-Dio si è addormentato su di me, adesso come faccio?- osservo Luke appisolato con la faccia sul mio petto, le labbra leggermente dischiuse e i riccioli biondi che ricadono sulla fronte. –Devo riuscire a portarlo in camera senza svegliarlo-
-Ti do una mano aspetta- Shawn si alza, si china e lo prende in braccio.
-Sta' attento-
-Rilassati sono abituato a portare te quando ti addormenti, figurati un bambino di nemmeno un metro- lo solleva e si dirige verso il piano di sopra. Decido di seguirlo, giusto per assicurarmi che non combini danno, e anche perché la scena mi incuriosisce.
Shawn sale le scale con Luke in braccia, muovendosi lentamente e aggraziatamente, cosa che non è proprio da lui, visto che sbatte e cade peggio della sottoscritta.
Invece arriva fino a destinazione senza nemmeno svegliare il pargoletto, lo adagio nel suo lettino e gli dà un bacio sulla fronte.
-Ti prego, dimmi che non lo hai fatto soltanto per impietosirmi-
-Ti stupirà sapere che non tutto il mondo gira intorno a te- esce dalla stanza e mi supera, visibilmente scocciato. –E poi anche se fosse, sto facendo di tutto per farmi perdonare, vuoi che mi metta in ginocchio sui ceci per caso?-
-In effetti sarebbe un'idea- scendo anche io, non prima di aver accostato leggermente la porta ed aver lanciato un'ultima occhiata a Luke, che continua a dormire beatamente. –Stella ne dovrebbe avere qualche pacco nella credenza-
-Non stai dicendo sul serio-
-Beh io non so che fare, per ora su Netflix non stanno facendo niente, perciò pensavo che fosse una buona idea-
-Non ci provare Rosebelle-
-Sarebbe davvero divertente-
-No Rose, non ci pensare nemmeno-
-Ripeti sempre che faresti di tutto pur di farti perdonare-
-Tu non mi perdoneresti comunque, vuoi soltanto vendicarti-
-E' passato un mese, in questo momento c'è principalmente dolore, la vendetta è una cosa momentanea-
-Non credo proprio che sia vero-
-Beh anche fosse vuoi contraddirmi per caso?-
-Non ti ho tradito Rose, ti prego-
-Non ti sei nemmeno comportato bene se è per questo, e comunque, se non ti dispiace, non mi va più di continuare a discutere di questa storia, visto che ripetiamo sempre le stesse identiche cose- roteo gli occhi. E' troppo tempo che battiamo sullo stesso punto, ed io non ne ho più voglia.
-Non riusciamo a trovare una base comune-
-I don't know what it's like to be you, I don't know what it's like but I'm dying to, if I could put myself in your shoes then I know what it's like to be you-
-Effettivamente sembrava più facile quando l'ho scritta-
-Tutto sembra più facile sotto quella prospettiva, il problema è che non lo è mai-
-Mi dispiace di averti deluso, dico sul serio. Ti ho fatto mille promesse, ti ho ripetuto continuamente che non sarei stato come Will, che non ti avrei ferito e, invece, ho fatto tutto l'opposto, e questa è una cosa che non mi perdonerò mai- sospiro, lasciandomi andare sul divano.
-Stai cercando di puntare tutto sulla pietà per caso?-
-E' un mese che cerco di puntare tutto sulla pietà veramente- si accomoda accanto a me. –Solo che non sto ottenendo i risultati sperati-
-Ero convinto che avremmo fatto pace in un battito di ciglia, come se non fosse successo niente-
-Ci speravo più che altro-
-Mi manchi davvero tanto- mormora. –Se non avessi avuto il tour e l'album da promuovere, probabilmente mi sarei lasciato morire sul pavimento di quell'enorme casa a New York che ho preso per te-
-Adesso stai rinfacciando per caso?-
-No, sto ancora cercando di muoverti a compassione- poggia la testa sul bordo, ridendo. –Posso fare gli occhi dolci se vuoi-
-Dai smettila, ti stai arrampicando sugli specchi-
-Devo pur provarci-
-In effetti sto apprezzando il tuo spirito d'iniziativa, non ti stai facendo abbattere dai miei continui rifiuti-
-Sono come un boomerang, torno sempre indietro-
-Però vorrei che il boomerang non mi finisse in faccia, potrebbe spaccarmi il naso o cavarmi un occhio-
-Perché devi darmi sempre queste visioni apocalittiche?-
-Non sono apocalittiche, sono realista, semplice-
-Diciamo che tendi a immaginare sempre quelli che potrebbero essere i risvolti negativi-
-Almeno così non rischio di rimanere troppo delusa quando le cose andranno male-
-Ma non è detto che debba accadere per forza, hai il cinquanta percento di possibilità-
-Chissà perché io becco sempre quelle negative-
-Hai beccato anche quelle positive se è per questo, solo che ti concentri sempre sulle tue disgrazie, senza preoccuparti troppo di quante cose belle ti sono successe in questi anni-
-Shawn, ho accettato che tu stessi qui e non ti sto nemmeno minacciando di morte ma ti prego, niente lezioni di vita okay?-
-Sto solo cercando di parlarti, semplice. Ti prego, almeno questa volta, non respingermi-
-Mi pare che ti stia ascoltando o sbaglio? Non ti ho ancora cacciato di casa, e anzi, non credo che lo farò-
👁👁👁
-Certo che stai badando bene a mio figlio- mi alzo di scatto, con Stella e Mike che ci fissano con le braccia incrociate al petto. –Buongiorno sorellina-
-Mi stavo semplicemente riposando gli occhi, non stavo dormendo-
-Sì certo come no- la donna rotea gli occhi al cielo, per poi tirare un colpo di borsetta al ragazzo accanto a me.
