Capitolo 76. Il mio punto debole

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Vorrei ritrovarti adesso e parlarti.

Amedeo Modigliani

ALEX

Jack ci mandò segnali per tutto il tempo che Madison distrasse l'attenzione di Emerson e Clara.

La mia amica non l'ho mai vista così fredda, impulsiva e non sembrava affatto lei. Sappiamo che in quel momento fosse instabile e ci aspettavamo che avrebbe colpito Clara e a sua volta lei l'aveva sfidata sul suo punto debole: Jack.

Senza dubbio la strega si è lasciata ingannare dall'aspetto dolce di Madison e dalla sua apparente ingenuità, ma non sa che sta prendendo pian piano sicurezza e questa è stata la dimostrazione che ormai è a tutti gli effetti entrata nella logica di ciò che facciamo.

È stata a dir poco coraggiosa a mettersi di fronte a Jack.

Non appena lei spuntò fuori, il leader si mise subito in allerta e ci inviò ordini anche solo con lo sguardo e segnali camuffati approfittando della situazione. Non lo diede a vedere, ma in parte era terrorizzato che le potesse succedere qualcosa. Ma dall'altra parte, la lasciò fare credendo in lei e nella sua forza.

Stupito da cosa sia stata disposta a fare Madison per lui, le permise di difenderlo. Ma indirettamente anche lui la stava proteggendo. Infatti, Madison ha sparato un colpo mancato contro Clara e Jack ha utilizzato questo come diversivo per permetterci di mettere la squadra Harrison al tappeto.

Per evitare che Madison restasse ferita, la stese per terra e lui si mise sopra di lei coprendola con il suo corpo. Rischiando seriamente che colpissero lui.

Io, Liam, Simon e Stella abbiamo attuato con precisione gli ordini del capo e ora sono tutti agonizzanti per terra immobili dai colpi che abbiamo sferrato loro in qualche secondo.

È una fottuta figata ogni volta che lo facciamo.

Il colpo di Madison non ha ferito nessuno, ma direi che sia il caso di dileguarci. Ciò che dovevamo fare è stato fatto. Sinceramente voglio una doccia.

Jack si alza da terra e prende per mano Madison. "Andiamocene immediatamente. Ora".

La folla terrorizzata ci lascia passare e poi esce correndo insieme a noi. Come sottofondo di noi che corriamo, gli Harrison imprecano e cercano di seguirci. Per fortuna colpendo dietro di noi con le pistole riusciamo a seminarci ed intrufolarci nelle macchine.

Dopo aver ripreso fiato e aver imboccato l'autostrada, rompo il silenzio.

"Gesù, è stato... è stato... INCREDIBILE" dico. "Madison, sei stata una forza. Tu con quella pistola eri tipo 'ehi tu, spara al mio ragazzo e ti ritrovi stesso per terra. Dove l'hai imparato? Wow". Mi scompiglio i capelli a dir poco elettrizzato.

"Jack? Hai visto come ti ha difeso?" Mi giro verso di lui al volante. Noto che il suo respiro è leggermente accelerato e sta ancora metabolizzando il gesto super audace di Mid. Stringe il volante. È rigido.

"Stella? Hai assistito anche tu? Ah, vogliamo parlare di come siamo stati incredibilmente fighi quando li abbiamo atterrati tutti? Però non ricordiamo quello che abbiamo fatto io e Liam per far accettare le alleanze alle due ragazze. In ogni caso imparerai anche tu a fare queste cose, Mid. Non preoccuparti".

Simulo i pungi con le mani e i calci, dimenandomi sul sedile. "Pum, pum, ah, YAH. DANNAZIONE, da quanto non siamo così in forma? Certo, ora ci vorranno uccidere ancor più di prima. Ma chi cazzo se ne frega, vero?"

Mi giro intorno in macchina, Stella e Madison guardano fuori dal finestrino e Jack guida in totale serietà. Noto le espressioni delle ragazze e sembrano abbastanza traumatizzate. Capisco Madison, Stella credo sia scioccata per ciò che ha fatto la sua amica.

SidereusWhere stories live. Discover now