Will you marry me?

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Qualche giorno dopo...

Sono in ansia manco dovessi dare un tesi di laurea. Non avevo organizzato niente di romantico, lei era a lavoro e io avevo preparato prima la cena e con Cloe avevamo sistemato il giardino con un tavolino e tre sedie. Volevo che fosse presente anche lei questa sera.
“ papà dobbiamo vestirci. La mamma arriva tra poco.”
“ hai ragione principessa non mi ero accorto che era già ora di farlo. " Le confesso. Preso dalle paranoie e dalle mille domande non mi ero proprio accorto dell'orario.
“ tu scegli la roba io mi vesto ok? ” stava diventando grande giuro che per i mesi che la sto vivendo non mi sembra vero. Il tempo vola ha ragione mia madre. Non ci rendiamo conto nemmeno di come possano cambiare le cose.
“ sei sicura?”
“ si papà. Devi prepararti anche tu. Vestiti bene ”
“ che vorresti dire furbacchiona?”
“ che è un occasione speciale e non ti puoi vestire come ti vesti per andare a lavoro!”
“ stai dicendo che mi vesto male? " La butto sul letto e le faccio il solletico. La vedo ridere di cuore e contagia pure me.
“ fermo papà. Ti prego!” mi fermo.
“ come mi vesto io? ”
“ bene papà.” rido perché sta mentendo spudoratamente. Sapevo che negli anni il mio stile non era cambiato, spesso uscivo in tuta a metà sedere avevo i pantaloni e la felpa grande quanto me. Non riuscivo proprio a vedermi con camicie eleganti o magari un paio di jeans. Non facevano proprio per me. Solo per le occasioni ritenevo di metterle.
Emma nel primo periodo che eravamo insieme mi obbligava quasi a mettere la camicia, ma allo stesso modo ero felice di accontentarla non era un vero e proprio obbligo.

Scelgo la roba di Cloe, una maglietta rosa con la gonna. Non avrà bisogno delle calze perché; uno fa caldo, due staremo a casa e non ci sarà bisogno di metterle, tre perché ormai tutti camminiamo scalzi qua dentro.
“ allora questa la metto qui, io vado a vestirmi se hai bisogno di aiuto chiamami" annuisce e mi bacia una guancia visto che mi ero abbassato alla sua altezza.
Vado in camera, scelgo un pantalone dall'armadio non troppo elegante e ne troppo di casa e una maglietta blu classica. Volevo fosse una cosa perfetta ma non eccessiva.
“ papà" sento Cloe chiamarmi così smetto di guardarmi allo specchio, la raggiungo in camera, sta cercando di chiudere il bottone della gonna “mi aiuti per favore?'
“ certo amore" mi inchino e le chiudo il bottone. “ sei una bambolina”
“ speriamo che: quello che abbiamo fatto piaccia alla mamma”
“ speriamo amore”

Mezz'ora dopo

Eccola che entra dal cancello. Si guarda intorno, sorride ed entra in casa.
“ ciao mammina. Qui c'è qualcosa per te. " Le consegna un piccolo pacco. “ lo devi mettere, io e papà ti aspettiamo in giardino. Mi raccomando non mettere le scarpe non servono" le dice scappando via. Resto fermo dietro il muro della cucina.
“ è matto! Io sono fidanzata con un matto!" Afferma da sola. La vedo andare in camera da letto, seguo senza farmi vedere, appoggia il pacco sul letto e lo apre. Tira fuori un paio di pantaloni un po' eleganti che potrebbe usare anche per tutti giorni e una maglietta premaman che mi era piaciuta subito. Vedo che si spoglia così decido di raggiungere nostra figlia.
“ dici che viene?” mi chiede Cloe sembra più agitata di me.
“ si amore non ti preoccupare. ” poco dopo vediamo Emma arrivare vestita come era stato chiesto.
“ sei pazzo tu!” mi dice ridendo e mi bacia a stampo.
“ è una giornata come tutte solo con una cena a lume di candela in giardino con nostra figlia” le dico cercando smascherare l'ansia che avevo.
“ allora mangiamo? Vedo che hai cucinato” mi dice sorridendomi. Le lascio un bacio tra i capelli e inizia la nostra cena.

Verso la fine, Cloe corre dentro per prendere il dolce. Ho preparato un tortino al cioccolato caldo, ci andava matta e la figlia non era da meno. La vedo arrivare con esso piano piano, appoggia davanti ad Emma il suo piatto e torna dentro.
“ avete fatto tutto voi insieme?”
“ si. Cloe mi aiutato molto oggi. Non ce l'avrei fatta senza”
“ sei stato bravissimo.” Cloe porta gli altri due tortini, li avevo messi in posizione che lei potesse arrivarci senza far cadere nulla. Da sotto il tavolino prendo una scatolina, l'appoggio sul esso. “ che vuol dire?” mi chiede.
“ volevo che fosse qualcosa di diverso. Anziché le solite cene romantiche. Non so qui a ripeterti tutto ciò che già sai.” prende la scatolina e la apre. Cloe batte le mani emozionata. Emma inizia a piangere. “ We've been a long time apart.
Now I want our lives to stay together forever. Will you marry me? ” ( Abbiamo passato tanto tempo distanti.
Ora voglio che le nostre vite restino unite per sempre. Mi vuoi sposare? ) Le dico inglese. Spesso parlavano così anche davanti alla bambina per farsi che imparasse la lingua inglese, ed Emma ogni tanto le parlava anche in Maltese.
La mia ragazza mi guarda scioccata. Non se lo aspettava per niente. Mi allungo per prenderle una mano, il tavolino non era poi così lungo, me la stringe.
“ Simo..”
“ non c'è problema se non te la senti. Io volevo fartela la proposta perché era sul groppone e non sapevo più come tenerla. Ma abbiamo tutto il tempo del mondo”
“ mamma devi dire sì al papà. Guarda che ce lo rubano. ” Emma ridacchia, si sposta per baciarmi leggermente.
“ comunque Ti amo e la risposta è si” mi dice guardandomi negli occhi. “ non me lo aspettavo proprio questa domanda e mi hai spiazzata. Sai sempre come sorprendermi” sorrido. Cloe sì butta su di noi stringendoci senza ovviamente far del male ad Emma e al suo fratellino.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora