Capitolo 117

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Sono arrivata a Palermo e sono stanchissima,i ragazzi ancora non sono arrivati,so solo l'hotel dove alloggeremo, così mi faccio accompagnare da un taxi,io veramente non volevo venire a Palermo dato che gli avevo promesso di esserci solo a Taormina ma lui ha insistito così tanto che l'ho accontentato,e quindi eccomi qui.
Sono appena arrivata in hotel,in reception mi faccio dare la chiave della camera,mi sento chiamare,mi volto è Dario, così lo raggiungo con il mio trolley e vado a salutarlo,mi aiuta con la valigia e mi chiede come sta la bambina,mi accompagna in camera solo per lasciare i bagagli e scendiamo giù,ci sarà anche Mariagrazia e non vedo l'ora di vederla.
Così scendiamo giù,mia cognata mi abbraccia forte e mi accarezza il pancione ormai evidente.
Parliamo del più e del meno.
Stiamo tutto il giorno insieme,i ragazzi arriveranno questa sera.
Adesso siamo in hotel, aspettiamo Piero con Igna e Gian nella hall e parliamo un po' di tutto, anche di Sarah che non vedono l'ora di vedere. Finalmente entrano loro,mi alzo e vado ad abbracciare il mio grande amore, mi è mancato così tanto.
Saluto anche i ragazzi e una volta riposati, andiamo tutti a cena.
Va tutto benissimo questa sera.
Adesso siamo a letto,mi stringo a lui come posso e mi lascia un bacio sul pancione,l'accarezza e dice qualcosa.
Piero: amore di papà sei tu
Sorrido alla sua dolcezza, poggio la testa sulla sua spalla e in poco tempo mi addormento.
Apro gli occhi e lui non c'è, sarà andato a correre e non mi ha svegliata,metto gli occhiali e prendo il cellulare, smanetto un po'ci sono le solite cose sui social.
Mi alzo e vado a farmi una doccia e una volta uscita dal bagno, scendo giù.
Trovo solo Ignazio che mangia da solo,come mai?
Così lo raggiungo, prendo un cornetto e dico qualcosa.
Io: buongiorno Igna,come mai solo?
Ignazio: buongiorno belle signorine
Si riferisce anche a mia figlia, sorrido e mi siedo.
Io: Piero?
Ignazio:non lo sapevi?
Cosa dovrei sapere?
Scuoto la testa e lui torna a dire qualcosa
Ignazio:sono appena arrivate le brasiliane, infatti sono tutti in piscina
Come scusa e lui perché non è in piscina?
Poggio il cornetto sul tavolo,mi è passata la fame,le brasiliane qui a Palermo.
Prendo parola.
Io:tu perché non sei in piscina con loro?
Ignazio:non mi va -dice scuotendo le spalle e torna a dire qualcosa-
Ignazio:tu non lo sapevi,per Piero sono una seconda famiglia, strano che non te l'ha detto..
Perché parla sempre tanto lui?
Sono nervosa abbastanza,non capisco perché Piero non me l'ha detto,lo sa che non mi piacciono,forse è per questo,ma avevo il diritto di saperlo, così magari sarei rimasta un giorno in più a Roma.
Mi alzo e mi precipito fuori,in piscina seguita da Ignazio.
Cerco lui,e lo vedo sdraiato in una seggiola,mi volto e vedo una delle due sorelle che con il cellulare,riprende la piscina e magari anche lui.
Sono furiosa,lo raggiungo fregandomene di quella che lui chiama cugina e lui prende parola.
Piero:ti sei svegliata?
E così calmo,come fa?
Io: perché non me l'hai detto? Avevo il diritto di saperlo che c'erano anche loro,non sarei venuta.
Piero: appunto per questo non te l'ho detto
Ringhio, sono arrabbiata,cerca di poggiare la mano sul mio braccio ma io mi scanzo e dico qualcosa
Io:non mi piacciono, ricordi come mi hanno trattata quella sera? Non cambierò opinione su di loro, mai!!
Sto per andare,ma lui mi prende il braccio e mi fa voltare verso lui e dice qualcosa.
Piero: è la mia famiglia
Io:io e tua figlia siamo la tua famiglia!
Me ne vado e passo davanti alle due sorelle con la madre,mi fissano e ridono,che galline, non le calcolo per niente e raggiungo Ignazio che è rimasto appoggiato al muro.
Mi giro un'ultima volta e vedo che parlano tranquillamente con Mariagrazia, Piero e Gianluca.
Lui non viene da me,non sopporto quando fa così, allora perché mi ha voluta qui quando sapeva benissimo che sarebbero venuti quelli lì?
Rientro in hotel e Igna prende parola.
Ignazio: che ti ha detto?
