In effetti, per quanto dormissero insieme, spesso abbracciati e si fossero scambiati qualche casto bacio nulla di più c'era stato e mai Jon avrebbe osato di muovere anche solo un dito dopo quello che era accaduto.

Per quanto Dany si sentisse ancora insicura, non voleva che tra di loro ci fosse un muro e conoscendo profondamente l'indole di Jon ed il suo modo di pensare quel muro era assolutamente incontrovertibilmente invalicabile senza un suo aperto consenso.

Non sapeva cosa fare, in quel momento avrebbe tanto voluto riavere la sua cara amica Missandei, lei sarebbe sicuramente stata in grado di consigliarla al meglio: sentì ancora più forte la sua mancanza!

Certo era evidente che l'unica persona che poteva dipanare la situazione era solo e solamente lei.

Pensò che cominciare a riprendere la normale vita di sempre fosse il primo passo: tranne Jon ed i suoi bambini non aveva ancora voluto incontrare nessuno. Quello le sembrò il momento giusto per farlo.

Diede ordine di cercare Samira. La giovane dolce ancella fu molto lieta di vedere la sua regina più serena. Invero Daenerys si sentiva alquanto a disagio. Era stata intrattabile negli ultimi tempi con chiunque.

'Mi spiace essere stata molto fredda con te e con... tutti potrei dire' sorrise malinconica.

'Maestà per favore.' Samira arrossì. 'Io sono qui per aiutarvi, non siete tenuta a...'

'Non mi piace essere scortese' fu perentoria e decisa. 'Mi sei sempre stata vicina nonostante il mio agire, e so di averti trattata molto male ultimamente.'

Samira increspò gli occhi incredula e felice. 'Non... so... cosa dire, vi ringrazio davvero.'

La fidata ancella l'aiutò a disfarsi della veste da notte e, dopo tanto tempo, tornò a fornirle il suo ausilio per il bagno e la vestizione. Scelse un abito semplice, di tenue viola a far risaltare il colore dei suoi occhi. Dopo Samira le acconciò i capelli con due semplici trecce tenute insieme da una giada a foggia di drago.

In quel momento, guardandosi allo specchio della toiletta, rimembrò la situazione più che complicata con il suo Jon. Doveva assolutamente risolvere al più presto. Sentiva che era la cosa giusta da fare. Lo amava! Si! Lo amava nonostante tutto il loro avverso passato e gli ultimi eventi e non voleva più che si sentisse così insicuro dei suoi sentimenti.

Il suo sguardo sorridente e civettuolo si riflesse dinanzi a lei. Poi rivolse il viso verso Samira.

'Ascoltami bene: questa sera farai portare la cena in camera per due. Tuttavia, prima di tale momento, dovrai aiutarmi per un cambio di abito.'

'Va bene, come volete maestà.' L'ancella era entusiasta di essere partecipe delle volontà della sua regina, anche se non ne conosceva la ragione.

Dopo aver congedato Samira, Daenerys si accinse a raggiungere la nuova, rinnovata sala delle mappe, rigorosamente scortata da quattro immacolati, dove si trovavano Jon, Daario e Verme Grigio per una riunione sugli ultimi avvenimenti.

La porte furono spalancate di colpo dai quattro. La regina fece il suo ingresso, il leggero abito di mussola che lieve ondeggiava sul lucido marmo viola, gli argentei capelli che sinuosamente sembravano seguire il movimento della veste. 'Buongiorno signori!'

I tre rimasero sbalorditi nel vederla li.

Jon Snow, per un attimo, sentì un battito di cuore venire meno. Il suo primo pensiero fu che i due avessero l'accortezza, come da lui suggerito tempo addietro, di non fare domande sulle avverse vicende accadute.

'Buongiorno maestà.' Verme Grigio la salutò per primo, abbassando leggermente il capo in segno di rispetto.

'Daenerys!' Le sorrise Daario, spavaldo come suo solito. 'Stavo per malmenare Snow, sei giunta giusto tempo' cercò di sdrammatizzare subitamente il capitano, felice di rivedere la sua amata, mai dimentica regina.

Ice and Fire: il principe che fu promessoWhere stories live. Discover now