-Che è successo?- esclama, svegliandosi di corpo.
-Adesso capisco perché siete stati insieme tanto tempo- incrocia le braccia al petto. –Che ci fa lui qui comunque?-
-Era l'unico modo per poter parlare con Rose da solo visto che, ogni volta che ci provo, gli Avengers mi bloccano-
-Gli Avengers...questa è carina te lo concedo-
-Sei stata fin troppo gentile nelle ultime ore, mi sto preoccupando-
-Se vuoi ritiro tutto-
-No no, mi sto zitto-
-Avete finito?- esclama, a quel punto Stella. –Luke dov'è?-
-Sta dormendo pacificamente in camera sua, rilassati-
-Come fai...-
-Non capisco perché tu stia facendo tanto casino. E' l'una di notte, è naturale che il bambino dorma- s'intromette Mike. –Stai dando in escandescenza per niente-
-Sì infatti. Mi sarò anche appena svegliata, ma riesco comunque a capire-
-Più che altro sono ancora stupita della presenza di Shawn-
-Lo siamo un po' tutti, ma se lo avessi lasciato fuori casa, ti assicuro che sarebbe ritornato o che avrebbe trovato un modo per essere fastidioso-
-Grazie, sono davvero contento di notare la meravigliosa considerazione che avete di me, siete davvero molto carini-
-Oh ti prego, non sei davvero nella condizione di poter parlare- sbotta Stella.
-C'è qualcuno che non ce l'ha con me?-
-No non credo- dico, annuendo. –Te l'ho sempre detto che l'hai fatta grossa-
-Sì okay, ma non pensavo che si fossero schierati tutti, ero convinto che fossero imparziali-
-Ma figurati, non credo che sia nella natura umana esserlo-
-E la Svizzera?-
-Beh bisognerebbe chiedere agli svizzeri cosa ne pensano realmente-
-Hai ragione-
-Avete bevuto per caso?- Stella ci guarda come fossimo due pazzi, non capendo che, paradossalmente, è la prima volta da mesi che riusciamo a comunicare tranquillamente.
