Colazione a letto.

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Apro gli occhi, la luce del mattino a Parigi entra dalla finestra, Simone dorme ancora. Così ho deciso di stupirlo un po'.
Di solito, è lui a portarla a me, anche a casa si sveglia prima di tutti prepara la colazione prima a me e poi a Cloe. È sempre stato dolce ma mai avrei pensato che una volta che saremo andati a vivere insieme lui mi avrebbe coccolata anche in questo modo.
Chiamo la reception è chiedo di portarci la colazione a letto, indico tutto ciò che ci serve e mi dicono di aspettare dieci minuti.
Così mi metto sotto la doccia, canticchio un pochettino a voce bassa altrimenti lo avrei svegliato e infilo l'accappatoio. Esco dal bagno e bussano alla porta. Apro e trovo il cameriere con il carrello.
“ C’était très gentil. Merci beaucoup. ” ( è stato gentile. Grazie mille) rispondo sorridendo. Mi guarda dalla testa i piedi, così mi affrettò a prendere il carrello è portarlo dentro.
“De rien, le projet de loi sera disponible lorsque vous partirez. Elle est belle.” ( di niente. Il conto sarà disponibile quando andate via. È bellissima) mi dice guardandomi. Annuisco imbarazzata.
“Merci encore, mais je suis fiancé. ” ( grazie ancora ma sono fidanzata.) Dico chiudendo la porta. Respiro profondamente e porto il carrello vicino al nostro letto, gattono un po' verso Simone che ancora dorme.

Gli lascio dei baci delicati sulla guancia, aveva un po' di ricrescita per la via della barca, mi sposto verso il collo scoperto e sento un braccio avvolgermi.
“ buongiorno ” sussurro
“ buongiorno amore” mi risponde.
“ pensavo dormissi ancora!”
“ infatti dormivo, poi ho sentito il tuo profumo dolce accanto a me non ho resistito" apre le sue bozze nere e mi sorride. Mi scioglievo ogni volta.
“ quindi il tizio che è passato ora per portarci la colazione non l'hai sentito. Perché mi ha detto che ero bellissima.” alza il busto spostandomi leggermente.
“ dove sta? Chi è?” rido.
“ era il cameriere. Gli ho detto che ero fidanzata gli ho chiuso la porta in faccia”
“ dovevo vederlo io gli facevo un occhio nero”
“ ma smettila va!” lo avvolgo in un abbraccio, lasciandogli un bacio sul collo e lui mi stringe.
“ anche tu che apri la porta in accappatoio amo”
“ sono uscita poco prima dalla doccia”
“ mhm!” mi butta sul materasso tenendomi ferma con lui sopra.
“ non sai quanto sei bella?”
“ da quando ci sei tu mi ci sento davvero. È cresciuta la mia autostima anche quando mi guardo allo specchio. Sono più sicura di me. ”
“ devi saperti amare amore” annuisco. Mi bacia con passione. Stringe ogni parte della mia pelle dopo aver sganciato l'accappatoio e finiamo a fare l'amore.

Ci alziamo poco dopo, Simone mi abbraccia da dietro dopo esservi sistemati. Prendiamo la nostra colazione e mangiamo. Avevo una fame da lupi. Butto nello stomaco il cornetto al cioccolato e il succo all'arancia che non può mai mancare.
Simone, invece, si beve il suo cappuccino e due cornetti. Era un pozzo senza fondo.
“ stasera andiamo a vedere la torre Eiffel!”
“ davvero mi ci porti di nuovo?" Gli chiedo sorpresa come una bambina.
“ si certo amore. Anche io voglio rivederla. È poi notturna secondo me è più affascinante” annuisco. Gli butto le braccia intorno a collo, baciandolo successivamente.
“ adesso mi finisco di preparare è facciamo una passeggiata.”
“ si. Io mi sistemo i capelli” mi lascia una scia di baci. “ chiamo prima a casa perché sei pericoloso se entro in bagno mentre ti lavi” scoppia a ridere. Gli rubo un bacio a stampo è accorro a prendere il telefono per chiamare Sara. Simone si prende la roba ed entra in bagno.

E scappare da te stessa non ti renderà un'altra 🖤Where stories live. Discover now