Io:lasciamo stare..
Ignazio: fammi capire,a te non piacciono..
Io: esattamente,e a te?
Scrolla le spalle e mi risponde
Ignazio: così...
Rimango tutta la mattina con Igna, usciamo per non pensare a tutto lo schifo che devo subirmi al ritorno.
È sempre il solito simpatico,mi fa ridere, è quello che adesso ho bisogno, è un amico speciale, e sono indecisa chi deve essere il padrino di Sarah,non so se Igna o Gian,li voglio bene entrambi,mi sono vicini sempre con i loro modi di fare diverso, Igna mi fa ridere, Gian è dolce.
Ci devo pensare tanto,ne ho tempo ancora.
La nostra passeggiata palermitana è terminata, stiamo rientrando in hotel e lui prende parola.
Ignazio:come stai adesso?
Io: diciamo meglio..
Mi scompiglia i capelli ed entriamo,nella hall ci sono loro,a chi stanno aspettando, Piero e Mariagrazia?
Il padre si avvicina a me,mi porge la mano e prende parola.
Palazzolo:ti ricordi di me?
Annuisco solamente e lui torna a dire qualcosa.
Palazzolo:ma che bel pancione,Piero me ne ha parlato, sarà un padre meraviglioso.
Questo non né avevo dubbi,ma lui è gentile a differenza della moglie e delle figlie,non mi ride in faccia e mi chiede della mia gravidanza.
Gli faccio un leggero sorriso e salgo in camera.
Eccolo,si sta vestendo, dice qualcosa
Piero: dove sei stata?
Faccio un respiro profondo e gli rispondo
Io:in giro con Igna
Mi siedo sul letto e lui torna a dire qualcosa.
Piero: andiamo a pranzare adesso,mi raccomando non fare nessuna scenata
Il solito autoritario
Io: sarò muta come un pesce
Piero: perfetto, andiamo?
Alzo lo sguardo su di lui, guardo l'orologio al polso che segna 12:55.
Mi alzo e in silenzio usciamo dalla camera, incrociamo sua sorella che sorride felice e mi accarezza la schiena,dice qualcosa.
Mariagrazia:oggi è una bella giornata Piè
Piero:si, hai ragione
Sbuffo e mi intrometto nel loro discorso.
Io: proprio bella,una favola...
Mi fissano entrambi e lui mi guarda male
Io: vero non devo parlare io, scusami.
Mariagrazia non capisce, meglio così.
Siamo tutti giù, stiamo uscendo dall'hotel e sento delle risate proprio dietro di me, saranno loro, perché mi devono prendere in giro?
Faccio finta di nulla e loro parlano con lui e con Mariagrazia,io sono come un fantasma, basta che poi ridono di me e magari anche di mia figlia che porto dentro di me.
Arriviamo in un grande ristorante,ci sediamo ad un tavolo fuori.
Sto in silenzio tutto il tempo a subirmi Piè di qua e Piè di là, poi fissano me e scoppiano a ridere, è possibile tutto ciò?
Lui nemmeno lo nota che mi prendono in giro e devo stare zitta.
Gian prende parola che sta accanto a me.
Gian: tutto bene Mary,non dici nulla..
Io: è meglio così..
Igna mi guarda solamente, gli dispiace tutto questo,prende parola.
Ignazio:Ah Piè, perché le tue cugine ridono a crepapelle quando io non ho fatto nessuna battuta?
L'ha detto davvero, Igna sta dalla mia parte,ecco che gli risponde il gran tenore.
Piero: è un giorno felice e ridono
Sbuffo,non capisce un cavolo.
Iniziamo a mangiare e noto che una delle due sorelle scatta foto al mio uomo in continuazione,mi ribolle il sangue,sto zitta a subirmi anche questo, lui non vuole che faccio una scenata,ma non né posso più.
Giro gli spaghetti e mi sento osservata,alzo lo sguardo,le due sorelle mi fissano e scoppiano a ridere e chiamano Piero per scattargli un'altra foto,ma chi si credono di essere?
Sbotto,non c'è la faccio più.
Mi alzo e prendo parola.
Io: torno in hotel io
Lui mi risponde.
Piero: resta qui
Io:non ha senso stare qui,non ci vengo più a Palermo, ogni volta litighiamo sempre qui..
Cerco di camminare con passo più veloce,non riesco a correre, scoppio a piangere e accarezzo la mia pancia.
Sento delle mani sulle mie spalle, è Igna seguito da Gian,lui non c'è,preferisce quella famiglia che a me,ha gli occhi chiusi e meno male che porta gli occhiali.

Ciao a tutte, eccomi qui con un capitolone.
I nostri protagonisti discutono.
Perché le brasiliane ridono di lei?.
A voi i commenti e al prossimo capitolo.

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