Capitolo 147

120 10 9
                                    

Siamo ancora nella cassetta di campagna a farci coccole, intanto fuori piove a diritto, gli accarezzo il petto e glielo bacio, lui mi lascia un bacio sui capelli, è tutto così bello.
Squilla il suo cellulare, cerca di prenderlo e rispondere.
Piero:mamma dimmi..
È successo qualcosa a Sarah? Mi alzo un po e capisco che non è successo niente di grave, la bambina non vuole il latte dal biberon.
Prendo parola.
Io:me la passi?
Annuisce e mi porge il suo cellulare che io metto all'orecchio.
Io:Eleonora,che succede con Sarah?
Eleonora:ciao tesoro, cosa devo fare con la bambina che non vuole il latte dal biberon?
Io:fate avanti e indietro per la stanza fino a quando sì calma, con me funziona e poi datele il latte, quando torniamo le do subito il mio.
Cosi lei mi risponde dall'altro lato del telefono
Eleonora:grazie Mary, tu come stai, ti è servito uscire un po?
Io:meglio si - dico sorridendo spostando lo sguardo su Piero che ricambia in mio sorriso -
Mi accarezza il viso lui.
Finisco di parlare con sua madre e gli restituisco il cellulare.
Prendo parola.
Io:mi manca Sarah, voglio andare da lei...
Lui continua ad accarezzarmi il viso e poi sposta lo sguardo sull'orologio al polso e dice qualcosa
Piero:siamo qui da due ore, ma piove forte amore, quando smette andiamo via
Annuisco solamente e lui cerca di alzarsi, indossa gli slip e si alza avvicinandosi alla finestra, torna a dire qualcosa.
Piero:diluvia..
Indosso l'intimo anche io e lo raggiungo, lo abbraccio e alzo lo sguardo per avere un contatto visivo con lui e dico qualcosa.
Io:aspettiamo allora per tornare da nostra figlia
Annuisce e poggia le mani sul mio viso, e mi risponde
Piero:sta in buone mani lei in questo momento..
Fa una pausa e torna a dire qualcosa guardandomi negli occhi.
Piero:come stai amore mio?
Io:meglio,grazie Piè
Piero:non devi ringraziarmi, l'importante è che tu stai bene, io voglio solo questo.
Poggio la testa sul suo petto nudo e lui ma accarezza la schiena scoperta.
Guardiamo la pioggia battere sulla finestra, si sta davvero bene qui con lui.
Una volta finito il diluvio, ci ricomponiamo e usciamo.
Il cavallo ci porta a destinazione, lo saluto con varie carezze e andiamo alla macchina.
Guardo lui che gira chiave e parte.
Prendo parola.
Io:sei il mio amore grande
Sposta lo sguardo su di me, mi sorride e mi risponde.
Piero:e tu sei il mio..
Sorrido e finalmente partiamo verso casa.
Siamo appena arrivati, entriamo a casa dei suoi e troviamo Eleonora con Sarah tra le sue braccia, la culla e io prendo parola.
Io:siamo tornati,dorme?
Lei scuote la testa e mi risponde.
Eleonora:non c'è stato verso per addormentarla
Io:ha mangiato?
Eleonora:si, alla fine ci sono riuscita.
Io:me la date?
Così mi da la mia bambina, la guardo e lei ha i suoi occhioni puntati su di me, cosi le parlo.
Io:amore,la mamma è tornata
Le accarezzo il  nasino e le sorrido.
Vado a sedermi sul divano e l'attacco al mio seno, lei voleva me, io sono la sua mamma.
Alzo lo sguardo e mamma e figlio mi fissano, mia suocera prende parola.
Eleonora:è così tranquilla adesso, voleva te
Sorrido solamente e Piero dice qualcosa.
Piero:perché la mamma è sempre la mamma!!
Dolce lui, ha pienamente ragione.
Adesso siamo a casa nostra,sotto le coperte del nostro letto.
Lui si stringe a me e dice qualcosa.
Piero:è stato bellissimo oggi
Alza lo sguardo, gli accarezzo la barba e gli sorrido, gli rispondo
Io:si amore, è stato bellissimo, tu mi fai sentire speciale.
Piero:e lo sei amore mio, sei una donna speciale, la mia donna e devi sentirti sempre così.
Continuo ad accarezzargli la morbida barba e dico qualcosa.
Io:ti amo immensamente tanto
Lui sorride, strofina il naso al mio per poi poggiare le sue labbra sulle mie.
Ci addormentiamo uno nelle braccia dell'altro.
Ci sveglia Sarah con il suo solito pianto da poppata.
Così mi alzo e la prendo nelle mie bracce, l'attacco subito a me e lei ciuccia, lui la guarda e si gratta la barba, prende parola.
Piero:è la bambina più bella del mondo
Lo guardo e sorrido, gli do ragione, anche perché i figli sono pezzi di cuore, io per per lei farei di tutto.
La giornata prosegue normalmente.
Sarah dorme e noi stiamo cominciando a scrivere la lista degli invitati.
Mi alzo solo per andare a bere e torno da lui, prendo il foglio dalle sue mani e noto che ha scritto altri nomi, leggo ad alta voce.
Io:Maxim, Farid, Silvio, Famiglia Palazzolo
Ho letto bene, gli  ultimi due nomi, sta invitando proprio chi a me non piace??
Prendo parola alterando la voce.
Io:non ti permette ad invitarli, cancellali
Piero:sono i miei amici
Io:non mi importa, lo sai quello che penso.
Lui sbuffa e poi dice qualcosa.
Piero:tu hai invitato persone che io memmeno conosco.
Io:non c'entra nulla, tu non li inviti
Piero:io li invito!
Perfetto, cominciamo a litigare.
Io:abbassa la voce che svegli Sarah
Piero:hai cominciato tu ad alzare la voce..
Eccola che piange, lo guardo e scuoto la testa amareggiata. Salgo al piano dì sopra e la coccolo per farla addormentare di nuovo e le parlo
Io:su Saretta dormi..
Le accarezzo  il pancino cantandole la ninna nanna.
Le metto il ciuccio e un peluche, così si riaddormenta.

