21 - Scar Tissue

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Henry si sfiorò la cicatrice sul collo, tutti la osservavano, tutti lo osservavano con mute domande che non osavano esprimere, uno squarcio gli segnava da parte a parte la gola. Chiunque sarebbe dovuto morire con una ferita simile mentre lui era sopravvissuto e nessuno sapeva perché. L'assassino che lo aveva lasciato orfano con una cicatrice indelebile era scomparso, finalmente dopo un'infanzia di privazioni e solitudine, con dei tutori sprezzanti Henry aveva provato finalmente amore, il suo padrino, Benjen, una nuova casa, un amore... una nuova scuola, degli amici... E poi tutto si era infranto. Il suo padrino era morto e Henry si era ritrovato nella sua stanza spoglia chiedendosi come rimettere insieme i pezzi dopo l'ennesima ferita. Una bruciante certezza che fosse colpa sua. Quell'uomo era tornato per lui, per finire ciò che nella sua infanzia aveva iniziato ed era sopravvissuto solamente perché Benjen si era frapposto. Perché? Che senso aveva vivere, braccati da un mostro, in una stanza vuota, in una vita molto desolata?
Un rumore attirò la sua attenzione, Ronald lo osservava dalla porta e Henry sobbalzò.
I suoi occhi grigi lo trafissero al cuore, non era davvero solo, un fiotto di luce lo raggiunse nel pozzo di depressione che si era scavato nel petto, la dove un tempo batteva il suo cuore.
Una lacrima rigò il volto di Henry e Ronald scostò lo sguardo, come se temesse di aver rubato qualche frammento di vita privata. Fu un breve distacco ma presto le braccia di Ronald si avvolsero attorno a Henry che si lasciò andare in un pianto liberatorio.
«Non sei solo...» gli sussurrò Ronald carezzandogli i capelli.




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Una Finestra Sempre Aperta PARTE 1Where stories live. Discover now