72 - gli Altri

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La stanza era immersa nella penombra, le possenti statue nere la scrutavano con sguardo severo, come se la volessero giudicare. Sembrava tutto più sinistro quando calava il sole, quando le creature del Primo strisciavano fuori dai loro nidi per andare a caccia. Kè Mal sorrise pensando al volto accigliato di Tick, ai rimproveri che si sarebbe presa per essersi arrischiata ad uscire di notte. Una porta si aprì in lontananza, lasciando filtrare la luce delle candele e musica, i succhiasangue dovevano essere in festa. Meglio così si disse Kè Mal, sarebbero strati distratti e non avrebbero badato a un respirante nel loro bel palazzo. Kè Mal strisciò oltre la finestra e iniziò a camminare tra le grandi statue, ricordava quel luogo quando ancora era il bel Museo civico della città, prima che il Primo se ne impossessando trasformandola nella sua residenza privata, nel suo personale mattatoio. Suo padre ce la accompagnava spesso a vedere quel museo, ricordava il percorso che portava alla grande stele.
Scese al piano inferiore, la festa era sempre più lontana, quando fu certa di essere arrivata afferrò la torcia e la puntò al centro della stanza, illuminando le incisioni e sorrise di fronte a quei lineamenti marmorei. I capelli, gli occhi che fissavano il vuoto. L'aveva vista mille volte ma finelmente qualcosa era cambiato, sapeva come farsi rivelare i suoi segreti, quelle labbra immobili le avrebbero detto quello che voleva sapere.




Day 72 #365writingchallenge propmt - vita inedita ( 13 marzo)

Una Finestra Sempre Aperta PARTE 1Onde histórias criam vida. Descubra agora