Capitolo 15. Io e te una sfida continua

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Non tutte le tempeste arrivano

per distruggerti la vita. Alcune

arrivano per pulire il tuo cammino.

Seneca

JACK

Che tristezza questo posto, come d'altronde anche queste persone.

Secondo loro questo è 'divertimento', ma non hanno idea di cosa significhi invece cavalcare l'onda e sentire il sapore della vera adrenalina.

Venire qui si dimostra utile a volte perché ci sono tanti soggetti facilmente manipolabili per lasciargli fare il lavoro sporco o usarli come spie all'interno dell'istituto o altri luoghi utili. Questo, per esempio, per me è divertente. Più che altro lavoro, ce ne sono di ricchi imprenditori o i loro figli con cui trattare. Ovviamente potenti non al mio stesso livello o quello dei miei fratelli, ma al contrario loro io mi tengo impegnato e concentrato. Loro invece danno strappi alle regole presentandosi a questi eventi goliardici con il puro scopo del dolce far niente. Quest'anno, anche con una nuova ospite. Mi continua a squadrare come se fossi un estraneo quando l'intrusa è lei, tra l'altro sono stato sorpreso di vederla alle selezioni per la squadra di pallavolo ed era l'unica con il broncio al contrario di quelle bionde agitate che mi fissavano.

Io però ho un lieve debole per le brune.

Soprattutto quelle che rendono il gioco difficile.

In qualche modo devo mandarla via, la sua presenza potrebbe cominciare ad irritarmi e se Stella e gli altri non vogliono cacciarla lo farò io. Indirettamente.

Non capiscono che se qualcuno dei nostri genitori lo scoprisse, e non manca molto, potremmo pagare pegno con punizioni fisico corporali. Nel vero senso della parola.

Se per loro sono una sorta di leader è perché sono l'unico ferreo sulle convinzioni e sull'educazione imposta, quello che conosce il suo posto. Anche se far diventare le guance rosse della ragazza per la sua furia è stato leggermente simpatico.

Soprattutto la sua faccia fuori dall'agenzia di moda che in maniera del tutto casuale ho acquistato proprio in quel periodo -è importante sottolineare che in realtà nessuna delle mie scelte è casuale-.

Se ne sta sulla pista da ballo insieme ad Alex e Stella mentre io, Simon e Liam le teniamo d'occhio vicino al bancone dove si prende da bere. Tutte queste persone mi irritano.

"Bella festa, ragazzi. Non trovate?" Simon beve un sorso di punch.

"A me piace, tra poco raggiungo gli altri in pista".

"Serata memorabile". Concludo.

"Andiamo! Vieni con me a ballare". Liam si alza e si mette davanti a me, con i fulmini negli occhi lo congelo.

"Avvicinami ancora quella lurida mano e finisce nel punch di Simon".

La ritrae subito, andandosene mentre lancia un'occhiata di aiuto a Simon. Che seccatura. Sto per andarmene, cercando di ricordare ancora perché mi stia trattenendo tanto. Dopotutto sono passati dieci minuti da quando sono qui, ho a dir poco sforato i tempi.

"Simon, pensaci tu".

Mi alzo, sistemandomi la giacca e pronto per uscire. Essendo particolarmente alto ho una visuale della sala, inquadro la ragazza e Stella che muovono le gambe a ritmo di musica. Il vestito della bruna è particolarmente scollato per lei, qualcuno potrebbe posarci gli occhi.

Guardo intorno a loro alcuni ragazzi, qualche occhiata irrispettosa è presente.

Quindi torno a sedermi davanti al bancone.

SidereusWhere stories live. Discover now