Capitolo 71. Piani e lettere a mano

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Entrambi non abbiamo mai creduto nell'amore,

poi ci siamo incontrati.

Jacob Torres

JACK

"Lei non andrà da nessuna parte, te lo proibisco".

Stella cammina avanti e dietro per il soggiorno, io rimango appoggiato sul bancone della cucina. Sapevo che avrebbe reagito così ma deve capire che non abbiamo altra scelta.

"Ascoltami" le dico. "Ha minacciato di ucciderla, potrebbe essere un'occasione per fargli comprendere che non è una minaccia ma anzi un potenziale per noi. Sarà dura, ma almeno le toglierà gli occhi di dosso. Ormai ha compreso il valore che ha lei per me, ritiene che per farmi tornare operativo lui debba ucciderla. In qualsiasi caso cercheremo di aggirare questo invito lui la elimina a prescindere".

Si ferma, rivolta verso la porta di ingresso. Esita. "Jack, potrebbe essere una trappola per farla fuori e togliersi il pensiero" si gira. "Non le farò correre un rischio simile. A costo di iniziare una rivolta contro di lui, io non la voglio perdere".

"Allora pensi di rifiutare la proposta così la ucciderà in ogni caso?" Vado verso di lei. "Io sto cercando disperatamente di proteggerla da qualcosa a cui so non sia ancora preparata, la alleneremo in qualsiasi istante. Anche qui, a casa vostra. Ogni luogo è sufficiente per permetterle almeno di sapersi difendere. Deciderò la data in cui organizzare questa maledetta cena e prenderò più tempo possibile a nostro vantaggio. Non credere che io non detesti il fatto di non avere scelta". Stella respira veloce, percepisco la sua tensione e paura.

"Fidati, Stella, se ti dico che l'ho sfidato come mai prima d'ora. Ha accettato di non farmi sposare Clara Harrison ma ovviamente a caro prezzo".

Non ha bisogno di ulteriori parole per capire cosa sto per dirle e si porta le mani sulle guance scuotendo la testa. "Combatteremo, vero?"

Annuisco, mentre lei ha abbassato lo sguardo. "Abbiamo mezzi a sufficienza per farlo, ma non abbastanza di quanti mio padre potrebbe offrirmene. Si è rifiutato di aiutarmi, questo era più che prevedibile".

Si siede sul divano e il suo sguardo è perso tra i pensieri. Cerco di rincuorarla, per quanto io sia capace. "Non ha detto ai tuoi genitori di Madison, sappi che lui sapeva tutto fin dal principio come temevo. Non sanno lei che abita qui, che ha un legame stretto con noi. Non sa che è il motivo per cui noi vogliamo staccarci da queste catene. I vostri genitori non si stanno prendendo il disturbo di indagare in merito a ciò ritenendo sia una perdita di tempo dal lavoro".

Alza lo sguardo verso di me sorpresa, ma immagino che mio padre si tenga queste informazioni come ulteriore ricatto.

Stella ha ragione sul fatto che potrei condurre Madison a morte certa invitandola a cena con i miei genitori, ma l'alternativa è che la uccidano comunque. "Mi accerterò tramite le mie guardie più fidate che abbia protezione quando incontreremo i miei genitori. Fino ad allora, dovrà stremarsi di allenamento per il suo bene".

Stella prende il suo cellulare e digita un numero, lo posa sul tavolo alle mie spalle e dopo alcuni squilli sento la voce di Simon. Mi guarda. "Diglielo, sono tutti e tre insieme adesso. Voglio sapere che cosa ne pensano".

Si siede su uno sgabello e mi volto verso il telefono sedendomi anch'io, faccio un profondo sospiro. Descrivo come stanno le cose.

"Non sposerai Clara, te lo impedisco e te lo ribadisco anche. Ci siamo aiutati quando volevano costringerci a fare cose contro la nostra volontà, con te le cose non cambiano". Simon è il primo a rompere il ghiaccio.

"Vogliono la guerra?" dice Alex. "Faremo loro il culo, allora".

"Ha ragione, tra l'altro Clara passerebbe il resto dei suoi giorni con noi essendo che entrerebbe automaticamente nella squadra. Jack, se la sposi ti uccido". Liam e la sua delicatezza intervengono.

SidereusWhere stories live. Discover now