Capitolo 46. Farfalle

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E' cattiva la gente che non ha mai provato dolore,

perché quando si prova il dolore, non si può

più voler male a nessuno.

Carlo Cassola

MADISON

Stella inizia ad urlare, piangere, dimenarsi. Lancia cuscini, coperte, si mette in ginocchio e lancia anche il telefono dall'altra parte della stanza. Sono terrorizzata.

Rimango immobile sul divano per qualche secondo a fissarla sbigottita, sembra sia indemoniata quando fino a poco fa stavamo ridendo insieme.

Ma che diamine è successo.

Stremata e inginocchiata per terra piange a dirotto e urla. Sento il campanello della porta squillare. Alex è appena uscito ma spero davvero sia lui per darmi una mano. Corro ad aprire e vedo il suo sguardo sconcertato quanto il mio appena apro la porta.

"Ma che cazzo succede?"

"Non lo so. Per favore, vieni".

Mi sorpassa correndo e vedendo Stella in quello stato, per terra in soggiorno, rimane fermo davanti a lei anche lui e non sembra sapere che fare.

Mi inginocchio vicino a lei. Grida. "Stella, Dio che hai fatto?"

"COME HA POTUTO! NON PUO' ESSERE!" Urla lei.

Alzo lo sguardo verso Alex e si inginocchia anche lui.

"Dicci che è successo, chi ti ha ridotto così? Cosa hai visto?"

I suoi occhi sono così distrutti e rossi che mi spavento. Con la mano tremolante come se stesse prendendo la scossa, indica il telefono dall'altra parte della stanza.

Corro verso dove ha indicato e spero non si sia rotto lo schermo perché l'ha lanciato con una tale forza da creare un leggero buco sul muro. Magari l'effetto degli allenamenti intensivi.

Controllo la prima schermata che mi appare e vedo una foto.

Non riconosco subito chi sono i due ragazzi che vedo, ma si stanno baciando.

Alex viene vicino a me e prende il telefono. Dopo un secondo sgrana gli occhi e rimane impalato a fissare la foto. Sento un bisbiglio.

"Simon".

I due ragazzi sono in piedi e sembrano essere nei corridoi nel campus.

Riprendo il telefono e ha ragione. Simon è con una ragazza che non ho mai visto.

Si stanno baciando.

Simon ha tradito Stella.

Io e lui ci guardiamo ancora più affranti di prima e ci giriamo lentamente verso Stella che ancora inginocchiata per terra con le braccia al petto respira a fatica, piange, emette versi e bisbiglia.

"Non è possibile, non è possibile, non è possibile".

Ci avviciniamo cautamente a Stella e l'abbraccio. Alex le tiene il braccio attorno alla vita per reggerla, lei non riesce neanche a reggersi in ginocchio.

Non sappiamo entrambi cosa dire. Non riusciamo a credere a quello che abbiamo visto e stiamo ancora mettendo a fuoco l'accaduto. L'unica cosa che possiamo fare è aspettare che si calmi, le diamo dell'acqua e Alex la prende in braccio mettendola sul divano.

Poi Alex esce in terrazzo e da come sento sta chiamando Jacob informandolo dell'accaduto.

Io sono vicino a lei, le tengo la mano ma lei ha lo sguardo perso e gli occhi dorati sono diventati rossi. Alex rientra e si siede vicino a noi.

SidereusWhere stories live. Discover now