147 - One

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Lo aveva visto tra le ombre di quel bosco ed era certo che non fosse solo il febbricitante delirio della morte. Aveva visto qualcosa di reale. Pixie, il Cacciatore. Il vero nome di Pixie si era affacciato nella mente di William e non riusciva a dare un senso a quanto visto.
Lo sguardo cristallino del Cacciatore, le sue ali, sapeva che quel luogo era reale, in quel luogo i due custodi avevano impresso parte delle loro vite? Perché?
Si osservò allo specchio, sfiorandosi l'addome, le parole erano perlacei segni sulla sua pelle, le parole si fondevano tra loro rendendole illeggibili. William le carezzò, provava quasi affetto, voleva conoscere quelle parole, voleva sapere cosa Micaela avesse deciso di scrivere per lui. Quelle parole erano come se avessero segnato un taglio dal suo passato, quel segno era parte del suo nuovo percorso, un segno indelebile che la sua identità si stava librando oltre la pellicola. La porta di casa si aprì e Micaela si precipitò in casa con i rissi capelli arruffati e un sorriso incredulo. Lui la osservò divertito, percepiva i suoi pensieri ma era curioso di sentire le parole che avrebbe scelto per godersi le sue mille espressioni.
"Sai quando ho detto che non avrei più dovuto farlo? Influenzare le vite degli altri? Ecco... Potrei averlo fatto di nuovo... E... Mi è piaciuto moltissimo"
Micaela si lanciò sul divano vicino a William, lui lo percepiva, nitido e cristallino, una vibrante nota di soddisfazione. "Ero a lavoro, ho preso un foglio e... ho iniziato a scrivere una nuova storia per una mia paziente... E lei magicamente è... è guarita... E adesso sarà rivalutata e probabilmente dimessa... E non riesco a non pensare che tutto questo avrà delle conseguenze, ma nemmeno a smettere di provare soddisfazione..." Quando lei si voltò William si chinò su di lei per un lungo bacio. "Dimmi che devo fermarmi..."
Lui le carezzò il volto "Come potrei, a me hai cambiato l'esistenza, hai dato un'esistenza... E adesso parte di te è impressa su di me e non vorrei mai separarmene... Non posso dirti cosa fare."
"Samuel pensa che tu e io siamo come due parti della stressa persona" borbottò Micaela contornandogli il viso con le dita.
Lui le sorrise sornione. "Può darsi, in fondo in parte sono nato da te, da un tuo desiderio..."
"Come parte di me è rinata insieme e a te..." completò lei insinuandosi nella sua breve pausa.
"Assieme andremo avanti... Senza paura..."


Day 147 - Prompt - parte di... (27.05.2021)

Una Finestra Sempre Aperta PARTE 1Onde histórias criam vida. Descubra agora