Capitolo 66. Il mio nome, ripetutamente

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Supponiamo un mattino tu ti alzi e ami me.

Rino Gaetano

MADISON

La luce filtra attraverso le grandi finestre, illumina la stanza vivacemente e sembrerebbe essere una splendida giornata. Il sole rispecchia il mio umore, mi sento raggiante ed estremamente felice, ma sono appena sveglia quindi cerco di focalizzarmi.

Mi sento diversamente riposata dal solito, ho mai dormito così profondamente? L'adrenalina, la sento. Scorre nelle mie vene e non ancora capisco il perché di questo turbine di emozioni.

Mi accorgo che non è stata la luce del sole a svegliarmi.

Sento un solletico sul mio naso ed improvvisamente anche un odore.

È dolce, familiare, come se lo avessi addosso da sempre. Le coperte sono morbide sotto al mio tocco e anche il cuscino ha questa fragranza all'odore di sogni.

Questo solletico continua, ora sento baciarmi le guance. Adesso gli angoli delle labbra, il collo, è tornato sul naso. Mi bacia di nuovo la punta.

Apro gli occhi e la visione che ho davanti è paradisiaca. Il risveglio migliore della mia esistenza.

Lui è sopra di me, si regge sui gomiti.

Lo sento caldo e soffice, ancora di più della sera prima, poggio le mani sulla schiena e sulle spalle e inizio ad accarezzare lentamente i suoi muscoli, attraversando la linea della schiena con la mano. Noto dei graffi dietro la sua schiena muscolosa e me ne imbarazzo, potrei essere stata io. Mi sento protetta qui sotto.

I miei occhi sono parzialmente chiusi ma lo vedo a meraviglia, come si fa a non notare una creatura del genere?

Il sole gli illumina la pelle. I capelli di uno marrone scuro inteso spiccano sulle coperte bianco latte. Gli occhi celesti chiaro hanno un'intensità tale da farmi rimanere in apnea al loro cospetto.

I capelli sono scombinati ma gli danno quel fascino selvaggio che abbinato al suo sorriso crea un misto davvero seducente. Ma le labbra... diventate rosse, gonfie e ancora più invitanti sono ciò che mi colpisce di più. La forma morbida più sensuale che possa esistere. Allora le ricordai sulle mie, morbide come la neve appena attecchita al suolo.

Non solo sulle mie labbra, su ogni centimetro del mio corpo.

Mi sta sorridendo, ha smesso di baciarmi e mordicchiarmi il naso.

"Giorno, amore". Dice.

Ho tra le coperte sopra di me un angelo e chiunque avrebbe ucciso per una visione del genere. Sento le curve del mio seno soffice a contatto con il suo petto solido e virile, il suo cuoricino batte tanto. Ha gli occhi luminosi più del solito. Mi sta sorridendo e quei denti dritti e perfetti risplendono più del sole fuori da questa finestra, un sorriso matematicamente perfetto.

Non riesco a parlare, gli sorrido. Abbagliata da tutta questa luce, voglio guardarlo ancora un po' e imprimermi questa immagine nella testa e nel cuore.

Avrei pensato a questo viso perfetto ancora arrossato sulle guance se mi sarei dovuta far forza per combattere per qualcosa.

Per lui, avrei rovesciato il mondo. Solo per vederlo così un'ultima volta. Semplicemente splendido qui e per sempre unito a me. Io e lui. Ho tutto ciò che desidero.

Non riuscendo a dire una parola, lo prendo con la stessa delicatezza con cui mi ha baciato con le mani sul suo viso e inizio a mordicchiargli le labbra rosse. Poi lo bacio.

Stringo il suo corpo al mio, perché non ne ho abbastanza. Non voglio vada via.

Immergo le mani tra i suoi capelli e sono felice che anche lui non ne abbia a sufficienza. Spero che mi desidererà come io desidero lui, sempre, ardentemente, come se fosse una necessità. Anzi, lo è.

SidereusWo Geschichten leben. Entdecke jetzt