'Dunque sono stati arrestati.'

'Le segrete attualmente ospitano molti di quei bifolchi e contiamo presto di far cantare i prigionieri e arrestare gli ultimi. Sarai tu a dover decidere che fine dovranno fare.'

'Molto bene. Per quello che sarà in mio potere le strade di Meereen dovranno tornare ad essere più sicure possibili. So che le soluzioni finora adottate non sono risolutive di una schiavitù che avrei del tutto voluta abita, ma per ora l'importante è arginare chi non si attiene alle leggi attuali, e col tempo spero che i miei iniziali progetti possano vedere finalmente vita. Se sarà necessario i dissidenti assaggeranno le fiamme di Drogon.'

Erano intenti a decidere le sorti degli attuali prigionieri al prorompere di un immacolato, recante un messaggio proveniente dal continente occidentale.

Lo stemma grigio del metalupo incorato: Daenerys guardava quel sigillo tra un misto di rabbia e inquietudine.

Cosa mai vorrà, dunque sa di me! I bambini!

Il pensiero che Bran, il corvo con tre occhi, sapesse dei suoi figli, le attanagliò il cuore. Fuori dal tempio di Volantis, ormai, non erano più protetti dalla magia del dio della luce.

Spezzò la ceralacca con fare deciso. Jon le fu subito accanto, teso come la corda di un arco.

Il messaggio lasciò attoniti tutti i presenti nella sala.

Daenerys della nobile casa Targaryen, sappiamo che siete ancora in vita.

Siete convocata ad Approdo del Re per rispondere dei vostri crimini contro il popolo e verso la corona.

Nel caso non avalliate le nostre richieste, le nostre navi con il nostro esercito invaderanno Meereen e torneranno solo quando l'ultimo dei Targaryen avrà trovato la morte.

Re Bran lo spezzato.

'Ma è impazzito!' Jon impallidì. So che non è più Bran che conoscevo, ma non è da lui divenire così aggressivo e feroce. E' una cosa che non ha senso, non lo capisco' era visibilmente sconvolto.

'Non importa se non lo capisci' si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, il tono della sua voce era temperato ma risoluto. ' Non gli lascerò attaccare Meereen e mettere a rischio la vita dei miei figli, perchè quello che lui vuole siamo io e i miei figli, non gli interessa altro. Come vedi non fa menzione di te. Anche tu sei un traditore della Corona, o mi sbaglio? Ma nulla, non dice niente su di te!' Il suo tono di voce divenne ancora più severo. 'Non succederà a loro quello che è successo ai figli di mio fratello, uccisi orribilmente, quasi infanti, senza alcuna pietà. Ero dubbiosa, ma, a questo punto, dobbiamo attaccare. Non resterò qui ad aspettare, inerme, con le mani in mano. Veraxes e Luxes crescono a vista d'occhio e ...'

'... E questa volta avrai me, non dubitarne nemmeno per un istante' incalzò Jon. 'Lui sta minacciando non solo te ma anche i miei di figli' e rimarcò quel concetto in modo palese. 'E' evidente che, con questo stratagemma, Bran vuole metterci l'uno contro l'altro, ma nessuno, nemmeno quello che un tempo credevo mio fratello, ma che forse è ormai morto del tutto, ti toccherà o oserà solo avvicinarsi ai nostri figli.'

Si fece improvvisamente pensieroso 'Non mi meraviglierei se dietro questo piano ci fosse anche lo zampino di Tyrion Lannister. Lui è un maestro nel mettere la persone le une contro le altre' e, in quel momento, non potè fare a meno di ripensare a quello che gli aveva detto quando era andato a trovarlo in cella, quelle sue ultime parole: " no si fermerà mai, le vedi le tue sorelle inginocchiarsi davanti a lei!", dopo aver inculcato in lui il tarlo del dubbio sulla pazzia che ormai avevo preso piede in Daenerys.

'Conosco Tyrion e so quanto possa essere persuasivo quando vuole' si rabbuiò ancora di più.

'Ad ogni modo ci sono anche buone notizie' proruppe il comandante. 'Tra non molto i Dothraki saranno alle porte di Meereen, ho ricevuto la notizia da poco e stavo per comunicartela. Si accamperanno a nord, fuori dalla città. Dunque il tuo esercito è ormai ricompattato, non hai da temere. Credo, comunque, vorranno rivedere la loro Khaleesi tornata dalla morte. Penso che, ormai, per loro, tu sia divenuta una specie di divinità: colei che ha riportato i draghi in questo mondo ed è tornata indietro dalla morte.'

'Appena arriveranno andremo ad incontrali' si pronunciò la regina. 'Spero mi seguiranno ancora, visto la loro avversità per il mare e dopo tutto quello che è successo. Quasi la metà di coloro che mi accompagnarono perirono durante la lunga notte.'

'Certo che lo faranno! chi potrebbe dirti di no!', il suo solito tono suadente da impenitente seduttore.

Jon gli lanciò un'occhiataccia e lui lo squadrò di rimando. Daario Naharys riusciva sempre a trovare le parole giuste in grado di far emergere il suo lato di amante geloso e a lui, questa parte di sè, non piaceva! La gelosia era un sentimento che, prima sconosciuto, ormai aveva preso piede in lui. Aveva amato solo due donne nella vita, ma quello che sentiva per Daenerys era talmente assoluto e forte da fargli perdere la calma e la pacatezza che lo avevano sempre contraddistinto. Si rendeva conto che molte cose erano ormai diverse, non si sentiva più lo stesso ragazzo di un tempo, il bastardo di Grande Inverno! Sentiva, sempre più, il suo lato Targaryen, fatto di emozioni e sentimenti nuovi. Era una persona differente, conosceva chi era veramente e gli errori del passato, per quanto terribili, lo avevano aiutato a comprendere che non sempre l'onore è la giusta strada da seguire, non sempre i precetti che gli erano stati inculcati sin da bambino erano esatti. Era stato tutto ciò ad allontanarlo da Daenerys, ma lui, in cuor suo, aveva sempre saputo che, per quanto potesse aver tentato di reprimerlo, quell'amore non era mai svanito, per cui ora non gli importava più di nulla: sarebbero stati solo il suo cuore e la sua testa a dirgli quello che era giusto fare. E per lui, amare Dany, era giusto, a dispetto di quello che potesse pensarne anche tutto il resto del fottuto mondo!

Si distese, esausto e appagato, accanto a Dany, il respiro ancora accelerato, i loro corpi ancora percorsi da sensuali vibrazioni, dopo aver fatto l'amore.

Il tempo di bere un bicchier d'acqua e si ritrovò a guardarla estasiato.

'Stai bene' Jon non potè non notare il suo viso pensiero. 'C'è qualcosa che non va?'. Puntò un braccio sul cuscino di piume, continuando a scrutarla.

Daenerys si tirò su, la schiena incollata allo schienale intarsiato del letto, il candido lenzuolo di lino rimboccato quasi sino al collo, sorretto dalle sue braccia incrociate.

Sorrise sardonica. 'Per la prima volta in vita mia avevo pensato che, forse, il continente occidentale non era nel mio destino, in fondo ho sempre vissuto da quest'altra parte del mare sin da bambina, anche se non per mia volontà. Avevo quasi rinunciato all'idea di rivedere Roccia del Drago, davvero Jon, di riprendere lo scranno dei miei antenati soprattutto per i nostri figli e ora... tuo fratello, cosa fa? Mi minaccia' scandì ogni lettera di quelle parole.

'Ti comprendo, so quanto ti faccia stare male tutto ciò, fa stare male anche me, se penso che questa provocazione è stata perpetrata da una persona che chiamavo fratello' si portò una mano alla fronte avvilito.

'Jon! Cosa farà la gente di Westeros quando tornerò! Loro mi odiano! Hanno paura di me! E ne hanno tutte le ragioni' abbassò il viso rassegnata.

Lui la strinse a sé e le baciò la fronte dolcemente 'Questa volta tu non sarai quella che ricordano e non sarai sola. Pian piano capiranno, ti conosceranno come ora ti conosco io.'

'Ne sei sicuro?'

'Te lo giuro, sarà così, vedrai' le carezzò i capelli, la sua spalla alcova per il suo viso smarrito e preoccupato. Ma, in cuor suo, Jon Snow, sapeva di non aver detto tutta la verità.

Aveva paura! Il terrore di perderla di nuovo era una sensazione con cui non riusciva a convivere nemmeno nei suoi più remoti pensieri. Non era in grado di comprendere cosa Bran avesse in mente, ma il timore che potesse succedere qualcosa a Daenerys o ai suoi figli gli toglieva letteralmente il respiro.

NOTA: Consiglio di leggere il capitolo 31 nel caso non l'abbiate fatto :) solo perchè così il messaggio di Bran ha un senso diverso... Grazie e buona lettura...

Ice and Fire: il principe che fu promessoWhere stories live. Discover now