185 - Pain

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Quando Seamus riaprì gli occhi la prima cosa che vide fu il viso imbronciato di Daigh.
Era in un lago di sudore, del sangue gli colava dal collo, doveva essersi graffiato da solo, o forse dovevano averlo graffiato trascinarlo sulla sua brandina.
"Non guardarmi in quel modo," borbottò Daigh come intuendo i suoi pensieri "mi ha chiamato Mochua, Nial aveva bisogno di aiuto per trascinarti sulla branda quando sei crollato a terra come un sacco di letame... E dato che tuo fratello non ti somiglia affatto, ha preferito non lasciarti a terra a marcire ma ha preferito rincorrere Conor, che stranamente non desidera vederti morto..."
La voce di Daigh era impassibile ma il suo sguardo dardeggiava.
Appena Seamus udì il nome di Conor cercò di sollevarsi, ricadendo pesantemente sul materasso.
"Sta fermo" borbottò Daigh "Hai la febbre molto alta..."
In effetti Seamus si accorse di sentire la pelle andare a fuoco, ogni parte del corpo sembrava volesse urlare. Nonostante tutto si sforzò di sollevarsi di nuovo per fissare Daigh dritto negli occhi.
"Sto bene, non serve che Nial chiami Conor... era stato qua... Se n'è andato... Non credo desideri vedermi..."
"Fa soltanto il suo dovere, non è una visita di piacere..."
"Beh non serve, io sto... benissimo..." farfugliò Seamus. Avrebbe voluto lasciarsi cadere sul cuscino, sprofondare e non rialzarsi mai più, ma scacciò quel pensiero e cercò di racimolare ogni energia.
Non voleva sentirsi in quel modo. Non voleva essere geloso di Nial e di quel prezioso sentimento nascente. Del legame indissolubile che vedeva tra Daigh e Mochua, non voleva sentirsi di nuovo così solo. Si sentiva sprofondare divorato dal letto, risucchiato da quell'aria rovente.
Scostò il lenzuolo e cercò di alzarsi ma Daigh gli fu addosso e lo sospinse di nuovo giù.
"Tuo fratello mi ha avvertito che avresti tentato qualcosa di stupido, mi ha pregato di tenerti qua... finché non avesse trovato Conor"
In altro momento non avrebbe avuto problemi a tenergli testa, ma adesso anche solo restare in piedi era uno sforzo non da poco.
"Lasciami andare, che ti importa se mi allontano e vado a morire in un fosso... Credo che possa solo farti piacere..."
Daigh lo spintonò di nuovo sul letto "Ti ho già preso a pugni una volta, cosa ti fa credere che non lo farò di nuovo?" sussurrò afferrandolo per il colletto della maglia.
"Hai avuto solo fortuna... Macellaio... Fa del tuo peggio..." sibilò Seamus con un mezzo sorriso stampato in volto. "Ghi hai detto tu di starmi lontano non è vero? Che sono solamente uno che usa gli altri per buttarli via... Sei stato tu non è vero?" Seamus gli vomitò tutta la rabbia che aveva in corpo rialzandosi e gettandosi contro il suo avversario. La stanza gli volteggiò attorno, danzando divertita dalla sua disperazione. Le risate gli rimbombavano in mente.
"Chi è quel ragazzino? Se sparisse nel bosco dubito che qualcuno andrebbe a cercarlo..."
Ripensava al volto di Conor, al suo sguardo gentile. Alla sua espressione ferita.
"Va via..." farfugliò Seamus sentendosi venire meno. Daigh gli rispondeva con quella sua voce bassa e ringhiante ma le parole gli scivolarono di dosso.
"Diavolo se scotti... Io non gli ho detto nulla... assolutamente nulla... Hai fatto tutto da solo... tu... stupido..." le parole di Daigh svanirono quando dovette afferrare Seamus per impedirgli di cadere a terra. La porta si aprì e Conor emerse, i suoi occhi lucidi indicavano che aveva sentito tutto. Le grida di Seamus, i suoi deliri e adesso lo osservava incredulo mentre Daigh lo adagiava nel letto.



Day 185 - Prompt febbre (04.06.2021)

Una Finestra Sempre Aperta PARTE 1Where stories live. Discover now