Capitolo 88

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È passata una settimana da quella maledetta sera,mi sono rinchiusa in casa e non sono più uscita, nemmeno per andare a lavoro,ho abbandonato tutto e non faccio altro che piangere dalla mattina alla sera, penso a lui,a tutto quello che abbiamo fatto insieme,ai nostri progetti,a lui in generale,lui era quel Piero che mi ha fatta innamorare,lui era quel Piero che mi ha corteggiata,che mi ha fatto toccare il cielo con un dito,lui mi aveva salvata e adesso sono caduta di nuovo, peggio di prima.
Per tutta la settimana non si è fatto sentire,mi hanno chiamata un po' di amici,ma non ho risposto a nessuno, nemmeno a Giovanni,non ho voglia di fare nulla, solo di piangere, voglio solo lui in questo momento.
Butto la testa sul cuscino per la millesima volta e guardo la foto sul comodino,io e lui felici e innamorati, eravamo a San Leone, l'estate scorsa.
Mi metto a sedere e prendo il portafoto in mano, continuo a guardarla e poi la porto al petto e dico qualcosa.
Io:torna da me Piero
Chiudo gli occhi e altre lacrime bagnano il viso.
Bussano alla porta, sbuffo,non voglio vedere nessuno,ma se fosse lui?
Così mi precipito in salone, apro la porta e invece di Piero è solo Maya, abbasso lo sguardo illusa e la mia amica prende parola.
Maya:ti ho chiamata mille volte in questa settimana, perché non mi hai mai risposto?
Alzo nuovamente lo sguardo senza risponderle e lei torna a dire qualcosa.
Maya: devi solo guardarti allo specchio per vederti come sei ridotta,che è successo Mary?
Scoppio in un altro pianto,ormai non faccio altro, l'abbraccio e tra le lacrime dico qualcosa.
Io: Mayaa
Lei mi accarezza la schiena dolcemente e dice qualcosa.
Maya:dimmi tutto tesoro, perché stai così?
Sto ancora tra le sue braccia e le rispondo
Io:Piero..mi ha lasciata...
Si stacca dal mio corpo solo per avere un contatto visivo con me,mi tiene le braccia e dice qualcosa.
Maya:cosa??
Io: è proprio così..
Ci sediamo sul divano e lei ancora incredula da ciò che ho appena detto,prende parola.
Maya: perché l'ha fatto,ha un'altra? E il bambino?
Così le racconto tutto per filo e per segno quello che è successo quella sera di una settimana fa.
Infuriata si alza dal divano e dice qualcosa
Maya:sto pezzo di merda, stronzo e figlio di..
Prima che possa dire qualcos'altro la interrompo
Io:no,sua madre è sempre stata tanto carina con me,da sempre
Maya: scusami,non volevo..ma se la vedrà con me, non meriti di soffrire ancora e poi hai un figlio suo..
Io: vuole solo suo figlio adesso, mi ha detto di chiamarlo solo per l'ecografia
Maya:non si comporta così,e da codardi, è andato via quando invece doveva capirti.
Le prendo le mani e come a supplicarla dico qualcosa
Io:lo amo..
Faccio una pausa e torno a dire qualcosa.
Io:la mia vita senza di lui è una merda..
Mi accarezza il viso e dice qualcosa
Maya:no Mary,la vita va avanti,ci sono io, Giovanni,i tuoi amici e credo anche Gianluca e Ignazio,non sei sola,non lo sarai mai,e poi la tua famiglia,tuo figlio
Scuoto testa e le rispondo
Io:ma io voglio anche lui,lui è la persona più importante,lo capisci?
Annuisce continuando ad accarezzare il mio viso e mi risponde
Maya:lo capisco tesoro,su adesso,non sei in belle condizioni,il bambino come sta?
Scrollo le spalle per non dirle che ho vomitato un sacco di volte.
Mi abbraccia forte e io mi godo il suo abbraccio,forse ne avevo bisogno.
I giorni vanno avanti e di lui nemmeno l'ombra,ho visto sui social, impegnato per lavoro,sono stati alle Canarie,e adesso sono a Parigi, però poteva chiamarmi,lo ha fatto Mariagrazia,per dirmi che sta con lui in Francia e magari farlo parlare un po', capisco che lui ha parlato con la sorella.
In questi giorni,mi sono ripresa un po',ma solo un po',sono tornata a lavoro e ho raccontato loro la breve storia triste, naturalmente ci sono rimasti male, soprattutto Manuel che si stava ricredendo in lui.
Esco dallo studio,ho l'ecografia,ma non mi sembra il caso di chiamarlo dato che non è nemmeno in Italia.
Salgo in macchina e parto verso l'ospedale.
Ho un ansia incredibile, spontaneamente poggio una mano sulla pancia,che sta cominciando a gonfiare.
Eccomi arrivata, scendo ed entro, salgo al piano geneologia e come solito fare aspetto il mio turno.
Ci sono i mariti con le proprie mogli o fidanzati con le proprie fidanzate,un mese fa c'era anche lui,oggi sono sola, e lui non è nemmeno più il mio fidanzato.
Mi alzo e guardo fuori dal finestrino e mi asciugo una piccola lacrima.
Finalmente è il mio turno,entro nello studio e saluto la dottoressa,si accorge che sono da sola e dice qualcosa.
X:come mai da sola oggi?
Così le rispondo, faccio un profondo respiro.
Io:il papà non c'è, è fuori per lavoro
In effetti ho detto la verità.
Lei mi sorride e mi fa accomodare sul lettino e dice qualcosa
X:lo perdoniamo allora?
Annuisco facendo il sorriso più falso del mondo e le dico solo un 'si'.
Mi scopro la pancia e lei è sempre tanto dolce con me.
Mi sorride e dice qualcosa.
X:ma che carino questo pancino
Le sorrido solamente e mi mette il solito gel per poi poggiare quel coso gelido.
Lo passa sulla mia pancia e guarda il monitor del computer, prende parola.
X: sei alla nona settimana e il bambino si sta spostando dalla fase embrionale al livello fetale.
Sorrido pensando a mio figlio,lei lo sposta per farlo vedere a me.

