WINTER IS HERE
Le navi Greyjoy avevano attraccato nel porto di Approdo del Re ... genti macilente, maleodoranti, sconvolte e stupite si accalcavano mentre Immacolati e Dothraky facevano il loro ingresso con passo deciso sulla battigia, gli unici suoni quelli del riverbero possente delle onde sugli scogli e dei gabbiani che solcavano il plumbeo cielo.
Un bimbo vestito di stracci, troppo leggeri per quelle temperature anomale per la Capitale, i capelli che dovevano esseri probabilmente biondi ma troppo insozzati per dirlo con certezza, sporco e smunto correva mentre i soldati marciavano per le vie cittadine: la guarnigione Targaryen stava facendo il suo ingresso silente nella capitale.
Le persone al margine delle strette putride fetide viuzze di Approdo del Re erano senza parole, riconoscevano lo stemma che quegli uomini portavano con orgoglio, mentre marciavano in ordine preciso lancia in pugno: era lo stemma del drago tricefalo della stirpe Targaryen e chi era sopravvissuto al disastro della capitale ancora rabbrividiva, come anche alla vista di quei selvaggi che nonostante il freddo pungente si ergevano fieri e combattivi nei loro costumi di pelli slabbrate sui loro possenti cavalcamenti. Stranamente però quella gente notò anche che nessuno aveva mosso un solo dito contro di loro e che ancora più incomprensibilmente sembrava avviarsi verso la Fortezza Rossa: cosa stava accadendo? perchè i nemici del re si inoltravano nelle vie che portavano verso il castello della capitale?
Certo qualche voce circa il fatto che il re non godesse di buona salute era circolata qua e là, come spesso accadeva, un via vai di pettegolezzi che erano passati dai ranghi più bassi della Fortezza Rossa, cameriere, sguatteri, stallieri, mugnai non ultimo qualche lord minore vicino al re... ma il motivo per cui quegli uomini stessero entrando incontrastati nella capitale era un mistero per tutti.
Furono accolti da Tyrion Lannistrer e dai cavalieri della guardia reale al completo.
Verme Grigio porse stentatamente i suoi saluti a quel piccolo uomo che era stato tra i primi a tradire la sua regina. Represse una smorfia di disgusto visto che non poteva altrimenti fare e accettò i saluti e il ben venuto del primo cavaliere del re, l'ennesimo re che quell' omuncolo serviva.
Dopo questi poco piacevoli convenevoli fu indicato loro dove potersi sistemare... inutile dire che i Dothraki preferirono creare le loro tende nel largo spiazzo della Fortezza Rossa, per loro unica vera dimora possibile.
Mentre gli uomini di Daenerys giungevano nella capitale un'altra regina si andava ad unire ai suoi uomini. Fredda, algida, i capelli rosso rame legati in una treccia che le scendeva su di un lato della spalla destra, indossava un abito grigio più corto sul davanti e degli stretti pantaloni a coprirle le gambe, la parte superiore ricamata nell'argenteo colore di cui si fregiava lo stemma del meta lupo degli Stark...tranne la decorazione pettorale, il resto del suo abito era semplicemente grigio, il colore che sembrava preferire più di tutti...a ripararla dal freddo una cappa di lana anch'essa color grigio, chiusa da una spilla a foggia di meta lupo.
La regina Sansa Stark, tuttavia, non era però sola... oltre agli uomini del Nord... c'era con lei un giovane cavaliere dai neri capelli, gli occhi un misto tra il verde ed il grigio, le labbra sottili e un viso che incuteva paura e rispetto... Ser Brynden Blackwood, figlio maggiore ed erede dei Blackwood di Raventree Hall delle Terre dei Fiumi. Si vociferava fosse un grande combattente, la cui fama era ormai nota a tutti a Westeros, tanto da paragonarlo a chi era stato insignito a suo tempo col titolo di miglior spadaccino dei Sette Regni, rispondente al nome di Jon Snow.
Erano ormai giunti quasi al confine delle terre della corona, poco dopo l'arrivo dei cavalieri Lannister presso Approdo del Re.
Al giungere della regina del nord un compatto esercito si diresse verso la capitale. Sansa era certa che avrebbe trovato Daenerys Targaryen ad attenderla e lei avrebbe trovato i suoi scorpioni, migliorati rispetto al modello originale e più facili da manovrare.
Al contempo anche l'esercito che sosteneva la Regina dei Draghi si mosse, lungimirante di quello che aveva appreso tramite i corvi inviati il più velocemente possibile per informarli di quello che stava accadendo. Compatti si mossero verso il lato ovest delle terre della corona, dove avrebbero trovato l'esercito di Sansa Stark. E' li che sicuramente si sarebbe combattuta la nuova guerra tra il il nord e il sud di Westeros, l'ennesima guerra per la conquista di un trono che anche se non più fisicamente esistente, il trono di spade, era nella mente di troppi... segno che il potere era bramato dagli uomini come vera unica ricchezza terrena e passaggio ineluttabile per la gloria nei libri di storia. Ma la vera gloria era altra: riuscire in tale impresa in modo leale, non essere ricordati come chi fosse giunto a sedere su quello scranno ambito, ma non in modo onorevole... anche quello, se le cronache fossero state fedelmente trascritte, avrebbe gettato un alone di disprezzo verso chi di tale ignominia si fosse macchiato. Ne avrebbe potuto far intendere qualcosa, se ancor vivo, Ser Jaime Lannister, membro della guardia reale, che nonostante tutto quello che aveva in seguito compiuto, riscattando il suo dubbio passato, era ancora da molti ricordato come lo sterminatore di re. Giungere alla gloria in modo saggio e leale era l'unico vero modo per essere davvero ricordati con venerazione dai posteri nella storia.
