Halloween

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Da White: 
« ciao, è da tanto che non ci vediamo. Sto organizzando una cena per halloween. Mi farebbe piacere che tu venissi. Saremo poche persone. Ho persino invitato Luca. Porta chi vuoi. »  

Così recitava il suo messaggio qualche giorno fa. Non ho risposto subito. Ho preso del tempo per riprendermi. Speravo che non ci fosse questo lui. Avevo una voglia matta di vederla. Eppure, avevo anche tanta tanta paura. Avevo passato due mesi a cercare di riprendermi. È stata dura perché ho iniziato a vedere tutto nero, lei non c'era più in casa, non faceva più casino, che non mi rimproverava perché ero entrato con le scarpe o c'era troppo casino in casa. Non l'aspettavo più per cena e nemmeno per pranzo. 
Mi faceva strano quello che mi aveva scritto anche perché non ci sentivamo più come una volta. 
“ sei pronto?” avevo deciso di portare con muto con me. Non sapevo chi altro portare. Da solo non mi sentivo di affrontare una cosa del genere. Muto conosceva Emma e di conseguenza. 
“ in realtà me la sto facendo sotto” 
“ Simo è una festa cosa può succedere?” mi chiede. Non gli avevo detto nulla di come ho passato questi mesi e a dirla tutta lo sapeva solo mia madre che veniva a farmi compagnia. 
“ una festa o meglio una cena a casa della mia ex” 
“ siete amici no? Che c'è di male?’” 
“ oh nulla.. sono io problema” si volta di scatto facendo seguire i suoi occhi sui miei. 
“ in che senso?” 
“ Edo è difficile da spiegare e non abbiamo molto tempo” 
“ guarda che siamo in orario. Puoi dirmi che ti prende?” iniziava ad agitarsi “ se sapevi che ti sarebbe presa così perché hai accettato?” 
“ perché io voglio vederla. È dall'ultimo live che non la vedo, e ormai ci sentiamo poco. Adesso che è fidanzata ancora meno. ” 
“Simo” mi fissa. “ sei ancora innamorato di lei?” butta fuori così la domanda. Il mio cuore perde non un battito più di uno. 
“ forse si, cioè no... Edo non lo so. Sono stato male ultimamente e ho soltanto paura che la cosa peggiori. L'ho lasciata libera di amare quella persona anche a costo di stare peggio io. È sono contento per lei se è Felice..” 
“ ma?” 
“ ma provo qualcosa per lei ancora è stasera non so come farò a fingere che tutto mi vada bene” 
“ perché non te la sei ripresa quando dovevi?” alzo le spalle consapevole di tutto ciò che era successo. 
“ non volevo più farla soffrire. L'immagine di lei con Federico mi ha completamente distrutto e non riuscivo più a guardarla come prima allo stesso tempo non riesco ad odiarla. Emma è la parte migliore di me Edo. ” 
“ ok. Ma te la senti di andare?” annuisco. 
“ non posso darle buca a poche ora dalla cena. Verrà anche Luca un vecchio nostro amico. Voglio vedere pure lui. ”
“ allora andiamo ” annuisco. Prendo cio che ci serve ovvero portafoglio e chiavi e usciamo. 

.....

Una volta arrivati sotto casa sua, suono sull campanello dove c'è scritto «muscat» ero abituato a leggere i nostri cognomi insieme nelle nostre case che vedere solo il suo lo stomaco mi va sotto sopra. 
“ chi è?” la sua voce mi fa entrare in un mondo mio tant'è che deve rispondere muto per me. “ è aperto terzo piano secondo portone a sinistra” dice. 
“ Simo oh! Svegliati!” 
“sì scusa!”  spingo il portone grande ed entriamo dentro il suo palazzo. Non viveva lontano dalla mia casa. Facciamo le scale e arriviamo al terzo piano. Muto suona il campanello davanti alla porta che si apre poco dopo. 
“ finalmente siete arrivati. Mancavate solo voi. ” dice Federica facendomi ridere. 
“ capirai!” le dico. Entriamo dentro casa. Federica abitava due palazzi più avanti nella stessa via di Emma, ultimamente stavano spesso insieme ed ero contento che avessero fatto amicizia almeno non era sola. 
“ Emma, sono arrivati Simone e il suo amico” urla. 
“ arrivo" il salotto era grande un piccolo corridoio che la portava in cucina. Aveva messo la pianola. 
“ ma oggi possiamo tenere le scarpe o le dobbiamo levare?” dico mentre la vedevo arrivare. 
“ per oggi potete fare come se foste a casa vostra” 
“ oh beh allora...” dissi. Volevo mascherare il mio imbarazzo con le battute. 
“ ciao Edo finalmente ti rivedo” 
“ contento anche io Emma” 
“ Luca shady fede lui è l'amico di Simone.. Edoardo per gli arte muto” dice facendomi sorridere. Si era prestata pure alla presentazione del mio amico. 
“ piacere di conoscervi” stringe la mano a tutti. Luca si avvicina.. 
“ beh che mi racconti?” 
“ solita vita. Sto in studio. Poi a casa. Ogni tanto esco.” 
“ fai casini” ride. 
“ quello sempre. Hai portato pure il cane ” gli dico sorridendo. 
“ ovvio. Non resta mai solo” 
“ è troppo caruccio” dico mentre lo guardo. Prima di lasciarci nel periodo che eravamo tornati insieme volevo anche un cane, poi ho abbandonato l'idea. 
“ grazie. Hai una faccia però..” gli faccio segno di lasciare perdere. Emma ha un vestito aderente che mette in risalto ogni sua curva. Devo dire che non è cambiata di una virgola forse è solo un po' magra. La vedo avvicinarsi mentre Luca raggiunge gli altri. 
“ ciao” mi dice. 
“ ciao Emma” 
“ come stai?” 
“ bene. Tu?” rispondo. 
“ anche io sto bene. Stai tranquillo non verrà. Sta giù a Malta. Siamo solo noi. ” 
“ non ti preoccupare. Poteva anche starci. Noi siamo amici no?”
“ si” più la guardavo più il cuore batteva forte. 
“ come ti è venuta in mente questa idea?” 
“ con Federica un giorno mentre eravamo al supermercato. ”
“ beh hai fatto bene. Almeno si passa un giorno diverso” cade per alcuni secondi il silenzio tra noi che spezza lei. 
“ pensavo non saresti venuto” 
“ perché?”
“ magari non volevi vedermi oppure eri impegnato”
“ per quale motivo non dovevo vederti. Te lo detto Emma anche se non stiamo insieme, io ti voglio nella mia vita, se fossi stato impegnato avrei detto no a quell'impegno. ” affermò convinto. 
“ non mi capacito di come tu continui a mettermi davanti al resto”  non sapevo cosa dire. Mi veniva naturale farlo. “ dopo quello che è successo non...” 
“Emma non mi importa di cosa è successo in passato. Ti voglio bene e per me sei importante. ” forse non era solo bene ma non volevo sbilanciarmi. Non eravamo da soli e per quanto gli altri parlavano tra di loro sono sicuro che Luca o Edoardo mi avrebbero fatto domande o stavano fingendo di ascoltare le altre due mentre invece stavano guardando noi. 
“ anche tu lo sei per me. Altrimenti non ti avrei invitato” 
“ lo so. Anche per questo ho accettato” le lascio un bacio sulla guancia e mi allontano da lei. Troppa vicinanza mi faceva stare male. Non potevo ne stringerla e ne baciarla. 

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Where stories live. Discover now