È così emozionante vederlo, è più grande dall'ultima volta,mi scende una lacrima,ma è solo di emozione

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È così emozionante vederlo, è più grande dall'ultima volta,mi scende una lacrima,ma è solo di emozione.
Lui è la mia vita,lui mi lega ancora a Piero.
Prendo parola.
Io:come sta?
Lei mi guarda e poi mi risponde
X:bene,ma..come sei stata in queste settimane?
Merda e ora che le dico?
Mi invento qualcosa, anche se un po' di verità c'è.
Io:sento molto la mancanza di Piero
X:devi stare serena e fare meno sforzi e tuo figlio nascerà sano come un pesce
Annuisco solamente,se solo sapesse tutta la verità..
Mi pulisco la pancia,mi dà l'ecografia e prendiamo appuntamento per il prossimo mese.
Una volta uscita dall'ospedale, salgo in macchina, riguardo l'ecografia e sorrido, è la cosa più bella che ho mai fatto nella mia vita.
Prendo il cellulare e scatto una foto,la mando a lui e gli scrivo qualcosa.
Io: guarda tuo figlio 💟
Invio e metto tutto in borsa.
Piede sull'acceleratore verso casa.
Eccomi arrivata,sto per mettere la chiave alla porta e il cellulare squilla,lo prendo, è lui,oddio,il cuore batte all'impazzata, così rispondo.
Io:ciao Piero, è bello sentirti
Piero: perché non mi hai detto dell'ecografia,ti avevo avvertita
Pensavo fosse dolce, invece è arrabbiato con me.
Entro in casa e gli rispondo.
Io:se te l'avrei detto non saresti venuto dato che sei a Parigi
Piero: dovevi dirmelo lo stesso,mi sembra che mi tieni lontano da mio figlio
Io: se ti avrei tenuto lontano da tuo figlio non ti avrei mandato la foto,sei così ottuso Barone
Piero: e tu sei così insopportabile, ciao
Io: aspe,non chiudere... Piero.. Piero..
Evidentemente sto parlando a vuoto,lui ha chiuso.
Mi ha rimproverata,mi ha dato della insopportabile, tutto questo non lo reggo, scoppio a piangere buttandomi sul divano.

Ciaoo a tutte, tornata con un nuovo capitolo.
Tra i nostri protagonisti va sempre più male.
Il bambino ne risente tanto.
A voi i commenti e al prossimo capitolo.




Qualcosa che somiglia al vero amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora