Capitolo 156

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Sono a Marsala da alcuni giorni e domani è la fine dell'anno.
Qui si sta davvero bene, Igna mi fa ridere sempre,mi aiuta con Sarah e i suoi sono delle persone fantastiche.
Ieri gli ho detto che sarà il padrino di mia figlia,si è messo a saltellare come il solito scemo che è, mi ha abbracciata forte,forse non se l'aspettava ma è stato bello quel momento,lui era tanto felice.
Adesso siamo a tavola, abbiamo appena finito di pranzare e sento l'arrivo di un messaggio, sarà Piero,mi tartassa di messaggi ogni giorno,io non gli rispondo mai, invece di pensare a ciò che ha fatto,mi manda scuse tramite uno stupido cellulare.
Lo prendo, è lui infatti,la millesima scusa,sbuffo e lancio il cellulare sul divano.
Il mio amico prende parola.
Ignazio:e rispunnici na vota, così a finisci..
Io:no,mai!
Si porta la mano sulla fronte e dice qualcosa.
Ignazio:matri mia sti fimmini comu siti permalosi..
Sbuffo solamente,non gli rispondo, anche se non è come pensa lui,io non sono permalosa,sono per le cose giuste.
Vado ad aiutare sua madre in cucina,tanto Sarah sta dormendo.
Una volta pulito tutto, torno in salone e trovo Ignazio che gioca con la bambina,le fa faccie buffe e pernacchie, è più bambino di lei.
Mi avvicino e le fa solletico nel pancino,io prendo parola.
Io:l'hai svegliata tu vero?
Ignazio:nenti fici
Ridacchio,mi fa morire troppo, torna a dire qualcosa Ignazio:si è svegliata sola
Annuisco solamente e poggio la mano sulla sua spalla.
Mi soffermo a guardarlo,si diverte con mia figlia, sorride, è bello.
Prendo parola.
Io:ti va di conoscere una mia amica?
Sposta lo sguardo su di me e mi risponde
Ignazio:tua amica?
Annuisco e dico qualcosa
Io:si, è innamorata di te,dai ti dò il suo numero, però non farmela morire..
Ignazio:e va bene e se poi non mi piace?
Io:ti piace!
Ridacchiamo insieme e così gli do il numero della mia amica.
Ignazio:come si chiama, così memorizzo
Io: Nicoletta
Ignazio:u nomi è bellu
Perfetto,il nome gli piace, sarò cupido per la seconda volta.
Noi parliamo del più e del meno e bussano alla porta.
Lui si alza e io resto con mia figlia.
Sento i suoi passi seguiti da qualcun'altro, così volto lo sguardo,non ci posso credere Piero è qui.
Guardo il nostro amico e prendo parola.
Io: l'hai chiamato tu?
Non mi risponde, così torno a dire qualcosa
Io:l'hai chiamato tu Igná?
Invece di rispondermi lui,lo fa l'altro tenore.
Piero: l'ho chiamato io e l'ho costretto a dirmi la verità
Sbuffo solamente innervosita e Igna finalmente prende parola.
Igna: scusa Mary
Io:non è colpa tua, sei stato costretto da un coglione
Non so perché ma cominciano a scendere lacrime dal mio viso,lascio una carezza a mia figlia e corro verso la camera dove dormo da qualche sera.
Mi siedo sul letto, poggio i gomiti sulle ginocchia e metto le mani sul viso continuando a piangere.
Sento delle mani sulle mie braccia,alzo lo sguardo, è lui,prende parola.
Piero: perché non mi hai mai risposto ai messaggi, perché mi hai mentito dicendomi che andavi dai tuoi, quando in realtà sei venuta da Ignazio, puoi dirmelo benissimo che non mi vuoi più,che non mi ami più, tanto sono il solito coglione,ti faccio soffrire anche io e se stai meglio con lui,ne pagherò le conseguenze.
Che sta dicendo, è completamente fuori di testa.
Con le lacrime agli occhi gli rispondo.
Io:non ti ho risposto perché dovevi pensare a quello che hai fatto e mi dava fastidio,io non ti ho mentito,ho solo cambiato idea e sai perché, cazzo lo sai perché?
Lui scuote la testa e io continuo a parlare.
Io:se andavo dai miei, loro volevano sapere il perché,non volevo che ti odiassero, visto che non capisci niente,io ti amo tanto, davvero tanto e certe volte mi sembra che tu non mi ami abbastanza
Mi prende le mani e mi guarda negli occhi,il cuore esplode,dice qualcosa.
Piero:non è vero,io ti amo come tu ami me, è solo che io a differenza tua sono un emerito testa di minchia,ci ho pensato tanto in questi giorni a quello che è successo
Porto le mani ai capelli e dico qualcosa
Io: vedi quello che fanno quelle lì, e tu volevi inviarle al matrimonio, guarda cos'hanno fatto,io sono andata via da Naro, abbiamo litigato..
Mi asciuga le lacrime e mi riprende le mani,dice qualcosa.
Piero:si,hai ragione, scusami Mary,io non volevo dirti tutte quelle cose,tu non sei insopportabile,hai solo protetto nostra figlia,tu non sei una bambina,sei una grande donna,la donna più forte del mondo,io mi sono innamorato di te e non me pento nemmeno per un istante di averti scelta al mio fianco come madre di mia figlia,tu e Sarah siete la mia vita, senza di voi quella casa fa schifo, torna con me a casa,a Naro
Ha parlato tanto come sempre, è pentito davvero lo capisco perché mi guarda negli occhi.
Io:mi prometti che non lo farai più,che mi difenderai da quelle se torneranno di nuovo, voglio averti al mio fianco quando ridono di me o di nostra figlia
Annuisce e mi risponde.
Piero:si amore mio,ti prometto tutto quello che vuoi.
Mi accarezza il viso e poi mi abbraccia forte,io ricambio e una volta sciolto l'abbraccio, lui torna a dire qualcosa.
Piero:tu sei stata con Ignazio per tre giorni,sono geloso
Io:non hai motivo di esserlo,io sono gelosa quando sorridi a quelle, quando le chiami per nome,mi viene l'istinto omicida
Piero:mi vuoi uccidere?
Io:no a te,a loro
Piero:non ti piacciono per niente..
Scrollo le spalle solamente e lui torna a dire qualcosa.
Piero:la mia gelosetta- dice poggiando l'indice sul mio naso-
Avvicina le sue labbra verso le mie,gli accarezzo l'orecchio per poi poggiare una mano sulla sua barba e finalmente fa combaciare le nostre labbra.
Mi erano mancati i suoi baci,le sue braccia,il suo odore.

Ciao a tutte, eccomi qui con un nuovo capitolo.
Piero va a Marsala, è tempo di chiarimenti per i nostri protagonisti.
A voi i commenti e al prossimo capitolo.

Qualcosa che somiglia al vero amoreWhere stories live. Discover now