Capitolo 10. Sfide a tavolino

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"O puoi chiamarlo anche Jack". Dice Alex.

Jack, questo è il nome di uno dei ragazzi meno sopportabili sul pianeta?

"Davvero lieta anche io".

Quanta fatica per sforzare questo sorriso. Se ha voglia di fingere di non conoscermi avrà le sue ragioni. Sono pessima a nascondere le mie emozioni e si sente una certa tensione nell'aria, perché cade un silenzio attorno a noi e mi rendo dopo conto di aver aggrottato le sopracciglia contro di lui.

"Sono Madison". Sforzo un sorriso, cercando di essere cortese ma al contrario vorrei solo urlargli addosso.

Finalmente ci lasciamo le mani, lui inclina la testa e noto che si morde il labbro come se stesse per sdraiarsi a terra dalle risate. Non capisco davvero cosa vuole e neanche mi ha detto il suo nome. Quanti problemi.

"Ci dai sempre buca". Stella spezza questo silenzio imbarazzante.

Lui si volta verso di lei, serio. "Non ho sentito bene. Ripeti".

"Ho detto che ci dai sempre buca".

All'improvviso si sente un urlo acuto.

Il tipo le ha spettinato i capelli e come se nulla fosse cammina verso l'entrata con le mani nella giacca. Istintivamente mi giro verso di lui, sulla base della sua schiena. Voglio vedere se ha ancora quell'oggetto di color metallo, argento come la canna di una pistola.

"Madison, non guardargli le chiappe". Scoppia a ridere Alex.

Avvampo all'improvviso. "Che? Io? Ma cosa dici. Stavo vedendo il menù all'entrata".

"Certo, poi mi farai sapere cosa c'è per dessert". Continua a ridere.

"JACOB, HAI FINITO DI VIVERE". Impreca Stella.

"Tesoro mio, guarda, stai benissimo lo stesso. Hai un'aria... selvaggia che ti sta divinamente". Interviene Simon cercando di aggiustare il danno. Alex e Liam ridacchiano, ancora.

"Senza offesa, ma da ora è anche mio nemico" cerco di mostrarmi solidale nei confronti di Stella. "Gli metteremo delle schifezze nel vino e cibo nei capelli".

I ragazzi mi guardano con ammirazione, immagino che nessuno si sia mai permesso di rovinare il portamento del signorino. Non conosce ancora me allora. Quel sorrisetto impertinente sparirà dal suo viso se non la smette di stuzzicarmi. Cos'ha di tanto importante il suo nome da essere indicibile? Ha paura che lo possa seguire su Instagram?

"Stella, sembri una pazza isterica e ci stanno guardando tutti" commenta Liam. "Non urlare".

"Sembri un barboncino, sorellina". Alex per poco non si sdraia per terra dalle risate.

"NON GLI AVRA' PIU' I CAPELLI QUEL RAGAZZO". È indignata. "Facciamogliela pagare". Mi prende per mano e anche noi entriamo con i ragazzi che ci seguono ridendo dietro di noi.

TORRES

Sarà divertente. Evidentemente non apprezza la mia presenza, non è l'unica.

Non ha idea di quante persone vorrebbero vedermi morto, ci sorrido sempre sopra. Intendo sopra di chi vuole uccidermi e invece sono loro agonizzanti sotto ai miei piedi per avergliela fatta pagare.

Mi va bene che desiderino di farmi questo. Adoro vederli provare ad uccidermi, per poi fallire. Quella è la parte migliore.

Entriamo nell'ascensore del ristorante e saliamo tra le nuvole, lei è davanti a me ma la evito.

È più bassa rispetto a me, sarà alta poco più di un metro e settanta in confronto al mio quasi metro e novanta. I suoi capelli dalla mia altezza sembrano morbidi.

SidereusWhere stories live. Discover now