Jon e Daenerys erano intenti in ben altri piaceri quando giunsero le nefaste notizie.... quelli che ormai venivano riconosciuti come legittimi sovrani da gran parte di Westeros subitamente si mossero per incontrare i loro uomini e giungere ad un piano.
'I nostri alleati sono schierati contro i loro, ora bisogna che le navi Greyjoy traghettino il resto dell'esercito ... qui rimarranno solo kinvara e i nostri figli, il piccolo Redaros e una guarnigione di soldati e '... si fermò un attimo temendo la reazione ... 'Daario Naharis insieme ad una nave che resterà per coloro che rimarranno... così se gli eventi dovessero volgere al peggio lui porterà i nostri figli lontano, veleggiando verso Meereen e li terrà al sicuro nel caso malaugurato i loro genitori non possano più farlo' ... gli occhi di Daenerys erano rossi e a stento riuscì a concludere il discorso trattenendo le lacrime, lei che doveva sempre dare una immagine di potere e fulcro di ogni decisione, ma dentro il suo cuore in quel momento albergava l'infermo ... solo i Sette Dei sapevano cosa significasse per una madre lasciare soli i propri figli.
La reazione di Daario fu comunque molte diversa da quella che ci si aspettava ... Dany immaginava una grande sbraitata per non poter essere parte di quella guerra che in passato aveva causato la sua morte ... invece nulla ... assentì con il capo, sembrò quasi abbracciare la causa della sua regina. Rhaenys e Rhaegar e Rhaeanne lo avevano cambiato e lui avrebbe dato la sua vita per loro ... quasi d'improvviso si rese conto che se fosse sopravvissuto avrebbe voluto una famiglia tutta sua, avrebbe trovato una donna da amare, non sarebbe mai stata Daenerys Targaryen, ma avrebbe sicuramente dato più senso ad una vita vuota fatta solo di donne da una notte e guerre da combattere.
Mentre la Fortezza Rossa era in subbuglio, dilaniata dagli eventi e dalla imminente guerra, solo Ser Brienne riuscì a mantenere la placida calma che la contraddiceva anche nei momenti più difficili. Si recò verso le stanza del re per informarlo di quando stava accadendo. Stranamente la porta era in parte aperta... la bionda Ser si mise subito sulla difensiva non sapendo cosa avrebbe incontrato...
'Vostra Grazia' ... fu quello che disse entrando con circospezione nelle camere di Bran lo Spezzato. La sua sedia su ruote era di fronte la finestra che dava sul cortile del Fortino ma... era vuota...il lord comandante iniziò a sguainare Giuramento mentre continuava a chiamare il suo re ... si guardava intorno con attenzione quando un colpo alla testa la tramortì... non riuscì a vedere chi fosse stato, perse i sensi quasi immediatamente: il colpo era stato ben assestato.
Fu Tyrion Lannister, insieme a Ser Davos Saeworth, a trovarla riversa al suolo.
Davos cercò di farla rinvenire e, nel mentre riprendeva i sensi, i suoi occhi azzurri ancora appannati riuscirono a scorgere le sagome dei suoi due salvatori.
'Cosa è successo!!!' ... Tyrion ormai aveva perso il lume della ragione ...
'Sono stata colpita da qualcuno' ... si portò una mano alla testa fortemente indolenzita. Poi un lampo di lucidità e terrore ... 'il re!!! ... dov'è il re!!!' ... chiese severamente preoccupata.
Gli sguardi di Davos e Tyrion si fecero bassi e cupi...
'Che cosa è successo! ' ... incalzò Lady Brienne ...
Con il viso consunto dal rammarico il folletto non poté non informare il comandante di quello che era accaduto. Il re era scomparso, non era nella fortezza ... a quanto si era giunti a comprendere il Re della Notte doveva aver preso il sopravvento su di lui e dunque anche parte dei poteri del corvo con tre occhi erano ormai suoi: quali nuovi spaventosi talenti avesse acquisito quel mostro erano una terrificante incognita. Aveva soggiogato le sentinelle, che non ricordavano nulla, ma nella fortezza non c'era e sicuramente chi aveva colpito il Lord Comandante era stato certamente lui.
'Spero tanto che Jon e la regina Daenerys giungano al più presto possibile' ... fu l'unica cosa che il buon Ser Davos riuscì stentatamente a proferire.
NOTA: il personaggio di Brynden Blackwood non è nella serie, è appena accennato nel quinto libro, ma mi seviva ai fini della storia. Grazie e buona lettura ❤