119 - Stay With Me...

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Le sue grida infransero il placido silenzio notturno raggiungendo Micaela dritta al cuore.
Un attimo prima era nello spogliatoio dell'ospedale e un attimo dopo era davanti al suo letto. William si svegliò di soprassalto e quando lei si chinò su di lui la afferrò e la trasse a sé nascondendole il volto alla vista. Lei lo strinse, stava tremando, ansimava.
Non le importava se Pixie avesse infranto la promessa di non agire se non su una specifica richiesta, era felice che lo avesse fatto. Aveva sentito la sua ansia, e il suo grido le era riecheggiato nella mente lacerandola di dolore.
"William è solo un incubo..." sussurrò carezzandogli la testa. Le era sempre parso un cucciolo indifeso quando nel suo mondo lo aveva visto agitarsi nel sonno.
Non ne aveva più avuti da che era emerso quella sera, perché erano tornati?
Lui non disse nulla, Micaela si concentrò sul battito del suo cuore, improvvisamente frenetico e e irregolare. Voleva tranquillizzarlo, sperando che solo stringendolo e ricambiare quella stretta convulsa potesse bastare. Poi lo vide, come se fosse scivolata dentro i suoi pensieri.
Era in catene e il Cacciatore troneggiava bellissimo e crudele, con il suo occhio morto e quelle immense ali di smeraldo. Uno scampanellio accompagnava ogni suo movimento.
Aveva allungato la mano e aveva preso il volto di William tra le mani.
Ti avevo avvertito... E adesso... Ti strapperò via ogni cosa... Pezzo per pezzo...
A partire da ciò che le da maggior conforto...
Davvero pensavi... Che avrei permesso che un tale abominio si perpetrasse nuovamente...
Per prima cosa, mi prenderò i tuoi begli occhi scuri, che so lei amare tanto...
La sua voce strascicata trasudava veleno e rabbia. William aveva ruggito come un leone, si era dimenato e qualcosa di freddo e viscido lo aveva immobilizzato, Micaela poteva percepirlo come se fosse stata al suo posto. Era così reale, come delle spire che si stringevano attorno alle membra. Il Cacciatore si era mosso e quando si era nuovamente avvicinato Micaela aveva potuto vedere il curioso strumento di metallo. Lo aveva poggiato con un sorriso sul volto di William prima di sussurrare divertito Ti consiglio vivamente di stare fermo...
Il dolore era arrivato trafiggente. Come se le stessero davvero strappando gli occhi dal cranio.
Il Creatore poteva plasmare la realtà come Pixie, lei lo sapeva, il folletto glielo aveva confermato eppure... aveva scelto di usare uno strumento tanto barbaro, perché? Perché voleva farlo soffrire tanto?
È soltanto un sogno... è soltanto un sogno...
La realtà era quel corpo sconvolto che le tremava tra le braccia, così fragile che a Micaela sembrava potesse sbriciolarsi se avesse stretto troppo.
"William, è solamente un sogno..." ripeté cercando di controllare il tremolio della propria voce. Voleva convincere lui o sé stessa?
"Il dolore non sembrava... non..." la voce di William era a malapena percepibile.
Micaela gli prese il volto tra le mani, teneva gli occhi serrati, come se temesse di aprirli.
"William guardami, non sei un coniglietto spaventato e lo sai bene, è solamente un sogno, soltanto un brutto incubo, non può ferirti, né indebolirti in alcun modo... Respira, quando avrai trovato il tuo centro, quando avrai trovato te stesso capirai che non hai nessun motivo di temere i sogni, per quanto realistici ti possano sembrare..."
William pose le sue mani su quelle di lei, lentamente i suoi occhi si aprirono e il suo respiro iniziò a farsi più ritmato e regolare, nonostante il suo cuore battesse ancora forte.
I suoi occhi erano ancora là, due pozze di tenebra in cui lei si perdeva ogni volta.
Lui gli chiuse di nuovo, come se percepisse ancora quel dolore esondare dal sogno e lei si chinò e gli baciò la palpebra sinistra. Voleva alleviare quel dolore e scacciare ogni ombra. Si scostò ma prima che potesse sfiorargli il volto lui si mosse e le loro labbra si sfiorarono.
La mano di William le sfiorò il collo. Lei si scostò un attimo solo per intravedere i cuoi occhi scuri fissarla in attesa di una conferma, di ritrovare la calma di scacciare ogni ombra al di fuori da quella stanza. Gli sfiorò la testa e poi le labbra di lei incontrarono nuovamente quelle di William.




Day 119 - Promp - incubo - ( 29.04.2021)

Una Finestra Sempre Aperta PARTE 1Where stories live. Discover now