Ancora adesso si chiedeva come fosse riuscita ad uscirne viva, le case che bruciavano, i tetti che crollavano, il fuoco che divampava, ma lei, almeno lei, era riuscita a scampare alla morte

Non quel giorno, non quello doveva essere il giorno della mia morte!

L'ira avvampò vedendo ancora macerie ai bordi delle strade, case da erigere, forse di gente che ormai non c'era più e la responsabile era Daenerys Targaryen, degna figlia del re folle!

Scansò a stento un pitale di piscio lanciato da una finestra, "certe abitudini non cambiano mai!", scosse in modo vistoso la testa.

Quello che più la meravigliò fu vedere la povertà che continuava a regnare, uomini donne e bambine che chiedevano l'elemosina ad ogni angolo di strada, neonati che piangevano tra le braccia delle loro madri troppo denutrite per poter avere latte.

Credevo che dopo tutto questo tempo le cose fossero migliorate! Bran, per gli inferi, che diamine stai facendo!

La gente moriva di fame, molte botteghe che ancora ricordava erano chiuse e solo le taverne riuscivano a sopravvivere bene. Per bere e scopare, purtroppo o fortunatamente, dipendeva dai punti di vista, il denaro si trovava sempre!

Pensavo che con la fine del tentato regno di quella tiranna lui avrebbe rimesso le cose a posto!

Non si aspettava certo un prodigio magico, ma era il corvo con tre occhi, aveva poteri che ancora adesso Arya stentava a comprendere.

Eppure sembra quasi che Cersei Lannister non sia mai andata via. Per cosa si è sacrificato Jon!

Gli occhi le pizzicarono ripensando al grande dolore che il suo amato fratello aveva patito per liberarsi di quell'assassina. Sapeva che comunque Daenerys Targaryen era sua zia e lui, anche se aveva cercato di reprimere quello che sentiva per lei con tutte le sue forze, l'amava, Arya lo sapeva assai bene. Mai avrebbe dimenticato il suo sguardo malinconico, sofferente, di chi cerca di trattenera una bufera, dopo aver prestato giuramennto a Bran ed essere partito, come l'ultimo dei reietti, per la Barrierra; lui, Aegon Targaryen, legettimo erede al trono di spade, ormai un assassino di consanguinei e un regicida, accantonato come infima merda, uno sputo sul suo onore, la sua dignita, il suo essere stato, sempre e comunque, capace di fare la cosa giusta, a qualsiasi prezzo.

Anche a prezzo di sacrificare l'amore! Eppure, infine, l'amore per lei ti ha soggiogato. Sei tornato da Daenerys! Ti sei dimenticato della tua famiglia, del suo branco, come puoi averlo fatto! Come puoi amare una pazza sanguinaria!

Certo, doveva ammettere che era la madre dei suoi figli e ciò avrebbe potuto significativamente cambiare le sue prospettive di vita, le sue idee, i suoi sentimenti per tanto negati. Ma era Jon! Suo fratello, che, per quanto non fosse figlio di Eddard Stark, era forse colui che più di tutti lo ricordava nell'aspetto e nel carattere!

Dannazione! E' tutto così complicato!

Pensava di tornare in una Westeros diversa, ma il continente occidentale non era cambiato per niente, e il gioco per la conquista del trono, probabilmente, continuava inesorabile, sibilante come il soffio del vento.

Quasi senza rendersene conto si ritrovò dinanzi il grande ingresso della Fortezza Rossa, due enormi portali di bronzo ormai interamente ricostruiti più solidi di prima, le mura perimetrali che, ad occhio e croce, dovevano essere state rinforzate di almeno cinque piedi.

Le cappe dorate, di guardia ad una stretta porta di una garitta posta lateralmente, la fermarono.

"Chissà se questa volta riusciranno a riconoscermi" alzò gli occhi al cielo, quasi divertita.

Ice and Fire: il principe che fu promessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora