Capitolo 81. Sali in moto

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Dei baci che non si è osato dare,

delle occasioni lasciate ad aspettare,

degli occhi mai più rivisti.

Fabrizio de André

STELLA

Per qualche giorno si è respirata aria di normalità e quiete dopo la tempesta.

Dopo l'episodio alla reggia Torres, non si sono verificati fenomeni di alcun tipo. In questi giorni io e Madison siamo tornate a frequentare le lezioni al college, i ragazzi affrontano allenamenti e siamo andate a vedere le loro partite diventando le loro tifose numero uno. È soddisfacente vedere gli sguardi delle ragazze invidiose che sanno che quelli in campo sono i nostri ragazzi e a dir poco i migliori. Jack è il capitano e Madison indossa si è fatta fare una t-shirt con scritto Torres 21. Io già possiedo la Parker 14. Stasera la sfoggeremo essendo che ci sarà una delle partite più importanti del campionato contro la Yale University.

Jack è sempre stato un tipo autoritario che ama la sua indipendenza. Dunque, a primo impatto sembra sospetto di come riesca a gestire uno sport di squadra in cui deve per forza collaborare. La risposta è semplicemente che il capitano della squadra è lui.

Gli allenamenti continuano, sappiamo che questo silenzio significa solo la preparazione di un attacco più grande. Stiamo rinforzando truppe e difese grazie all'aiuto dei nostri alleati. Abbiamo notevolmente ampliato il numero di soldati e strutturato sistemi di sicurezza ovunque, persino nelle strade della città. La reggia Torres è stata ristrutturata in pochissimo tempo ed è tornata praticamente come nuova, solo che per accedervi adesso ci vuole circa mezz'ora per tutti i controlli delle guardie e alcuni nuovi recinti creati attorno praticamente invisibili.

Una cosa ambigua però è successa: i signori Torres sono scomparsi.

Non sono stati rapiti, Jack ha scoperto tramite le loro guardie che si sono fatti lasciare all'aeroporto ma non abbiamo idea di dove siano.

Anche i nostri genitori sono spesso fuori casa, non ancora riusciamo a capire cosa tramano.

Madison invece migliora a vista d'occhio, riesce a contenere molto di più le emozioni ed essendo una persona molto aperta e trasparente non è stato facile per lei. Nella camera delle simulazioni è stata sottoposta a numerosi test che hanno davvero messo alla prova la sua sanità mentale, ma tutto questo con il suo consenso e consapevolezza dei rischi. Convincere Jack è stata dura, solo lei è riuscita a tranquillizzarlo. È davvero, davvero protettivo e geloso nei suoi confronti. Ma ormai non fa altro che spronarla a migliorare, le permise di combattere e la sta facendo crescere insieme a noi. A proposito di Madison, tra qualche giorno sarà il suo compleanno!

Sto preparando la sua sorpresa da circa un mese e spero le piaccia. Lei dice che non è necessario fare la festa, che sta bene a casa con noi. Ma io non voglio sentire storie, questa ragazza avrà il suo primo compleanno all'estero più bello di tutti i tempi perché se lo merita. Soprattutto perché con la sua personalità ci ha salvati e non smetterò mai di ringraziarla.

"Stella, sto scrivendo una mail ad una mia compagna di corso. Dovrei scrivere LOL alla fine del messaggio?"

Vado in camera sua e mi metto dietro di lei mentre è seduta sulla scrivania. "Cosa? Perché dovresti scrivere LOL?" Mi sfugge una risata. È così tenera quando indossa gli occhiali da vista.

"Beh, perché lo dite spesso voi americani e mi sembrava un gesto... ho capito, manderò la mail e basta".

"Mi sembra un'ottima idea, secchiona". Esco dalla stanza e mi arriva un cuscino dietro la schiena.

SidereusWhere stories live. Discover now