35: Dress code pazzamente natalizio

4.4K 199 28
                                    

23 Dicembre 2003

Hermione's p.o.v.

Ieri sera finalmente Pansy si è levata dai piedi. Al pensiero che al ritorno degli studenti, a gennaio, sarà di nuovo qui, non riesco a reprimere un moto di naus... ehm, gioia pura.

Capisco il punto di vista di Minerva, il suo piano per ricostruire la società dei maghi e far sparire pian piano le divisioni che ci hanno portato alla guerra, davvero. Lo capisco e lo condivido. Però...tra tutti i simpatizzanti di Voldemort, proprio lei doveva portare qui?

Un po' mi vergogno di me stessa: non avrei mai pensato di essere proprio io a cadere preda di un attacco fulminante di sindrome NIMBY, ma non ci posso fare nulla. Non ho per niente voglia di affrontare le difficoltà che la presenza di Parkinson causerà a ogni piè sospinto. Mi è ben chiaro infatti che lei è un pericolo per l'equilibrio della vita a Hogwarts molto più di quanto non lo sia Malfoy che, nonostante tutto, non ha sollevato poi questi grandi problemi... beh, se si esclude qualche discussione accorata e comunque cercata e voluta da entrambe le parti.

Se sei mesi fa qualcuno mi avesse detto che avrei usato Draco Malfoy come paragone positivo per qualcosa, avrei pensato che quella persona fosse vittima di un forte colpo di sole.

Se qualcuno sei mesi fa mi avesse detto che avrei voluto "usare" Malfoy per fare ben altro... beh, non ci avrei pensato due volte a ricoverarlo/a coattamente a St. Mungo.

Forse dovrei ricoverare me stessa nel reparto psichiatrico dell'ospedale, dato che ora, nella Grande Sala praticamente deserta, sentire lo sguardo di Draco su di me scatena una serie di ricordi che suscitano brividi che non avrei mai pensato possibili.

Soprattutto non dopo le scenette con Parkinson.

Un frullo di ali mi riscuote dalle mie elucubrazioni – e dalla mia indisciplinata lussuria – inducendomi a sollevare la testa, giusto in tempo per vedere il solito gufo atterrare davanti al mio piatto con un paio di giornali legati alla zampa. Lo libero del suo carico e sto per immergermi nella lettura quando un secondo gufo mi atterra davanti. Porta un bigliettino rosso fissato con un nastro verde.

Incuriosita lo slego e lo srotolo. È vergato in lettere dorate, con una scrittura disordinata e familiare.


Hermione,
Come di sicuro già saprai – questo posto è un covo di spie! – stasera darò una festicciola natalizia per gli amici, sul retro del Tiri Vispi, dalle sette in poi. Siamo collegati con la Metropolvere. Porta pure chi vuoi dei tuoi colleghi, più siamo meglio è.

Un bacione

George

P.S.: ci sarà anche Ron, spero non sia un problema.

P.P.S.: Dress code: il più pazzamente natalizio possibile, ovviamente!


Sorrido nell'arrotolare il biglietto per infilarlo in tasca. Per essere in tema con la serata, mi toccherà chiedere a Luna se posso prendere in prestito i suoi occhiali o qualcosa del genere.

"Porta chi vuoi dei tuoi colleghi" è un'affermazione che mi fa ridacchiare: con tutta la buona volontà, non ce la vedo Minerva che sorseggia whisky incendiario vestita da aiutante di Babbo Natale o Filius con le corna da renna, in mezzo al caos che sicuramente George scatenerà coi suoi scherzi.

«Che hai da ridere, Granger?» mi chiede Malfoy, con un sorriso a metà tra il sardonico e il divertito. Ha finito la colazione e si è alzato per uscire dalla sala, e ora me lo ritrovo a un passo dalla sedia.

After Dark - A Dramione Story #Wattys 2019Where stories live. Discover now