80: Tornata dall'Inferno

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4 Febbraio 2004

Hermione's p.o.v.

«Non c'era quando è morta mia moglie, è vero. Ma c'era quando è nato questo qui. Eccome se c'era, dato che l'ha messo al mondo lei.»

Il silenzio che cade è così profondo che credo di essere diventata sorda. Non un respiro, non un assestarsi di qualcuno sul divano. Non uno scricchiolio della casa, uno scoppiettio del fuoco nel camino. Niente.

Credo, anzi spero, di aver sbagliato a capire. Lucius Malfoy non ha detto ciò che penso che abbia detto. Forse intendeva dire che Bellatrix era presente mentre Narcissa partoriva. Vero?

Vero?

«Spiega.» Più che una parola, quello di Andromeda è un verso strozzato.

«Non c'è molto da spiegare. Come nascono i bambini lo sai. Ho avuto una relazione con Bellatrix per anni, e a un certo punto è rimasta incinta. Lei avrebbe voluto liberarsene, ma Narcissa l'ha scoperto. Non poteva avere figli, così l'ha pregata di portare a termine la gravidanza e di dare a lei il bambino. Non è stato molto difficile mascherare la pancia di Bella e crearne una fittizia per mia moglie, che ha fatto anche da ostetrica. Nessuno tranne noi ha mai saputo niente. Speravo che il bambino avesse ereditato lo spirito della madre, invece...»

«No!» Draco è scattato in piedi, paonazzo e con gli occhi sbarrati. Posso solo immaginare cosa stia provando in questo momento. Il dolore che trasuda da lui è come un attizzatoio rovente che mi brucia le terminazioni nervose. «Non stai dicendo sul serio, stai mentendo. Sei solo uno stronzo fuori di testa!»

In un istante, Lucius gli è addosso. La bacchetta, sguainata, è puntata alla gola di Draco.

Tutti noi siamo in piedi, incapaci di dire o fare qualunque cosa, spettatori involontari e angosciati di un dramma inaspettato.

«Sta' buono, cucciolo. O dovrei dire bastardo?»

Andromeda si accosta ai due, afferra con delicata fermezza il polso di suo cognato, allontanando appena la punta della bacchetta dalla pelle del figlio.

«Che Draco sia figlio o meno di Narcissa non importa. A lei non importava, l'ha amato con tutto il cuore fino all'ultimo.» Punta gli occhi sul nipote. «Mi hai sentito, Draco? Cissy ti amava. Ed è l'unica cosa che conta.»

«Sei una sciocca, Andromeda. Una sciocca che sta difendendo la persona sbagliata. Mia moglie non doveva amare questo inutile idiota. Me. Doveva amare me

«Lo sciocco sei tu, Lucius Malfoy!» Inaspettata, è la voce di Neville che si leva forte e chiara. «Grazie a te, a Voldemort e agli stronzi come voi non ho mai potuto conoscere l'amore di mia madre, ma so riconoscere quello delle altre. Narcissa non avrebbe mai aiutato Harry, rischiando la propria pelle, se non fosse stato per trovare Draco e l'ha fatto per amore. Per amore di quello che evidentemente per lei era un figlio a tutti gli effetti. E tu sei un povero mentecatto rancoroso, se non capisci che amare una persona non esclude l'amore per altre. Anzi, sei un cazzo di mentecatto rancoroso in ogni caso, per stare qui a vomitare odio addosso a tuo figlio per colpe che sono solo tue!» Poi si gira verso Draco e borbotta: «adesso capisco tante cose. Scusa.»

«Oh, che tenero» ironizza Lucius «perfino il ragazzino più sfigato dell'intero mondo magico accorre in aiuto di quel coglione di mio figlio. Quale onore.» Piazza di nuovo il muso davanti a quello di Draco, che non ha mosso un muscolo, non ha battuto un ciglio dopo che Andromeda ha spostato la bacchetta che lo minacciava: è rimasto lì, come una statua di sale. «Ti odio, Draco. Ti odio con tutto il cuore. Ti odio dal momento in cui mia moglie ha posato lo sguardo su di te e ha deciso che ti avrebbe amato più di ogni altra cosa al mondo. Più di me

After Dark - A Dramione Story #Wattys 2019Where stories live. Discover now