11: Conseguenze

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12 Ottobre 2003

Draco's p.o.v.


«Tu, merdosissimo furetto. Cosa le hai fatto?»

Sollevo gli occhi e vedo Weasley avviarsi nella mia direzione, gli occhi che mandano lampi. Longbottom e Lovegood lo seguono con aria preoccupata. Fantastico, penso.

La donnola ha passato tutta la cena a fissare l'ingresso della Sala Grande, in attesa che Granger facesse la sua comparsa, immagino, segno che è perfino più stupido di quel che pensassi. Sono certo che la secchiona non si farà vedere fino a che lui non se n'è andato dal castello.

Mi pulisco la bocca col tovagliolo.

«Dici a me?»

«Sì, a chi altri? Cos'hai fatto a Hermione?»

Sì, è davvero così stupido.

«L'ho accompagnata fino al suo ufficio, ecco cosa ho fatto.»

«E dovremmo crederti?»

«Credi quello che vuoi, ma lo sappiamo entrambi di chi è la colpa se Granger stava piangendo, quando l'ho portata indietro.»

«Hermione stava piangendo?» chiede Luna, ma la voce di Weasley la sovrasta. Si china verso di me, minaccioso.

«Piangeva? Cosa le hai fatto?»

Ooo-kay. Quando è troppo è troppo. Spingo indietro la sedia, rizzandomi in tutta la mia statura.

«Vuoi davvero continuare con questa farsa, Weasley? Credi davvero che la gloria che hai conquistato parassitando il Bambino Sopravvissuto e quella che definiscono "la strega più brillante che sia uscita da questa scuola negli ultimi cinquant'anni" ti permetterà di fare quello che vuoi?»

«Non azzardarti a nominarli! E ora dimmi dove. È. Hermione.»

«Ti contraddici, idiota. Se non la posso nominare, come faccio a dirti dov'è? E comunque, come faccio a saperlo? Sarà nel suo ufficio a piangere.»

«Certo, ed è colpa tua.»

Weasley incrocia le braccia sul petto.

«Cos'hai combinato, Malfoy?» Il viso di Longbotton assume un'espressione ostile, mentre Lovegood guarda dall'uno all'altro, sempre più preoccupata. All'improvviso c'è la punta di una bacchetta proprio sotto il mio naso. «Non costringermi a fare qualcosa che non vorrei.»

Come no. È stato chiaro dal primo momento che vorrebbe, eccome.

«Come ho già detto e ripetuto: non ho combinato niente. Se non mi credi, suppongo che l'amichetto di Weasley, là in fondo, abbia del Veritaserum con sé.» Indico con un cenno della testa l'Auror che fa da babysitter alla donnola. «Non ho problemi a raccontare la verità.»

Weasley sbianca e fa un passo indietro.

«Come immaginavo. E ora scusate, ma ho di meglio da fare che stare qui ad ascoltare i vostri vaneggiamenti.»

Volto loro le spalle e scendo dalla pedana, diretto fuori dalla Sala Grande.

Solo pochi passi e incrocio Minerva Mc Grannitt, che mi guarda con un sopracciglio sollevato.

«Tra un quarto d'ora nel mio ufficio, Draco.»

Perfetto. Ora mi toccherà fronteggiare un'altra fan di Weasley... sarebbe stato meglio farmi gli affari miei.

La disperazione di Granger mi risuona nelle orecchie,m però, e capisco che no, non lo sarebbe stato.

Sono nell'atrio quando dei passi affrettati mi inseguono. Mi giro, la bacchetta già pronta a respingere eventuali attacchi.

«Dovresti rilassarti un po', Draco. Non ti fa bene vivere così.»

Loony Lovegood.

«Che vuoi?»

«Solo sapere cosa è successo davvero.»

«Inutile che lo chiedi a me, dato che poi non crederesti a quel che ti dico.»

«Io credo a molte più cose di quel che pensi.»

"Sì, immagino a quali", penso, figurandomi mentalmente il Cavillo.

«In ogni caso, non è a me che lo devi chiedere, ma a Granger.»

«Lo farò, ma voglio sentire anche la tua versione.»

«Senti, Lovegood, non mi sembra una buona idea. Quel che ho visto non mi riguarda e non credo che a Granger faccia piacere se qualcuno va in giro a spiattellare i fatti suoi. Sta a lei, non a me, decidere quello che vuole rivelare.»

Lei inclina la testa di lato e mi squadra da capo a piedi come se mi vedesse per la prima volta, poi sorride, con l'aria di chi conosce la risposta a tutte le domande fondamentali del genere umano.

«D'accordo, chiederò a lei. Però voglio parlare ancora con te, dopo. Ci vediamo tra un paio d'ore nell'ufficio dei professori?»

Scrollo le spalle.

«Se proprio ci tieni...»

La Mc Grannitt viene dritta al sodo.

«Ricordi che c'erano delle condizioni, per farti venire qui, vero?» mi chiede, ben sapendo che non posso certo dimenticarmene. Annuisco comunque. Minerva non ama che le sue domande restino senza risposta.

«Quindi vuoi spiegarmi cosa diamine è successo tra te e Weasley?»

Sospiro, lasciandomi andare indietro sulla sedia.

«E tu sei disposta a credere a ciò che dico, anche se mette in cattiva luce uno dei Salvatori del Mondo Magico?» rilancio.

Lei non si scompone.

«Sono disposta a credere alla verità.»

«D'accordo, ma una parte di questa verità non è mia da raccontare. Riguarda una terza persona, e non è detto che questa persona voglia che io racconti ciò che è successo, ciò che ho visto.»

«Questa persona è Hermione Granger?»

Esito, poi annuisco.

«Prova a raccontare, omettendo ciò che pensi che lei non voglia che si sappia.»

Lo faccio e lei mi ascolta senza fiatare. Alla fine mi congeda, con un'espressione che non promette nulla di buono. Se per me o per Weasley, non mi è dato sapere.

Quando arrivo in sala professori, Loony è già lì. Mi appoggio a una parete, le braccia conserte.

«Quindi?»

«Quindi Hermione mi ha detto cosa è successo tra lei e Ron, e che tu sei arrivato appena in tempo. Forse lei non ne avrà mai la forza, quindi lo faccio io al posto suo.»

Lovegood si alza e, prima che io capisca le sue intenzioni, mi ritrovo stretto nel suo abbraccio. È un attimo profumato di vaniglia. Il tempo di un "grazie" sussurrato al mio orecchio, ed è tornata a sedere al suo posto, su una delle poltrone davanti al camino.

La guardo stralunato, lei ha le sopracciglia inarcate in un'espressione divertita.

«Beh, che ci fai in piedi come un palo? Siedi con me. Non abbiamo mai parlato, io e te, ed è ora di rimediare.»

Non so di preciso cosa mi sia piombato sulla testa, perché mi lascio cadere su una poltrona e allungo le mani verso le fiamme, nel tentativo perpetuo e vano di riscaldare il baratro gelido che circonda il mio cuore.

«Ti ascolto.»

After Dark - A Dramione Story #Wattys 2019Kde žijí příběhy. Začni objevovat