Appena trovo l'abito corro di nuovo verso di lei e alzando il braccio glielo mostro. Non presto mai a nessuno i miei abiti, non che io abbia qualcuno a cui prestarli siccome praticamente convivo con quattro ragazzi. Anche se Alex una volta ha cercato di provarsene uno. Però Madison è dolce e carina quindi la aiuto con piacere.

Si alza dallo sgabello del tavolo della cucina a bocca aperta si avvicina a me. "Wow!"

"Ti piace?" Sto per commuovermi per il semplice fatto che sto parlando con una ragazza e condivido cose di ragazze con una ragazza. Mai successo in vita mia, se non con ragazze imposte dei miei genitori.

Forse ho detto 'ragazza'?

"E' stupendo, davvero. Hai ottimo gusto, Stella. E poi l'indaco è il mio colore preferito insieme all'azzurro". Tocca il tessuto fine dell'abito e sono felice che lo apprezzi. Le starà da Dio sicuramente.

"Provatelo". Dico.

"Ora?" Alza lo sguardo su di me.

Annuisco con energia. "Forza".

"Sicura che non sia un problema?" Sembra insicura e un po' imbarazzata.

"Accidenti, Madison. Muovi queste chiappe e provati quest'abito!"

Diretta. Semplice. Efficace.

Perché lo prende e corre nella sua camera chiudendosi dentro.

Metto in tv un po' di musica e ovviamente seleziono le canzoni di Taylor Swift. Spero le piacciano. Se non le piacciono, non mi interessa. Spero le farà piacere perché io adoro questa donna.

Specialmente Wildest Dreams.

Dopo qualche minuto, torna in cucina, con l'abito addosso e scalza. Un paio di tacchi bianchi sarebbero perfetti.

Avendo un fisico molto simile al mio l'abito le sta molto bene. Solo che il suo seno è leggermente più grande del mio, ma non mi privo di farglielo notare perché le dona un'aria ancora più seducente. Conoscendola, so che se lo toglierebbe e si sentirebbe in imbarazzo se glielo dicessi. Invece voglio che stia bene, perché lei sta facendo star bene me.

"Onestamente? Sei uno schianto. Ti farei una foto". Le dico girandole attorno.

"Credo sia carino. Si, mi piace. Grazie davvero, Stella. Non avrei saputo come fare altrimenti". Così genuina e dolce, le voglio bene.

"Carino è offensivo, sei stupenda. Punto". Per caso guardo l'orologio sul muro. "Accipicchia, Madison! Ma non dovevi lavorare alle cinque?"

Il suo volto sbianca. "Oh, mamma mia! Devo andare".

Mamma mia, dovrei aver visto un musical che si chiama così.

"Non vuoi provare i tacchi?" Le urlo mentre corre nella sua stanza.

"Più tardi!"

MADISON

Ho la fortuna di avere un lavoro e faccio tardi.

Il lato positivo è che quel vestito di Stella è bellissimo a dir poco. Ha socchiuso la porta della stanza mentre lo cercava, eppure volevo controllare se ci fossero altri elementi sospetti all'interno. Mi è passato per la mente di guardare dentro la sua borsa, ma non ho intenzione di invadere la sua privacy. Con la Maserati sfreccio verso l'agenzia di moda per cui oggi avrei dovuto fare uno shooting e sono abbastanza veloce con la macchina da arrivare con solo qualche minuto di ritardo.

Sono una maniaca dell'organizzazione.

Con celere passo vado verso l'entrata, con le due guardie del corpo serie e maleducate come al solito.

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