Resto a fissarla, continuando a cantarle una dolce ninna nanna

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Resto a fissarla, continuando a cantarle una dolce ninna nanna.
Io non mi sono messa a urlare, è stato lui a farlo e a svegliare la bambina.
Le lascio un leggero bacio sulla guanciotta e scendo giù, lui è ancora lì seduto sul divano con quel foglio in mano, mi fissa solamente e io prendo parola.
Io:li hai cancellati?
Scuote la testa solamente e io torno a dire qualcosa.
Io:non capisci nulla allora..
Abbasso lo sguardo e vado in cucina, mi metto ai fornelli per preparare la cena.
Sento ma sua mano sulla mia schiena, e dice qualcosa.
Piero:dai non fare cosi..
Io:io faccio cosi perché tu non capisci un cazzo
Fa un sospiro e dice qualcosa.
Piero:cosa dovrei capire Mary?
Io:rovineranno il nostro matrimonio, tu vuoi questo?
Loro rovinano sempre tutto, ed io non voglio, ho sempre sognato un matrimonio magico, bello, è il nostro giorno e loro faranno di tutto per rovinarlo, cominceranno a ridere di me, a prendermi in giro, e poi Silvio farà un suo solito scherzo di merda.. Pensaci Piero, adesso fammi cucinare.
Torno ai fornelli e la sua mano si poggia sulla mia, dice qualcosa.
Piero:ok, hai ragione, ma sono i miei amici, cosa devo fare?
Io:li partecipi solamente se ci tieni tanto, io ti capisco, ma questa è l'unica soluzione e ti sto venendo incontro io..
Mi accarezza il viso e dice qualcosa.
Piero:scusami, odio litigare con te, faró cosi allora, voglio renderti la donna piú felice quel giorno, mi perdoni? Per favore...
Annuisco solamente e lui mi abbraccia e torna a dire qualcosa.
Piero: ti amo Mary, certe volte sono un gran coglione però, non volevo litigare, dopo ieri pomeriggio..
Adesso parla tanto lui.
Sciolgo l'abbraccio solo per guardarlo e gli accarezzo il naso e dico qualcosa.
Io:sei monellino
Annuisce sorridendo e io torno a dire qualcosa
Io:sei perdonato però..
Mi stringe al suo corpo e poggia le sue labbra sulle mie.

Ciaoo a tutte, tornata con un nuovo capitolo.
Piccola lite per i nostri protagonisti.
A voi  i commenti e al prossimo capitolo.

Qualcosa che somiglia al vero amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora