottò lui divertito, mettendosi seduto e provando a prenderti la mano e farti sedere sulle sue gambe.

"Quella non la chiamerai di certo sberla." Replicasti con non calanche, prendendo finalmente la sua mano.

"Si ma mi hai fatto male." Borbottò lui, guardandoti, mentre la sua mano ti accarezzava lentamente i capelli.

"Così impari a non fare cazzate." Pronunciasti con un sorriso sforzato.

"Sei la solita esagerata."

"Guarda che non ci metto nulla a fare un'altra scenata, prendere le mie cose e andarmene sbattendo la porta. Di nuovo." Lo avvisasti alzando le braccia in segno di discolpa nel caso in cui sarebbe successo.

"Era uno stupido selfie." Rise Marc, baciandoti dolcemente la tempia.

"Non è vero! Erano tre selfie in un'unica giornata, lo scambio di numeri, i sorrisi, lei che viene a vedere gli allenamenti, i baci sulla guancia, a proposito, te la sei disinfettata? Poi avete pranzato insieme, le hai guardato le tette venti volte e il culo trenta, tu che la accompagni all'auto, cioè l'hai proprio voluta la sberla quando l'altra sera hai negato tutto." Blaterasti senza fermarti un attimo. Prima di conoscere Marc non eri così pesante, perché lo sapevi anche tu che risultavi esagerata e noiosa, benché non lo ammettessi. Avevi soltanto paura che un'altra lo portasse via, perché chiunque si sarebbe potuta invaghire di lui e provarci. Quasi ti detestavi in questi momenti, dato che assomigliavi ad una bambina, però il tuo essere istintiva in quelle situazioni prevaleva.

"Si ma è la responsabile dei social della squadra." Si giustificò lui con un alzata di spalle.

"Lo so." Sospirasti, tentando di apparire più matura e di gestire il momento di rabbia e fastidio nel ricordare quella giornata alla Ciudad.

"Dai non mi piace litigare." Sbuffò Marc, rifugiando il capo nel tuo collo e stringendoti in modo dolce. Ti piaceva essere trattata così da lui, le coccole erano le più belle.

"Neanche a me." Lui ti baciò il collo e tu ti morsicasti istintivamente il labbro.

"Mi piace sapere che sei gelosa." Sussurrò vicino al tuo orecchio. Non negasti come al solito, ormai era chiaro ad entrambi che quella era gelosia.

"Non mi piace ammetterlo." Replicasti allora. Lui continuava a darti dei baci sulla guancia e ad accarezzarti la schiena, facendoti rilassare. Il tuo rapporto con lui era pieno di questo momenti di effusioni quando eravate soli. Al campo o insieme ai ragazzi c'erano continue battutine sul vostro rapporto. Perfino tuo fratello una volta aveva sussurrato a Marc qualcosa del tipo che gli lasciava il via libera. Sentisti le tue guance comprimersi leggermente: erano le mani di Marc che vi facevano una leggera pressione.

"Non resisto più." 

"Neanche io." Facesti appena in tempo a rispondere, perché finalmente vi baciaste.


Quella sera vi sareste dovuti rivedere perché i ragazzi avevano organizzato una cena dopo la fine del campionato e siccome anche Marc era tornato in Spagna dai familiari, ci sarebbe stato anche lui. Avevano prenotato la sala di un ristorante tutta per la squadra per evitare fan accaniti che talvolta risultavano esagerati. Tu avevi messo degli skinny bianchi e una camicetta di Zara azzurra e le louboutin nere. Nulla di eccessivo.

Dopo aver cenato tutti insieme iniziasti a chiacchierare con le ragazze. Da un anno a questo parte in queste situazioni ti sentivi leggermente un'intrusa perché eri una sorella e non una fidanzata o una moglie, ma ti trovavi bene comunque con le donne del Barcellona. Durante la serata Marc ti aveva guardata, ma per fortuna eravate lontani. L'avevi superata, ma non avevi voglia di parlare con colui che ti aveva lasciata benché tu avresti voluto in un qualche modo continuare ad essere la sua ragazza. Non sapevi come comportarti.

Decidesti di uscire un attimo fuori con Antonella e Shakira, per prendere un po' d'aria. Shakira vi parlò del suo ultimo singolo, dedicato a tuo fratello. Quando lo scopristi tu scoppiasti a piangere, inguaribile romantica quale sei. 

Dopo dieci minuti, vi raggiunsero anche Marc e Neymar. Le due donne più grandi iniziarono a scambiarsi occhiate e tu facesti capire a tua volta di non azzardarsi ad andarsene. Invece fecero tutto il contrario, lasciandoti con i due ragazzi. Entrambi si girarono a guardarti, ma tu avevi occhi soltanto per Marc. Quella sera aveva una maglia nera, dei jeans chiari e in mezzo al buio i suoi occhi risaltavano ancor di più. Volevi smettere di guardarlo, ma era più forte di te.

"Ragazzi, lo sapete che dico tutto in faccia, quindi vi dico che sono passati trenta secondi e io non mi son mai sentito più terzo incomodo di così. Detto ciò, buon limone, io torno dentro." Disse Neymar con non calanche. Non sapevi se piangere o ridere per la situazione, ma alla fine guardasti di nuovo Marc e scoppiasti a ridere insieme a lui.

"Mi manchi." Marc era sempre stato diretto con te, ma non eri più abituata e quelle parole ti colpirono.

"Sei tu che mi hai lasciato." Rispondesti prontamente, appoggiandoti al muretto.

"Lo so." Sospirò soltanto.

"È che, capisci, non è facile affrontare una relazione a distanza..." Continuò in difficoltà.

"Lo so Marc, ma come non sarebbe stato facile affrontarla un anno fa non sarà facile ora. Non capisco dove tu voglia arrivare." Gli spiegasti scuotendo la testa. 

"Sei maturata." Disse soltanto dopo qualche istante dove nessuno dei due parlava.

"Già." Riducesti le labbra ad un linea mentre ti stringevi la coda alta. Lui non rispose. Lo vedesti calciare un sassolino e poi si avvicinò a te con le mani nelle tasche.

"Forse tu no, ma io ti amo, ecco dove volevo arrivare. Forse hai ragione, il mio discorso non è coerente, ma volevo dirtelo che ti amo ancora." Tu alzasti il viso e scorgesti il suo viso tirato, agitato. Le mani nelle tasche si muovevano, una prese a mettere in ordine i capelli nervosamente. Ti aveva detto che ti amava ancora e tu non sapevi che fare. Per lui provavi un grande affetto, ma l'amore era scomparso mesi prima, a causa della sua assenza. Non avresti potuto negare però, che il cuore ti batteva davvero forte. Perciò decidesti di essere irrazionale.

"Mi fai rinnamorare di te?" Chiedesti a Marc, piegando la testa di lato. Lui annuii mentre si avvicinava velocemente a te per baciarti. Non sapevi neppure tu cosa stavi provando. Sentivi soltanto la tua pelle a contatto con la sua e il cuore che voleva uscire dal petto, come non accadeva da tempo.


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