Ultimo giorno 🇫🇷

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Domani torniamo a Milano, Simone ha deciso di passare dai suoi almeno per cena così da vederli. Sono contenta di questo. A me mancano tantissimo i miei di genitori, ero abituata a stare sempre con loro a Malta e adesso essendomi trasferita non li vedo più. Mi rattrista questo, ma so anche che se non resto qui non posso costruirmi una vera vita con Simone e Cloe. La mia famiglia adesso sono loro.
Sono ancora scioccata dalla proposta di Simo, non riesco a smettere di toccare quella chiave appesa al mio collo.
“ ehi ” lo sento chiamarmi alle spalle mentre mette le magliette dentro la valigia. Distolgo lo sguardo dalla finestra, rivolgendolo a lui che è fermo al centro della stanza. “ che hai?”
“ non voglio andare via. Qui è magico” mi sorride.
“ ci torniamo presto te lo prometto!”
“ come facciamo? Adesso che uscirà il tuo disco, io sto per fare uscire il mio singolo avrai gli instore” mi bacia bloccando il mio flusso di parole.
“ stai tranquilla. Un modo lo troviamo, poi abbiamo promesso a Cloe di portarla no?”
“ si” lo bacio io questa volta.
“ ti manca?” mi chiede guardandomi dritto negli occhi.
“ si mi manca tanto. ” confesso “ quando venivo in Italia per lavoro sapevo che lo stavo facendo anche per mantenerla, non volevo un euro dai miei nonostante loro mi dicessero che non dovevo nemmeno chiedere. Dopo che Kurt mi ha lasciato io sono tornata a casa da loro, mamma mi ha abbracciato dicendomi che sarebbe andato tutto bene. Io non ero d'accordo. Ero spaventata dall'idea che tu potessi odiarmi per sempre. Adesso, sono qua con te e lei mi manca perché è una parte di noi. Di me. ”
“ anche a me manca. Eppure non l'ho vissuta come te se non in questi mesi” afferma “ come era dentro la pancia?” non mi aveva mai posto queste domande da quando lo sa.
“ i primi tre mesi li vissuti bene a parte la nausea. Mentre al sesto mese ha iniziato a muoversi tanto e non dormivo la notte. Passavo le nottate a leggere nei blog delle mamme ed ero sempre nervosa. Litigavo con Kurt perché non mi capiva. Al ottavo mese ho avuto delle perdite, la ginecologa pensava che sarebbe nata prematura, mi muovevo troppo e dovevo stare a riposo.
Mi conosci è sai che io non so stare ferma” annuisce “ sono arrivata al nono mese per miracolo. Non ho voluto Kurt in sala parto ma mia madre, non era lui il padre e non volevo assolutamente che vivesse quel momento. Lo avevo privato a te!”
“ almeno non eri sola”
“ non me lo avrebbe perso mia madre. Cloe mi ha fatto passare il travaglio con i dolori,anche se aveva rotto le acque non dilatavo e di conseguenza non poteva nascere. Non so nemmeno io come l'ho messa al mondo. ” mi guarda. “ mentre spingevo perdevo le forze,per un attimo ho pensato che non ce l'avrei fatta. Poi..” mi blocco, gli sto per raccontare di nuovo quella fase non so se, se la ricorda. “ ho sentito come la tua voce. Mi dicevi che nostra figlia doveva venire al mondo è non morire. Dovevo spingere perché mancava troppo. Non lo so che mi è successo. Ho spinto e Cloe è nata” mi abbraccia.
“ grazie per avermi raccontato questo”
“ ti racconterò tutto ciò che mi chiederai. Lo so che è brutto e mi dispiace ancora...”
“ shh” mi accarezza il viso. “ mi basta sapere quello che mi dirai. ”
“ non sei più arrabbiato con me perché te l'ho nascosta?” chiedo curiosa di sapere la sua risposta. Sapevo che ci avrebbe voluto tempo a sbollire tutto, anche se stavamo insieme non voleva dire aver rimosso ciò che era successo.
“ non sono più arrabbiato e non ti ho mai odiato Emma. In quel momento, si dice di tutto e di più quando scopri certe cose, però ora sono con te e con il tempo si sta aggiustando ogni pezzo” gli sorrido “ spero di avere altri figli con te per potermi godere tutto. ”  quella frase mi fa battere il cuore velocemente. Mi affrettò a baciarlo leggermente sulle labbra.
“ lo spero anche io. Stavolta non ti perderai nulla amore”
“ sai che prima o poi Cloe dovrà sapere che non sapevo nulla?” mi domanda poco dopo.
“ se ci sei tu con me sono pronta a parlarle”
“ allora tra qualche anno glielo diciamo va bene?” annuisco. Avevo tempo di qualche anno per prepararmi psicologicamente, anche se avevo paura di non essere pronta a dirle questa cosa. Ma dovevo non si viveva nelle menzogne.
“ ti amo pupo” mi sorride.
“ anche io”

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Where stories live. Discover now