A casa con papà

873 45 12
                                    

Cloe salta sul letto della mansarda, mi piace troppo vederla ridere, mi ricorda la risata e il sorriso della madre. Dopo quello che era successo a casa di Emma, non aveva più posto domande. Non mi aveva chiesto niente altro se non di passare una giornata solo con me. Era quella che le avevo promesso. Emma era un studio e io non dovevo lavorare così le ho detto che ci sarei stato io senza andare a chiamare Federica che magari era impegnata.
“ papà” mi richiama buttandosi con il sedere sul letto “ la mamma c'è mai stata qui?”
“ certo. Quando stavamo insieme, l'abbiamo scelta per viverci tutti e due poi ci siamo lasciati”
“ perché ?” mi guarda.
“ perché a volte non si va d'accordo”
“ tu ci vorresti mai tornare con la mamma?” vorrei risponderle che prima di nascondermi lei, si.
“ non saprei risponderti principessa” le dico
“ la mamma prima di dirmi che eri tu il mio papà, mi parlava sempre di te, ascoltavamo le tue canzoni e zio Kurt le diceva di non sopportarla più” sorrido “ mi diceva che eri una persona molto buona e che faresti tante cose per chi vuoi bene”
“ ti diceva questo la mamma?” annuisce con quel faccino che mi mangerei di baci.
“quando lo zio Kurt mi ha detto che avevate cantato una vera propria canzone e me la subito fatta ascoltare, la mamma mi ha detto che eri speciale... Che aveva sbagliato con te ma che ti voleva bene. Io così le ho chiesto di conoscerti. ”
“ e la mamma cosa ti ha detto?” le chiedo curioso di sapere
“ che ci voleva tempo per parlarti perché non vi sentivate più” sto zitto per qualche minimo “ all'asilo vedo spesso i miei amichetti con i suoi genitori e anche me è sempre piaciuto che la mamma e il mio papà fossero sempre insieme”
“ e sai che questo adesso non si può fare”
“ lo so. Infatti, penso che se tu o la mamma non vorreste mai stare insieme ci sarò io a volervi bene però” mi stavo sciogliendo come un ghiacciolo al sole.
“amore mio vieni qui” le prendo la caviglia portandola vicino a me.
“ ci sarò sempre per te e anche per la mamma quando avrà bisogno.”
“ posso farti una domanda? Puoi anche non rispondermi”
“ certo patatina”
“ io sono piccina però... - si gratta la testa e poi si arrotola i capelli. Le sorrido.- tu l'hai amata la mamma?”
“ lo amata tanto la mamma. Adesso le voglio bene davvero Cloe anche se a volte sembra che io non guardi la mamma, fidati conosco ogni suo movimento, ogni sua smorfia, ogni suo sorriso e soprattutto i suoi occhi. So quello che vedo”
“ perché allora vi tenete il muso? ” sorrido. Aveva ragione Filippo, quando incominciano a farti domande non finiscono più. E soprattutto si era accorta di dei nostri comportamenti.
“ perché la mamma ha sbagliato di nuovo con me e io non so se posso perdonarla”
“ ma è una marachella? Come quelle che faccio io? ”
“ no amore. È una cosa che è difficile da spiegare.”
“ papà però...”
“ cosa Cloe?” mi guarda con uno sguardo come se volesse dirmi qualcosa ma non può
“non so se posso dirtelo. Poi la mamma si arrabbia” la guardo senza capire. Non sapevo cosa volesse dirmi. E non so perché Emma doveva arrabbiarsi.
“ ehi, se hai questa paura non devi. ” abbassa lo sguardo. “ Cloe guardarmi, stai tranquilla se pensi che questo sia un segreto allora è meglio tenerlo per te. ”
“ ma se tu non sai questo segreto non puoi perdonare la mamma,anche se non piange più, io non voglio vederla triste”
“ la mamma lo è?”
“ si tantissimo. Prima era sempre felice, stava con me, giocavamo insieme, disegnavamo insieme ed rideva sempre. Adesso sorride poche volte e va a letto con gli occhi lucidi” continuo ad ascoltarla
“era questo il segreto?” scuote la testa.
“ mi prometti che non le dici che te lo detto. Poi si arrabbia davvero con me e mi metterà in punizione, non vuole che nessuno sappia certe cose” dopo che mi aveva nascosto Cloe non avevo paura di sapere più nulla di segreto da parte di Emma. Mi aveva però incuriosito.
“ prometto di non dirle niente”
“ d'accordo. ” fa una pausa e poi mi svela il segreto “Lei ti ama ancora” mi dice guardandomi negli occhi “ e non ti sto mentendo. L'ho sentita parlare con la nonna l'altro giorno e anche prima di conoscerti lo diceva. Ma quando la nonna le diceva che doveva dirti qualcosa, la mamma cambiava faccia e diceva a nonna Rosanna di dimenticare tutto ciò che era stato detto. ” questa cosa mi aveva destabilizzato. Sapere che mi amava ancora  mi rendeva ancora più vulnerabile. La piccola mi guarda.
“ da qui non uscirà nulla e adesso andiamo a fare merenda che altrimenti poi la mamma mi rimprovera che non l'abbiamo fatta. ”
“ io voglio pane e Nutella”
“ ok pane e Nutella sia” scende dal letto e corre nelle scale. “ non correre però che ti fai male qui, queste sono di ferro” urlo scendendo la vedo già sul divano che mi aspetta.
“ la prossima volta non corro ”
“ brava amore di papà” preparo la merenda e poi ci mettiamo a giocare.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Where stories live. Discover now