Capitolo 96. Ti aspetto fra le stelle

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Lei tornerà in una notte d'estate

l'applaudiranno le stelle incantate

rischiareranno dall'alto i lampioni

la strana danza di due fannulloni.

Fabrizio de André

JACK

La morte non mi ha mai intimorito, ritengo sia qualcosa alla quale prima o poi bisogna giungere; perciò, è meglio rassegnarsi al fatto che verrà piuttosto che non vivere quel poco di vita concesso pensandone solo la fine. Ma da quando Madison è scomparsa sento che potrei avere un rimorso fino alla fine dei miei giorni, quello di non essere riuscito a proteggerla.

Chi l'avrebbe mai detto, nel più assurdo dei casi serviva una piccola e dolce ragazza a farmi perdere la testa e farmi ritrovare il cuore. Il suo arrivo è stato la coincidenza migliore della mia esistenza. Coincidenza perché le stelle mi avevano silenziosamente anticipato del suo arrivo.

Solo un leggero spiraglio di vento mi fa percepire che la vita va avanti ancora, perché il resto è immobile e freddo. La mia squadra si è ricomposta e la vedo pronta a qualsiasi cosa. Siamo sufficientemente preparati sia per uno scontro ad armi sia per un corpo a copro. Ma oggi non dovrebbe esserci bisogno di nulla, se non di un puro e onesto scambio equo.

Ma noi siamo tutto tranne che puri e onesti.

Il luogo gelido circondato da case abbandonate e qualche lampione di fortuna ci circonda. Ognuno guarda le spalle all'altro. Le mie guardie non mi hanno avvertito di movimenti sospetti ma non è la notizia che volevo sentire. Io ho un bisogno disperato di vedere Madison davanti ai miei occhi. Ho pensato ovviamente che potesse essere una trappola, sul fatto che sarebbe già morta. Ma se così fosse come pretendono che io non crei un eccidio e sposerei Clara e basta?

I pensieri mi assillano, non riesco a controllarli. Il viso è una maschera che copre terrore nella maniera più impassibile questo è una cosa di cui sono grato. Solo lei è riuscita a smascherarmi, sotto ogni punto di vista come se mi conoscesse da una vita e io sento di non aver ancora fatto abbastanza per ringraziarla. Sento di non averle dimostrato a pieno la mia ammirazione e devozione nei suoi confronti.

Il mio amore per lei è ineffabile ed è complesso trovare delle parole sufficientemente giuste per de scriverlo. Se solo avessi avuto il tempo di formularle, se solo sapesse a come ci penso mentre lei sonnecchia tra le mie braccia e io conto le sue piccole e leggere lentiggini.

Uno sfrigolio di passi mi mette in allerta. "Sono qui, signore".

Sento nel piccolo microfono al mio orecchio. Stella e Simon alla mia destra, Alex e Liam alla mia sinistra.

Davanti a noi, chi mi aspettavo di trovare.

Emerson e i loro fratelli con varie guardie.

William Torres, mio padre, affianca Clara.

Non sono sorpreso e lui sapeva che io avessi capito che c'era il suo contributo, ma vedere il mio aguzzino di una vita fa un certo effetto. Tutto ciò che aveva è mio ora, ma è stato lui a crearmi e non compie mai gesti senza uno scopo. Come faccio io.

"Quanto tempo è passato, figliolo". Eccolo il sorriso malizioso, la voglia di strapparglielo con le mie mani è aumentata. "Ragazzi, è un piacere vedere anche voi".

"Dov'è?"

"Oh, stai calmo Jacob. Ci siamo rivisti dopo mesi e vuoi solo lei?"

"Che seccatura" Clara irrompe nella conversazione. "Nel patto non era scritto che fosse tutta intera, solo viva".

SidereusWhere stories live. Discover now