68: In ritardo su tutto

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3 Febbraio 2004

Hermione's p.o.v.

«Come facciamo a essere sicuri al cento per cento che quello pietrificato sia il falso Malfoy, e questo qui il vero?» insiste Neville.

Per le mutande puzzolenti di Merlino, a volte quando è così cocciuto rivorrei indietro il Neville impacciato e timido che era da ragazzino.

Mi sforzo di non arrabbiarmi, di comprendere il suo punto di vista e la sua apprensione. In fondo, potrei anche sbagliarmi.

«Prima di tutto, il Draco seduto davanti a voi indossa il braccialetto che gli ho regalato,mentre quello pietrificato no.»

«Beh, potrebbe averglielo dato per rendere più credibile la recita.»

Inspiro, cercando in me la forza di non pietrificare anche lui.

«Dobbiamo mandare un Patronus al Comando degli Auror e farci mandare qualcuno che annulli gli effetti della Polisucco. E che identifichi e porti via tutta questa gente» affermo con voce che non so nemmeno io come faccio a mantenere calma, indicando gli altri incappucciati che abbiamo presi prigionieri, anch'essi pietrificati e legati per buona misura, che ora "riposano" allineati lungo una delle pareti della Sala.

«Ci abbiamo già provato, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta.»

Un senso di gelo mi prende il fondo dello stomaco quando mi rendo conto che nemmeno Harry e Ron hanno risposto al mio.

«Nemmeno i membri dell'Ordine hanno dato alcun cenno» rincara Filius, e il gelo si fa ancora più intenso, ancora più pesante.

«Pensate anche voi che...»

«Che non siamo stati gli unici a essere attaccati, sì.»

L'affermazione di Minerva mi fa oscillare il pavimento sotto i piedi.

I miei amici... il Ministero!

È chiaro che ciò che è successo stasera è un attacco in piena regola ai baluardi della civiltà maghesca. L'ennesimo, da parte di persone che non vogliono arrendersi all'evidenza che la superiorità che pensano di avere non è altro che un'illusione. Persone che si sono crogiolate nel privilegio per generazioni, e che chiaramente non intendono mollarlo.

Il tipo di persone che non smetterò mai di combattere, tramite l'insegnamento o in punta di bacchetta.

«Vedo che stasera sono in ritardo su tutto.»

La voce di Harry ci fa sobbalzare tutti. Ci voltiamo per vederlo avanzare dalla soglia della Sala Grande insieme ad altri tre Auror più anziani che non conosco. Tutti tranne lui portano addosso i segni del combattimento.

Lo sguardo dei nuovi venuti si posa sulle figure pietrificate e legate dei soggetti in viola, sulle copie di Draco e Pansy che ancora veleggiano accanto a me, sul vero Draco (o almeno, quello che io penso sia il vero Draco) che rimane accasciato sull'unica sedia di fronte al tavolo dei professori e che non mi ha ancora degnata di una sola occhiata.

I sentimenti a riguardo non hanno spazio, in questo momento, nei miei nervi sovraccarichi, ma so che appena tutto questo finirà, dovrò fare i conti con loro... e con lui.

«Cosa è successo, qui?» chiede un Auror dai capelli scuri.

«È quello che stiamo ancora cercando di stabilire con certezza» risponde Minerva. «Ciò che sappiamo, finora, è che qualcuno ha aperto la Stanza delle Necessità, probabilmente un clone di Malfoy o Malfoy stesso» mi mordo le labbra per non mettermi a gridare «e ha fatto entrare una cinquantina di persone nella scuola. Al momento abbiamo ripulito i corridoi e sbarrato le sale comuni e l'infermeria, ma non siamo sicuri al cento per cento che qualche nemico non si aggiri ancora per i corridoi o i passaggi segreti.»

After Dark - A Dramione Story #Wattys 2019Where stories live. Discover now