-Stavo tenendo Luke, ti pare che avrei fatto una cosa del genere?-
-Non lo so Rose, onestamente, in questo momento, non so proprio che pensare-
-Che stai diventando paranoica, mi ricordi la mamma in questo momento-
-Non è assolutamente vero-
-E invece sì, siete uguali- il volto della donna diventa rosso come un pomodoro, sono fermamente convinta che, tra qualche minuto, vedremo del fumo uscire dalle sue orecchie. –Dio mio, pure la stessa faccia quando vi arrabbiate-
-Beh comunque lui farebbe bene a darsela a gambe, ho sentito un rumore di macchina, penso che il resto della gang sia tornato, e credo che Nate abbia un paio di pugni in sospeso con te-
-A questo punto mi calerei dalla finestra, onde evitare di essere pestato a sangue-
-Passa dal giardino sul retro, dovresti spuntare direttamente a Central Park-
-Ancora meglio- esclama lui, con un sorriso finto. –Essere ammazzati da un serial killer nel cuore della notte era proprio quello che volevo-
-Oh su non farla tanto tragica, sei un ragazzo, hai meno probabilità di fare una brutta fine, fidati-
-Capisco che tu mi odia...-
-Ancora con questo discorso Mendes? Pensavo che avessimo chiarito che non è così-
-E' un modo di dire-
-A me sembravi parecchio serio-
-Mio dio, è come se vuoi due non vi foste mai lasciati- esclama Stella, ridacchiando. –Dico sul serio, non vedo alcuna differenza-
-Che le hai fatto? La vedo parecchio di cattivo umore questa sera-
-Non guarda me, l'ho presa così dal lavoro- Mike alza le mani, scuotendo ritmicamente la testa. –Speravo che migliorasse ma, a quanto pare...-
-Per caso sta sera avete deciso di coalizzarvi tutti contro di me?-
-Guarda che sei tu quella che ha scelto la violenza contro la tua povera e indifesa sorellina-
-Rosebelle tu sei tante cose, ma di sicuro non indifesa-
-Concordo con Stella-
-Già certo, perché io sono il mostro senza anima e senza cuore, lo avevo quasi dimenticato-
-Stavate andando bene- esclama Mike. –Non rovinate tutto-
-Io non ho fatto proprio niente-
-Hai travisato le mie parole come al solito- dice Shawn. –Intendevo che non sei indifesa perché sai sempre come rispondere, non intendevo definirti come un mostro senza cuore o quello che hai detto, perché non ho mai pensato una cosa del genere su di te, sin dal primo momento in cui ti ho visto-
-Mi è venuto mal di testa, e credo di aver sentito le voci dei ragazzi, quindi ti consiglio di scappare ORA-
-Non ci credo che sto davvero facendo una cosa del genere- il ragazzo borbotta e, senza farselo ripetere due volte, si dirige verso la porta sul retro. –Se dovesse succedermi qualcosa...-
-Non ti succederà niente, ma ora va'-
-Buonanotte-
-Notte- osservo la sua figura scomparire velocemente nel parco, domandandomi se sia giusto mentire ai miei amici, o se sia giusto non avere la possibilità di parlare con Shawn senza che loro inizino a darmi addosso.
-Perché non glielo dici semplicemente e basta?-
-Sai come reagirebbero, soprattutto Nate-
-E' secondo te è normale che tu abbia paura del tuo migliore amico?-
-Io non ho paura di Nate-
-E allora qual è il problema?-
-Viviamo tutti sotto lo stesso tetto, voglio evitare che ci siano problemi-
-E su questo hai ragione, non posso darti torto, ma se tu vuoi dare un'altra possibilità a Shawn, o comunque ritieni di poter sistemare, in qualche modo, la situazione, non dovresti pensare a quel che dicono gli altri-
-Non ho mai detto di voler dare un'altra possibilità a Shawn, o quantomeno, non l'ho mai detto da quando sono tornata-
-Non era necessario che lo facessi, a quest'ora lo avresti lasciato fuori casa-
-Va' contro tutto quello in cui credo e che predico-
-Non ti ha tradito Rose, pensavo che su questo punto fossimo d'accordo-
-Questo non cambia tutto il resto Stella-
-E' raro che le relazioni filino come linee rette, alle volte incontrano degli ostacoli, ma è normale. Ha fatto una stronzata, questo non lo nego, eppure sta facendo di tutto per farsi perdonare, nonostante tu lo stia trattando a calci in faccia-
-Lo so, sembra davvero pentito-
-E allora?-
-E allora cosa Stella?-
-E allora io, a questo punto, andrei- Mike si congeda velocemente, non deve essere facile per lui vivere con entrambe, e anche col resto della gang.
-E allora, per una volta, non pensare a cosa sia più giusto o a quello che potrebbero dire gli altri, perché io so benissimo che lo vuoi perdonare-
-Non voglio commettere lo stesso errore che ho commesso con Will-
-Hai sempre detto che Shawn e Will non potrebbero essere più diversi-
-Mi sto ricredendo-
-Rosebelle, sappiamo entrambe che vuoi concedergli un'altra chance, quindi fallo e basta, non devi dare conto a nessuno-
-Ciaoooo- trilla a quel punto Daisy, seguita da tutti gli altri.
-Ti ricordo che c'è un bambino di dieci mesi che dorme al piano di sopra-
-Oh già vero, me lo dimentico sempre-
-Strano, visto che ti lamenti ogni volta che piange-
-Perché è di cattivo umore?-
-E' Stella, è sempre di cattivo umore-
-Quella sei tu veramente- guardo Daisy di traverso e lei sfodera un sorriso a trentadue denti.
-Mooolto divertente, davvero-
-Beh in effetti non ha tutti i torti. Capisco che la storia con Shawn ti abbia scioccato e tutto il resto, ma potresti anche sorridere di tanto in tanto- Nate mi passa un braccio intorno alle spalle. E' davvero carina la considerazione che i miei amici hanno di me. –A proposito, ho saputo che lo stronzo è tornato, vuole fare ancora la figura del coglione-
-Smettila Nate-
-Perché?- Stella mi guarda con le braccia conserte, visibilmente compiaciuta. –Che sta succedendo Rose?-
-Non sta succedendo proprio niente, sono soltanto scocciata che continuiate a mettere bocca in questa situazione. E' finita, basta, non c'è bisogno di accanirsi contro di lui-
-Oh oh- esclama, a quel punto, Alex. –Ti stai ammorbidendo-
-Hai intenzione di perdonarlo per caso?- sbotta Nate.
-No!- grida Daisy.
-Vado a dormire- dico, a quel punto, io. –Questa conversazione sta prendendo una brutta piega-
-Stai davvero prendendo in considerazione di perdonare Shawn?-
-Buonanotte ragazzi- faccio un cenno con la mano al resto della truppa e mi dirigo al piano di sopra. Sono davvero esausta, l'ultima cosa che voglio è litigare con loro tre. Fortuna che, tra casa di Stella e di mia madre, ci sono abbastanza camere per tutti, o avrei dovuto sorbirmi qualche discorso filosofico di Daisy su come stia sbagliando ogni cosa.
Apprezzo davvero tanto tutto quello che hanno fatto per me, ero ridotta uno schifo dopo il Met Gala, e loro mi hanno tirato su il morale giorno dopo giorno, il problema è che devono capire quando farsi da parte e lasciare che sia io a prendere una decisione.
Ma poi perché sto avendo questi ripensamenti? Non sarebbe giusto nei loro confronti, non dopo quello che è successo e che hanno fatto.
Però è giusto rinunciare a qualcosa per le persone che ti stanno intorno? So benissimo che Shawn si è comportato male, tuttavia non mi ha tradito, e sembra davvero pentito...
-Tutto questo è colpa di Stella e della sua boccaccia, io nemmeno ci pensavo a perdonarlo prima di cinque minuti fa- poggio le mani sul volto e mi lascio scivolare contro la porta. –No no no, non sta succedendo di nuovo, non può succedere di nuovo- mi passo le mani sul volto. Ero convinta di esserne fuori o, quanto meno, di essere a buon punto, invece mi rendo conto che io ancora amo Shawn e che, probabilmente, lo farò ancora per molto tempo. –Perfetto, ennesima notte insonne, era proprio quello che volevo- mi trascino mogiamente vero il letto e mi ci lancio sopra, affondando la testa nel cuscino. Quand'è che tutto questo finirà? Quand'è che ritornerò quella di prima? Che poi, che cosa s'intende con 'la Rose di prima? La Rose prima di Shawn, quella che stava ancora con Will? La Rose che aveva appena tentato il suicidio? O, invece, quella che stava guarendo? E se, invece, la Rose di prima fosse semplicemente la Rose che aveva imparato a stare con lui e che era felice?
Affondo le faccia sul cuscino ed inizio ad urlare. Quanto vorrei essere da tutt'altra parte.
🤴🤴🤴
-Hai la testa per aria ultimamente- mi fa notare Luke, mentre ci dirigiamo verso una delle aule di Harvard per seguire uno dei corsi estivi a cui ci siamo iscritti.
-Non è assolutamente vero-
-Invece sì, sembra che tu sia proprio su un altro pianeta-
-Sono solo un po' stanca, ecco tutto, non mi sono ancora abituata al letto nuovo-
-Non c'entra niente Shawn, vero?-
-Non vedo Shawn da un paio di giorni-
-E non lo senti nemmeno?-
-Le mie ultime conversazioni con lui sono orientate verso una sola direzione, nel senso che Shawn continua a scrivermi poemi su poemi ed io combatto contro la tentazione di bloccarlo- il ragazzo riduce le palpebre a due fessure, continuando a fissarmi. –Okay la vuoi smettere di guardarmi così? Mi stai mettendo in soggezione-
-E' che ho come l'impressione che tu mi stia nascondendo qualcosa, non so bene cosa, ma so per certo che non mi stai raccontando tutto-
-Per caso stai pensando di passare a criminologia?-
-E il modo in cui mi stai rispondendo non fa altro che avvalorare la mia tesi-
-Luke ti prego, ho dormito poco, sono facilmente irritabile- entriamo nell'aula e ci sediamo in una delle file di mezzo. La verità è che, in parte, ha ragione: ho cercato di evitare Shawn negli ultimi giorni perché ciò che mi ha detto Stella mi ha fatto capire che, forse, una piccola parte di me ancora vuole perdonarlo. –E poi smettetela di starmi così tanto col fiato sul collo-
-Guarda che cerchiamo soltanto di proteggerti-
-Lo so, e ti ho ripetuto più volte che apprezzo tutto quello che avete fatto per me, ma non ho bisogno che mi controlliate a vista, so cavarmela benissimo anche da sola-
-Non mi è sembrato-
-Questo perché tu non sei stato mai mollato sul red carpet del Met Gala-
-In teoria non ti ha proprio mollato, si è dovuto allontanare per fare alcune foto e, quando è tornato, tu non c'eri più-
-Perché mi avevano fatto andare via-
-Sì ma non era stato lui a farlo-
-Non doveva accettare in primis, dovevamo andarci solo noi due! E poi per quale motivo lo stai difendendo così tanto?-
-Hailey è tornata con Justin Bieber-
-Cosa?- Luke mi porge il cellulare, su cui ha aperto un articolo a riguardo. –E per quale motivo lo sto scoprendo solo adesso?-
-Perché hai staccato tutti i social, semplice. Sai che cosa sta succedendo nel mondo in questo momento?-
-Sì lo so benissimo, non ti preoccupare...ecco il perché di tutti quei messaggi ieri-
-Quali messaggi?-
-Hai sentito prima, la storia che è Shawn che scrive a me, non il contrario- sblocco il cellulare e cerco la chat col ragazzo. –Non posso crederci, ha detto la verità per tutto questo tempo-
-Potrebbe anche averlo lasciato lei, questo non puoi saperlo-
-Ma se, nell'ultimo mese, non ha fatto altro che tampinarmi! Ti prego Luke, non ci stai credendo nemmeno tu-
-Beh sta di fatto che, fino al concerto, erano insieme-
-Ammesso e non concesso che tu abbia ragione, perché ha cercato di farsi perdonare per tutto questo momento? Adesso tutto ha un senso-
-Non dovevi dirti niente, adeso sì che rischio di morire-
-Oh ti prego, per mano di chi? Di Nate? O di Daisy?-
-Di entrambi direi- trovo, finalmente, la chat con Shawn, ed inizio a scrivere.
Shawn
Perché non mi hai detto di Hailey e Justin Bieber?
Buongiorno anhe a te Rose
Sì sì buongiorno, adesso rispondi alla mia domanda.
Pensavo che non mi avresti creduto, tutto qui
Non ci hai nemmeno provato!!
Sono confuso, non eri tu quella che non voleva perdonarmi?
Vero, ma potevi comunque dirmelo
Non so che rispondere, dico sul serio
Senti, finisco qui ad Harvard alle sei, ti va di vederci?
Quindi fammi capire: per un mese intero ho cercato di convincerti che non era successo niente tra me ed Hailey e che si trattava tutto di un grosso malinteso e, adesso, tu ti convinci del contrario soltanto perché è uscita la notizia che è tornata con Justin?
Perché devi sempre dare la colpa a me??
Ti passo a prendere alle otto.
-Se avessi saputo che andava a finire così non ti avrei detto niente- blocco immediatamente il cellulare. Luke sta ad un pelo dal mio naso, non contento di ciò che ha appena letto.
-Sai che esiste una cosa chiamata privacy?-
-Non in questo caso- esclama. –Che hai intenzione di fare Rose?-
-Ti rendi conto che l'ho accusato di una cosa che non aveva commesso?-
-Ti ha comunque abbandonato sul red carpet-
-Hai cambiato di nuovo opinione a riguardo-
-Sì perché non pensavo che ci saresti tornata-
-Non ci sto tornando-
-Ma ci stai pensando-
-E' la mia vita-
-Già, ma poi è da noi che vieni a piangere-
-In realtà mi sono chiusa in camera e voi siete venuti a cercarmi, potevate tranquillamente lasciarmi nella mia tristezza-
-Non so se lo sai, ma è questo che fanno gli amici-
-Non tornerò con Shawn okay? Però devo comunque scusarmi per averlo accusato costantemente di avermi tradito-
-Chiedergli scusa? Hai dimenticato che ti ha lasciato sul red carpet?-
-No, ma...ascolta è più complicato di così va bene?-
-Dì più semplicemente che sei ancora innamorata di lui e che sei sollevata di aver avuto la conferma che tutto ciò che ti ha detto fosse vero-
-Non ho alcuna intenzione di continuare con te questa conversazione-
-Certo perché non ti conviene-